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Toukiden: The Age Of Demons - review

Un clone di Monster Hunter? Sì, ma fatto bene!

Come tanti altri, Tecmo Koei ci ha provato: la differenza è che il colpaccio gli è anche riuscito. Con Toukiden: The Age of Demon l'obiettivo era sviluppare il clone di Monster Hunter più Monster Hunter che ci sia, anche sfiorando i limiti del plagio. Lo hanno fatto tutti in passato, con ogni genere di successo, e persino con risultati a volte sorprendenti. Avere la faccia tosta di provarci con la serie "portatile" del momento, e per di più sulla console che inizialmente sembrava essere il suo habitat naturale, è meno scemo di quanto potreste pensare, meno scandaloso di quanto potrebbe apparire.

Dalla serie di Capcom, Soul Sacrifice aveva pescato la formula base, ma Keiji Inafune ha fatto di tutto per differenziarsi dall'originale, con conseguenti critiche da parte degli appassionati. Il motivo della contestazione? La particolarità del caso. Sono i limiti tecnici e il successo del 3DS a tenere per le palle Monster Hunter. Sulla console di Nintendo, Capcom può contenere i costi, riusare asset in bassa risoluzione, e in più puntare a un pubblico ben più numeroso di quello che ha scelto PlayStation Vita.

Ma c'è una fetta di appassionati, nemmeno così contenuta, che vorrebbe vedere la serie risplendere su uno schermo di dimensioni accettabili, con una migliore risoluzione, un layout di comandi più avanzato, e lo vorrebbe talmente tanto che a un certo punto caro Monster Hunter bella per te, ci va bene qualsiasi gioco che ne ricalchi le meccaniche.

In quanto a design Toukiden non ha nulla da invidiare ad altri giochi.

Oh sì, mi sono tradito e l'ho fatto apposta, anche io faccio parte di questa schiera di appassionati, e ho pure un 3DS con l'ultimo Monster Hunter dentro, che mi dà grandi soddisfazioni ma mi rende anche perennemente insoddisfatto. Come diavolo è possibile che nessuno ne abbia ripreso il gameplay sulle console da casa? Su Vita almeno c'è Tecmo Koei, almeno ora c'è anche questo Toukiden: The Age of Demon, che non a caso in Giappone è divenuto in breve tempo il gioco per la console portatile Sony più venduto di sempre.

"Lo scopo del gioco è cacciare creature sempre più pericolose e grandi, da soli o con gli amici"

Paradossale: tutti vogliono Monster Hunter ma così pochi ne sanno fare uno. La formula, per chi ne fosse ancora all'oscuro, è semplice e coinvolgente: lo scopo del gioco è cacciare creature sempre più pericolose e grandi, da soli o con gli amici (quando gli va a Capcom anche online, visto che la funzione va e viene a seconda di esigenze puramente commerciali).

Particolare è il sistema di livelli e di abilità, voci che contrariamente ad altri giochi di ruolo non sono legate al personaggio, ma al suo inventario, più precisamente alla sua arma e alla sua armatura. Premessa identica anche nel caso di Toukiden, con alcune differenze non sostanziali ma in grado di dare una rinfrescata al tutto, proponendo anche alcuni cambiamenti al sistema di combattimento che alcuni probabilmente preferiranno allo stile dell'originale.

I personaggi del gioco di Tecmo Koei paiono più interessanti di quelli che appaiono in Monster Hunter.

Persino l'ambientazione è simile a Monster Hunter, ma in questo particolare caso è Toukiden a prevalere. Il cast del gioco di Tecmo Koei è molto più interessante delle utili comparse del titolo di Capcom, e c'è una trama, anche se leggera, con tanto di dialoghi a bivi, sessioni di caccia legate tra loro con dei risvolti narrativi e un vero e proprio party system, che si evolverà in base a come interagirete coi diversi personaggi presenti. Anche il bestiario non è un semplice bestiario: gli Oni sono demoni a tutti gli effetti e rappresentano una minaccia per l'intera umanità, non della semplice selvaggina riciclabile in mille diversi equipaggiamenti.

