Toy Story 3

Ma non finisce qui. Esplorando le zone più popolate, noterete diversi personaggi con un punto esclamativo sulla testa e parlando con loro potrete ottenere una lunga serie di missioni che, ovviamente, vi permetteranno di ottenere ulteriori somme di denaro con cui ampliare la città e sbloccare nuovi personaggi in grado di assegnarvi delle quest.

A questo si aggiunge poi la possibilità di personalizzare ogni più piccolo aspetto della comunità che andrete a creare: non vi piace com’è vestito uno dei cittadini? Prendetelo e buttatelo dentro al negozio di vestiti per cambiare il suo look. Pensate che un alieno possa risultare più buffo con una nuova pettinatura? Scaraventatelo dentro al parrucchiere! E infine, volete dare un tocco di originalità ai palazzi che costituiscono la vostra “metropoli” in continua espansione? Avvicinatevi all’edificio che desiderate modificare e scegliete, nei dettagli, come personalizzarlo.

Insomma, l’unico limite al vostro potenziale divertimento sarà rappresentato dalla vostra stessa fantasia. I più piccoli si ritroveranno di fronte a un’esperienza in grado di stimolare la loro creatività e divertirli come pochi altri prodotti hanno saputo fare fino ad oggi, mentre i giocatori più smaliziati, come il sottoscritto, troveranno più di qualche attività in grado di tenere vivo il loro interesse per molte, molte ore. In poche parole, la sola modalità Scatola dei Giocattoli, vale il prezzo d’acquisto dell’intero prodotto.

Tecnicamente parlando il titolo si attesta su degli ottimi standard, dimostrando il grande lavoro svolto dal team di sviluppo per realizzare una realtà di gioco che fosse all’altezza della pellicola. Le ambientazioni, ricche e curate in maniera quasi maniacale, sono piene di dettagli e del tutto fedeli alla “realtà cinematografica” e lo stesso dicesi per ogni singolo personaggio proposto.

I modelli poligonali sono infatti straordinari sotto tutti i punti di vista, specie per ciò che concerne le loro animazioni. Insomma, a un primo impatto potreste avere il dubbio di aver messo su un qualsiasi film della serie, piuttosto che il gioco dedicato.

Un plauso va infine anche al comparto audio. Il doppiaggio, pur mancando di alcune voci originali per quanto riguarda i personaggi “minori” è di ottima fattura, e lo stesso vale per gli effetti sonori e per le musiche che compongono la colonna sonora del gioco. In poche parole, a fronte di un’atmosfera assolutamente perfetta, non potevamo sperare in nulla di meglio.

Nonostante qualche doveroso compromesso sul fronte narrativo e strutturale, dovuto alle naturali differenze tra pellicole cinematografiche e videogiochi, Toy Story 3 si dimostra non solo un ottimo prodotto in grado di riproporre la medesima, magica atmosfera del film, ma anche uno dei migliori tie-in visti recentemente.

Ciò che abbiamo di fronte è infatti di un titolo complementare alla pellicola cinematografica, sviluppato con il chiaro intento di arricchire, piuttosto che sostituire, l’esperienza proposta dall’omonimo film. E forse è proprio questa la chiave per far sì che un tie-in possa risplendere di luce propria…