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Trials Frontier - review

Come atterrare di faccia sul free-to-play.

Fino a poco tempo fa RedLynx si era limitata a mettere su App Store i suoi antipasti. MotoHeroz, Nutty Fluffies, Draw Race... titoli carini per carità, ma è come mangiare patatine nel sacchetto quando in cucina il cuoco tiene per sé la bistecca.

Adesso finalmente la bistecca è sul piatto. Si chiama Trials Frontier e sarebbe esattamente ciò che vorreste vedere in un titolo mobile della serie, peccato che si debba per l'ennesima volta tapparsi il naso di fronte alle micro transazioni. Il titolo è infatti un free-to-play, con tutto ciò che ne deriva.

Abbiamo quindi due tipi di valuta, monete e diamanti, con i primi largamente distribuiti e poco utili e i secondi più rari e spesso ottenibili solo dietro esborso di soldi veri.

Abbiamo anche un sistema che impedisce di giocare a piacimento, ed è la benzina che si consuma dopo ogni gara e che potremo ottenere solo aspettando o pagando diamanti.

Scordatevi i livelli intricati dei capitoli precedenti, al massimo troverete qualche passaggio più complesso.

Ci sono anche bonus, power up, upgrade e ricompense casuali, che ogni volta vi tenteranno con la prospettiva di proseguire col gioco, invece che dover grindare i livelli più facili per racimolare lentamente le risorse che vi servono.

"Il titolo è free-to-play, con tutto ciò che ne deriva"

Tutto punta dunque a farvi divertire un po' per poi cercare di farvi pagare, un tipico approccio di alcuni free-to-play e delle donne che potete trovare nelle vetrine di Amsterdam. Questo nonostante RedLynx abbia tutto sommato cercato di non essere troppo insistente nel cercare di aprirvi il portafogli.

Il problema principale è che certi elementi possono anche funzionare in titoli di strategia, dove il margine di errore e relativo e i tempi sono lunghi, ma in un gioco della serie Trials non poter superare un determinato punto perché non avete gli euro per comprare il motore nuovo e neppure la benzina per fare piste più facili è francamente frustrante.

Non puoi chiamare un gioco "Trials", ovvero "tentativi", costruire su questa filosofia punitivo/gratificante e poi metterci dentro benzina e upgrade forzati mentre stai lì con la mano tesa come un questuante in chiesa, a quel punto fammi pagare dei soldi subito e non chiedermene più.

Ovviamente le moto possono essere migliorate, ovviamente quasi sempre pagando in soldi reali.

Ed è un vero peccato, perché Trials Frontier è un ottimo titolo, ricco di contenuti. C'è perfino una trama da seguire, che racconta le nostre vicende in un paesino della frontiera americana che dovremo aiutare a furia di salti, impennate e tremende testate contro il suolo.

"Trials Frontier è un titolo ricco di contenuti, tra i quali figura perfino una trama"

Niente di elaborato, ma fa comunque piacere avere uno scopo, e seguire le vicende degli abitanti del villaggio consente qua e là qualche variazione alla trama.

Vi potrebbero capitare sfide contro il computer o il dover fare una determinata acrobazia, o completare il tracciato senza errori, anche se nella maggior parte dei casi basterà ottenere un determinato oggetto dalla roulette che dovrete girare al termine di ogni livello.

Per la prima ora di gioco le cose vanno più che bene, e le missioni si accumulano e si completano senza troppi problemi, poi diventano così tante che finirete la benzina prima di averle completate tutte, e l'incanto finirà.

Per quanto riguarda il design dei livelli, non potendo contare sulla precisione di un gamepad ma solo sugli incerti controlli touch (che comunque si difendono quasi sempre bene), non aspettatevi le intricate geometrie dei capitoli per console.

"Altri titoli hanno dimostrato che il free-to-play è un modello di business che può funzionare"

Arrivare alla fine di un livello è un affare da due, tre, massimo quattro tentativi, non un centinaio, oltretutto i tracciati sono sensibilmente più corti di quanto visto fino ad oggi.

Questo di fatto rende i livelli tutto sommato non così divertenti da rigiocare, il che, sommato alla succitata componente di grinding necessaria all'ottenimento delle componenti adatte ai livelli più difficili, rende le cose ancora più difficili quando le meccaniche free-to-play cominceranno ad emergere preponderanti.

Trials Frontier appare e si gioca in tutto e per tutto come un titolo della serie, ma le radici di certe scelte di marketing sono troppo profonde per ignorarle, troppe legate a una logica di "scaricalo gratis per pagarlo molto di più dopo" per accettarlo.

Graficamente Trials Frontier è un gioco ineccepibile, e cattura perfettamente lo spirito della serie.

Ok, qua nessuno dice che si debbano regalare giochi, soprattutto con tutti questi contenuti, per il solo motivo di far felici i giocatori, ma altri titoli hanno dimostrato che il free-to-play è un modello di business che può funzionare quando applicato con rispetto, altrimenti è solo il miglior modo per rovinare un ottimo titolo.

"Spesso chi è davanti ha semplicemente speso più soldi"

Trials Frontier è un buon gioco, e ha i suoi momenti degni di nota, d'altronde è pur sempre un titolo Trials, ma la sua longevità cola a picco dopo poco, perché è il gioco stesso a decidere che avete giocato abbastanza, e ciò che avete provato è solo una demo mascherata.

Certo, ci sono le classifiche online, e ad ogni livello potrete gareggiare in modalità ghost con i vostri amici, ma il design dei tracciati lascia poco spazio all'improvvisazione e al divertimento.

Non ci sono geometrie particolari in cui sfruttare il grip della moto, o sezioni in cui il controllo del mezzo sia fondamentale per uscirne col tempo migliore, o almeno, non sono abbastanza per rendere le classifiche particolarmente interessanti. Spesso chi è davanti ha semplicemente speso più soldi.

Qua e là troverete delle trappole, ma fortunatamente i controlli sono quasi sempre precisi, e le eviterete facilmente.

Trials ha rappresentato la fortuna di RedLynx, ma nel passaggio a iOS questa fortuna si dev'essere trasformata in eccessiva confidenza, che da sempre è la madre dei grandi errori.

Certo, la sua accessibilità magari porterà nuovi giocatori a voler provare gli altri capitoli, ma se siete un veterano, non troverete un bel pezzo di carne da addentare, ma un'insalata con olio e sale da pagare a parte.

6 / 10
Avatar di Lorenzo Fantoni
Lorenzo Fantoni: Dentro un rugbista di 110kg dedito agli stravizi, batte il cuore di nerd vecchio stampo con lo sguardo perennemente abbronzato da uno schermo, anche d'estate.

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Trials Frontier

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