Toy Soldiers
I piccoli eroi di una grande guerra.
Prendere parte all’azione significa inoltre essere in grado di pilotare tutti i mezzi armati in nostro possesso. È pertanto possibile mettersi alla guida dei carri armati o pilotare i vetusti aerei da battaglia per andare a disturbare il nemico oltre le linee di confine. Il tutto è contornato da buffe gag e dalle irresistibili movenze dei soldatini, che ovviamente non sanguinano ma esplodono disperdendo ovunque i propri arti di plastica.
La cura per il dettaglio e la simpatia dei nostri subalterni si manifesta nei modi più disparati e con una coerenza invidiabile. Sappiamo bene quanto imperfette fossero le armi nella prima Guerra Mondiale, e sarà per tale motivo che vedremo i nostri soldati alzare le mani al cielo a causa del surriscaldamento delle mitragliatrici, o tenere ben saldo l’emetto allo scoppio dei cannoni. L’atmosfera sembra perennemente giocare sul delicato equilibrio tra spensieratezza e una riproposizione accurata e plausibile della guerra.
Ciascuna fazione farà così sfoggio di armi, divise e mezzi realmente esistiti, ed è persino contemplato l’uso dei gas tossici per annientare crudelmente l’avanzata delle forze avversarie. A ciò si andranno poi ad aggiungere enormi e strampalati marchingegni, alla stregua di veri e propri boss di fine livello. In tali frangenti bisognera perciò ricorrere all’artiglieria pesante e un corretto posizionamento di queste risorse si rivelerà sempre più incisivo man mano che si procederà nei livelli.
Ogni nuovo scenario presenterà una differente conformazione del terreno e margini di manovra sempre più ampi e complessi. La componente strategica, benché minimalista ed essenziale nelle prime fasi di gioco, andrà a farsi sempre più corposa. Il bello è che in qualsiasi situazione verrà mantenuta intatta l’anima e i dettagli che contraddistinsero quel particolare periodo storico, senza però mettere da parte quel senso di “leggerezza” che dona un’inconfondibile personalità al lavoro di Signal Stuidios.
Qualora abbiate già dato uno sguardo alle immagini che corredano l’articolo, vi sarete già fatti un’idea precisa dello stile che permea splendidamente ogni singola porzione del campo di battaglia. All’orizzonte non si estende un cielo a perdita d’occhio ma giusto le pareti delle varie stanze che accolgono il modellino nei livelli di gioco. L’effetto è straniante e sublime al tempo stesso. L’assenza di qualsiasi scacchiera o reticolo si rivela pertanto una decisione azzeccatissima.
La componente multiplayer, in locale e online, non può che essere la ciliegina sulla torta. L’unico motivo per puntare il dito è dato dalla scarsa eterogeneità delle unità e degli obiettivi, questi ultimi riproposti quasi ciclicamente nel passaggio da uno stage all’altro. Per il resto, Toy Soldiers si è rivelato una piacevolissima sorpresa, nonché un titolo capace di divertire anche coloro che hanno poca familiarità con il genere. Goliardico ma non privo di profondità, questa piccola escusiva targata Signal Studios merita a buon diritto i 1200 Punti Microsoft richiesti per il download.