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Trine 2: Director's Cut - review

Il dinamico trio arriva su Wii U.

L'uscita del Wii U è stata accompagnata da una line-up piuttosto corposa, tanto sul fronte dei giochi retail quanto su quello del digital delivery. Per dimostrare al mondo di poter essere competitiva anche nel campo della distribuzione digitale, Nintendo ha proposto fin da subito alcuni pezzi da novanta capaci di soddisfare pienamente le aspettative dei giocatori più esigenti.

A guidare l'assalto dell'eShop è Trine 2: Director's Cut, versione riveduta e corretta del titolo già uscito su PC e console, per l'occasione arricchito anche con l'espansione Goblin Menace. Per chi non avesse mai sentito parlare di Trine, basti sapere che il titolo sviluppato dai ragazzi di Frozenbyte ha saputo stupire critica e pubblico con un gameplay intrigante e una direzione artistica eccellente.

In Trine 2 diverse cose sono cambiate rispetto al primo episodio, in parte per soddisfare le richieste dei fan, in parte per puro cruccio dei programmatori, intenti a sperimentare nuove soluzioni utili a divertire e coinvolgere i giocatori.

Raccogliendo delle piccole pozioni sparse per le ambientazioni si ottengono i punti con cui potenziare i personaggi.

Esattamente come accadeva con il primo episodio, anche in Trine 2 la componente narrativa è puramente accessoria, tanto che il motivo per cui i tre eroi di turno vengono nuovamente precettati dal magico artefatto che dà il nome al gioco non viene minimamente spiegato.

Ed è così, quindi, che il mago Amadeus viene ancora una volta trascinato fuori casa, vedendosi costretto ad abbandonare gli studi dell'incantesimo della Palla di Fuoco e ad allontanarsi dalla moglie sempre più esigente, mentre il guerriero Pontius e la ladra Zoya vengono strappati alle loro avventure solitarie per un bene superiore.

La formula che tanto successo ha portato al primo Trine torna più in forma che mai in questo ottimo seguito, aggiungendo al cocktail originale quel pizzico di varietà in cui tutti speravano. Rispetto al primo episodio, infatti, con Trine 2 i ragazzi di Frozenbyte hanno lavorato sodo per arricchire l'esperienza sotto ogni punto di vista, in modo da non stancare i giocatori e da tenerli saldamente incollati al televisore.

"Con Trine 2 i ragazzi di Frozenbyte hanno lavorato sodo per arricchire l'esperienza sotto ogni punto di vista"

Le abilità dei tre eroi possono essere resettate in qualsiasi momento, permettendo di cambiare drasticamente la giocabilità di Trine 2.

Questo vuol dire che, finalmente, le tipologie di nemici da affrontare nel corso dei 13 capitoli del gioco sono ben più numerose e, soprattutto, differenziate tanto nell'aspetto quanto nei pattern offensivi, dettaglio che costringe a cambiare spesso strategia per portare a casa la pelle.

A questo si aggiunge una gran varietà di enigmi basati sulla fisica, caratterizzati da un gran numero di possibili soluzioni che ogni giocatore può mettere in pratica a seconda del personaggio utilizzato o del numero di amici con cui affronta l'avventura.

Già, perché in Trine 2 non solo ogni personaggio è caratterizzato da un set di abilità ben preciso da sfruttare in situazioni specifiche, ma la collaborazione fra i tre eroi permette di superare gli stessi scenari in mille modi diversi, ponendo come unico limite la fantasia del gruppo coinvolto nell'impresa.

"La collaborazione fra i tre eroi permette di superare gli stessi scenari in mille modi diversi"

Gli scontri con i Boss sono più spettacolari da vedere che da affrontare, visto che nella maggior parte dei casi si esauriscono in un batter d'occhio.

Ed è proprio nel multiplayer che Trine 2 guadagna un punto importante rispetto al suo predecessore, grazie alla compatibilità con l'online colpevolmente assente nel primo Trine. Il fatto di poter giocare assieme ad amici lontani o, perché no, di aggiungere un terzo giocatore alla coppia affiatata davanti al medesimo televisore e sotto lo stesso tetto, aumenta notevolmente le possibilità di sfruttare un multiplayer appena abbozzato nello scorso episodio.

Sfortunatamente, però, anche stavolta l'esperienza multiplayer non è perfetta, principalmente a causa dell'assenza dell'ormai diffuso Drop-In/Drop-Out incluso in tanti titoli dell'attuale generazione. Il fatto che la disconnessione di uno dei giocatori ponga automaticamente fine anche alla partita del resto del gruppo è particolarmente frustrante, a maggior ragione vista l'assenza della chat vocale in game.

Al di là delle caratteristiche di Trine 2 già viste anche nelle altre versioni del gioco, l'edizione Director's Cut per Wii U si distingue per l'espansione Goblin Menace, capace di aggiungere qualche ora di gameplay e, soprattutto, nuove abilità negli skill tree dei tre personaggi e mostri inediti con cui avere a che fare.

"L'esperienza multiplayer non è perfetta, principalmente a causa dell'assenza dell'ormai diffuso Drop-In/Drop-Out"

Il trailer di lancio di Trine 2: Director's Cut.

A questo si affianca un nuovo sistema di controllo studiato proprio per sfruttare a dovere le caratteristiche del Gamepad, cercando di creare un intrigante ibrido tra l'esperienza vissuta con il controller tradizionale e quella garantita dall'accoppiata mouse e tastiera, su PC.

Il risultato finale è piuttosto intrigante, anche se più scomodo della soluzione tradizionale. Lo schermo tattile del Gamepad Wii U viene utilizzato per controllare i poteri e le abilità dei tre eroi, permettendo di disegnare (letteralmente) le casse da far creare ad Amadeus, per poi trascinarle in giro per lo schermo con la punta di un dito.

Anche gli attacchi e la difesa di Pontius e il lancio delle frecce di Zoya possono essere gestiti attraverso i comandi touch, ma mentre nel caso di Amadeus il ricorso a tale opzione risulta naturale e in generale consigliata, per il resto del trio le scelte fatte dai programmatori appaiono spesso scomode e innaturali, al punto che dopo poco tempo si sente la necessità di tornare a controlli più tradizionali.

Dal punto di vista tecnico la versione Wii U di Trine 2 è una gioia per gli occhi, grazie al design evocativo delle ambientazioni, all'ottimo uso dei colori e alla fluidità con cui l'intera esperienza viene costantemente rappresentata, indistintamente sullo schermo del televisore o su quello del Gamepad.

"Dal punto di vista tecnico la versione Wii U di Trine 2 è una gioia per gli occhi"

Gli effetti di illuminazione e l'ottimo uso dei colori rendono Trine 2 un titolo assolutamente splendido da vedere.

La ciliegina sulla torta è rappresentata dall'ottimo doppiaggio in lingua inglese (sono presenti i sottotitoli in italiano, tranquilli!) e da una colonna sonora perfettamente in linea con lo spirito del gioco, capace di trascinare chiunque la ascolti in mondi fantastici popolati da creature incantate.

Se non avete mai giocato le versioni precedenti di Trine 2 non possiamo fare altro che consigliarvi caldamente l'acquisto della Director's Cut per Wii U, che non solo vi permetterà di sperimentare il servizio dell'eShop Nintendo, ma vi farà vivere un'esperienza intensa, divertente e capace di unire le qualità ludiche della vecchia scuola alle risorse tecnologiche dell'attuale generazione di console.

8 / 10
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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Trine 2: Director's Cut

Nintendo Wii U

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