Trials HD
Difficile come i giochi di una volta...
Da quanto tempo aspettavate un gioco capace di incollarvi alla console e, al tempo stesso, di farvi imprecare a denti stretti a causa del cattivissimo livello di difficoltà? Chi ha avuto la pazienza di affrontare Ghosts 'n Goblins in sala giochi sa a cosa mi riferisco, e sa anche che si tratta di una sensazione agrodolce che alterna momenti di incredibile frustrazione a soddisfazioni senza pari.
Trials HD riesce a riportare su Xbox 360 questa preistorica emozione grazie a un gameplay basilare ma dall'insospettabile profondità, dove un semplicissimo sistema di controllo che sfrutta appena due tasti e lo stick analogico diventa la chiave per effettuare evoluzioni da cardiopalma. In questo titolo il giocatore veste i panni di un pilota di Trial a bordo della propria fida moto, ed è impegnato nel tentativo di superare gli ostacoli di un gran numero di tracciati sempre più complessi.
Il fine ultimo è quello di raggiungere il traguardo di ogni percorso nel minor tempo possibile e cercando di non commettere errori, in modo da ottenere la medaglia d'oro per vantarsi con gli amici. Sulla carta è tutto piuttosto semplice, ma una volta superate le prime prove ci si rende conto di quanto i programmatori si siano impegnati per garantire un livello di sfida a dir poco titanico. La chiave di tutto va ricercata nell'accurato motore fisico, che oltre a regolare il comportamento di moto e pilota interviene in ogni salto, e nelle reazioni dei vari elementi sparsi per le piste.
Se i primi tracciati si rivelano un semplice riscaldamento, basta salire di livello per iniziare a perdere le staffe dietro a giri della morte, ostacoli a mezza altezza e strutture complesse che possono essere superate solo con freddezza e lucidità. Con un po' di pratica, infatti, ci si rende conto che per registrare tempi competitivi non è importante tenere sempre l'acceleratore premuto, ma piuttosto affrontare ogni parte del tracciato alla giusta velocità e bilanciando al meglio il peso del pilota sulla moto.
Ecco quindi che si impara a spostarsi in avanti prima di una salita, a trovare l'angolo giusto per atterrare perfettamente dopo un salto, o a dosare il gas prima di determinati salti per affrontare gli ostacoli successivi nelle condizioni ideali. Per cercare di non far cadere Trials HD nella monotonia dopo poche ore, i programmatori hanno pensato a un modo estremamente intelligente di integrare l'online.
Pur non essendoci alcuna modalità multiplayer, infatti, nel corso di ogni gara il gioco confronta in tempo reale le prestazioni del giocatore con quelle dei membri della sua lista amici, creando una competizione serrata e spingendo così a dare sempre il massimo. Per cercare di capire i segreti più profondi del gioco, inoltre, è anche possibile sbirciare i replay di qualunque altro utente. E cosa succede una volta terminati tutti i tracciati?
A quel punto ci si può dedicare in tutta tranquillità al completo editor di piste, che permette di creare ogni genere di follia e di dar vita agli incubi peggiori di ogni pilota virtuale. Con un po' di pazienza è possibile realizzare ogni genere di circuito, spingendo il livello di difficoltà sempre più in alto e sfidando i propri amici a completarlo senza rimetterci l'osso del collo. Sfortunatamente, però, i programmatori hanno limitato la condivisione dei tracciati creati con l'editor solo tra i membri della lista amici, impedendo di fatto la nascita di una comunità potenzialmente enorme e virtualmente eterna.
Dal punto di vista prettamente tecnico Trials HD si dimostra un degno rappresentante dell'iniziativa “Summer of Arcade” e offre un comparto grafico d'impatto, con strutture poligonali ricche di dettagli, esplosioni spettacolari e, soprattutto, una gestione delle fonti di luce capace di dare vita e profondità anche a semplici livelli a scorrimento orizzontale. Questo gioco vale quindi 1200 Microsoft Point? La risposta è si, a patto che facciate parte di quella categoria di giocatori che ama le sfide difficili e che passerebbe ore e ore su un singolo tracciato cercando di ottenere l'oro e battere il record del proprio eterno rivale.