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Trauma Team

Consultiamo uno specialista.

La parte forense, invece, appare spesso come un gioco completamente diverso, che potrebbe facilmente diventare un nuovo spin-off della serie. I fan di Trauma Center potrebbero ricordare Naomi Kimishima dalle Z mission di Second Opinion, ma anche non ricordandola, ci si rende subito conto di trovarsi di fronte a uno dei personaggi più interessanti del gioco. Proprio lei rappresenta uno dei rari momenti di fantasia che il gioco si concede, con il suo telefono capace di riportare le ultime parole del cadavere deposto sul tavolo operatorio. Si tratta di una scelta agghiacciante ed efficace, che permette al giocatore di mettere insieme i pezzi e di ricostruire le misteriose circostanze della morte.

Ancora una volta ci sono da fare molti spostamenti, con Naomi costantemente sballottata in giro nel tentativo di raccogliere informazioni da far analizzare all'amico dell'FBI chiamato Little Guy. Indubbiamente c'è qualcosa di Phoenix Wright nel modo in cui funziona questa parte del gioco, il tutto unito alla combinazione delle prove degli ultimi Ace Attorney e alle domande a risposta multipla di Another Code, che si accertano che il giocatore mantenga il giusto grado di attenzione.

Nonostante l'aspetto del personaggio e una buona dose di umorismo nero (Naomi viene chiamata “Colei che sussurra ai cadaveri”), questa parte del gioco appare più cupa e oscura rispetto al resto, in particolare in uno dei primi casi, dove la conclusione è piuttosto forte. Certo, in generale troviamo bombardieri pazzi, inseguimenti fra elicotteri e finti supereroi, e perfino una ragazza suicida, ma in un paio di casi il gioco si spinge su territori decisamente più cupi rispetto a quanto visto precedentemente.

La trama si trasforma in una specie di soap opera nella seconda metà, ma mantiene una qualità narrativa decisamente più alta della media.

Anche se ogni medico ha la propria storia, i vari frammenti di trama si uniscono insieme, quindi nei panni di CR-S01 potrebbe essere necessario operare un paziente appena messo in ambulanza da Maria, oppure eseguire un'endoscopia a un paziente a cui è appena stata fatta una diagnosi. Il fatto di passare frequentemente da un personaggio all'altro, però, a volte può portare a qualche piccolo incidente, come quello di conoscere già la condizione di un paziente, ma di doverne comunque analizzare i sintomi prima di arrivare all'ovvia conclusione. C'è anche un caso conclusivo che coinvolge tutti i personaggi e che, ovviamente, viene sbloccato solo dopo aver completato tutti gli altri episodi, operazione che richiede all'incirca 20 ore di gioco. Unite tutto questo alla modalità co-op e alla difficoltà extra chiamata Specialista, e vi renderete conto di avere fra le mani un gioco capace di tenervi occupati per molto tempo.

È raro vedere un gioco third party per Wii così rifinito, con ottime sequenze narrative a fumetto (interamente doppiate) e una superba interfaccia con evidenti influenze arrivate direttamente dalla serie di Persona. Ancora più importante, i controlli (endoscopia a parte) sono fra i più efficienti, reattivi e ben calibrati di qualsiasi altro gioco Wii, e presentano al tempo stesso una grande varietà di operazioni da effettuare. Grazie al cielo, inoltre, i lunghi dialoghi pre-operatori possono essere saltati a piacimento, dettaglio fondamentale quando si decide di rigiocare una particolare missione, per puro piacere o per migliorare il precedente punteggio.

Grazie alla presenza di una difficoltà permissiva, all'accessibilità dei controlli e alla brillante presentazione, è probabile che molti nuovi utenti si avvicineranno a questa serie. Anche se è ancora evidente quanto il Wiimote sia inferiore all'accoppiata pennino/touch screen, in particolar modo per le incisioni e le suture, ogni fan della serie sarà d'accordo nel considerare questo episodio un gioco da avere.

Trauma Team è disponibile in America, mentre la sua distribuzione non è ancora prevista in Europa.

9 / 10
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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Trauma Team

Nintendo Wii

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