"I contenuti non mancano e per avere la meglio sul gioco dovrete sobbarcarvi oltre quaranta ore di puro gameplay"

Dove Toukiden non può competere è nei numeri. Monster Hunter è in circolazione da dieci anni e nel tempo armi, armature e creature si sono fatte man mano più numerose. In quanto a contenuti Toukiden: The Age of Demon si piazza a pari merito col primissimo capitolo della serie di Capcom, ma d'altronde è un primissimo capitolo anche lui, c'è poco da biasimare, anche se uno sforzo in più sarebbe stato apprezzato.

Le armi presenti sono sei, tutte molto classiche almeno nella loro forma base: arco, lancia, spada lunga, pugnali (twin blades), Kurasama (falcione con catena e contrappeso) e gauntlets (guanti corazzati). A moltiplicare le possibilità ci pensano i Mitama, ovvero le anime dei guerrieri più forti morti durante le loro battaglie con gli Oni. Equipaggiando i Mitama (che sono tantissimi!) è possibile assorbire lo stile di combattimento dell'anima a cui appartenevano, aprendo a tante possibilità diverse per ogni tipo di arma utilizzata.

Avete notato? Più dite di odiare i ragni e più gli sviluppatori si divertono a metterne di orrendi.

I contenuti insomma non mancano, e per avere la meglio sul gioco dovrete sobbarcarvi oltre quaranta ore di puro gameplay. Toukiden supporta anche il multiplayer, sia in modalità ad-hoc che via Internet; in entrambi i casi 4 amici potranno darsi man forte durante la lunga battaglia con gli Oni, con conseguente aumento della felicità da parte di tutti i partecipanti.

"Le differenze con Monster Hunter si fanno più sostanziali una volta sul campo di caccia"

Le differenze con Monster Hunter si fanno più sostanziali una volta sul campo di caccia. I cinque mondi di gioco sono meno ispirati della concorrenza (ma più belli e dettagliati di quelli di Soul Sacrifice, nonostante Toukiden in Giappone sia disponibile anche su PSP), abbastanza vari e "divertenti" per dare man forte alla qualità del titolo. Arma in mano, Toukiden mette a disposizione un bel sistema di combattimento, profondo quanto basta e con delle combo che vanno studiate per bene per essere sfruttata al meglio.

Questo sistema, però o per fortuna a seconda delle vostre preferenze, sceglie di scartare tutte le velleità di realismo del gioco di Capcom: le armi non hanno bisogno di manutenzione, le animazioni sono quasi del tutto prive di pesantezza e gli Oni certo non rispondono ai colpi come le creature di Monster Hunter (che dal terzo gioco si sono fatte incredibilmente complesse), anche se pure in Toukiden è possibile (e consigliato) concentrarsi su determinate parti del corpo, per sfiancarli e andarci poi già con un bel colpo finale.

Toukiden: The Age of Demons scende sul campo di battaglia con questo video.

Personalmente degli ultimi Monster Hunter apprezzo proprio questa vena simulativa, il suo gameplay stratificato e suddiviso in tante diverse attività, ma ammetto che anche l'immediatezza di Toukiden ha il suo fascino. Una questione di gusti insomma? Non completamente, questa semplicità è anche la conseguenza della giovinezza del titolo in questione, non solo una scelta di design.

Per capire se Toukiden sia il gioco per voi, basta scaricare la super demo messa a disposizione sul PSN da Tecmo Koei. Questa versione di prova è lunga svariate ore e anche se priva di alcune meccaniche presenti nella versione finale, vi permetterà di farvi un'idea chiara sulla qualità di questo titolo. Inoltre le vostre peripezie non andranno perdute ma potranno essere salvate e poi utilizzate nel gioco completo.

Toukiden: The Age of Demon, è un gioco solido, longevo e con un ottimo multiplayer (anche se giocando con degli sconosciuti non potrete affidarvi alla chat vocale, ma solo ad emoticon e testi), una buonissima grafica e un sonoro di tutto rispetto. Il suo stile più leggero non significa anche più semplice e sebbene potrebbe far storcere il naso a qualcuno, siamo certi che tanti altri lo apprezzeranno, forse più della classica formula Made in Capcom. Non abbiamo mezzi voti, quindi beccatevi questo otto...

8 / 10