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Tropico 3

La dura vita in una dittatura tropicale.

Detto questo, se potete scegliere, assicuratevi di procurarvi la versione PC di Tropico 3. Su Xbox 360 il gioco gira, naturalmente, a una risoluzione inferiore, e presenta maggiori problemi di aliasing e texture palesemente meno dettagliate. La fantastica realizzazione del mare, invece, è rimasta la stessa.

Acquistando la versione 360 ci si priva automaticamente della possibilità di creare da zero le proprie missioni, visto che l'editor necessario allo scopo è presente solo su PC. Sulla console, in compenso, sono riunite tutte e 15 le campagne in una completa modalità sandbox.

Il vero problema, come accade spesso con i giochi di strategia su console, è quello del sistema di controllo. Il team di designer ha fatto del suo meglio ma alla fine il discorso è sempre lo stesso: il mouse è molto più semplice da usare di un pad, quando si tratta di avere a che fare con un numero così elevato di bottoni da premere, oggetti da posizionare e statistiche da vedere. In particolare c'è un problema con il menù circolare dove possono essere evidenziate le opzioni prescelte, che spesso fatica a riconoscere con precisione ciò di cui abbiamo bisogno.

Perfino realizzare le strade può essere frustrante. Il sistema automatico di creazione dei percorsi a volte sembra pazzo, visto che piuttosto che far creare una strada dritta (dove sarebbe assolutamente naturale), si ostina a proporre curve improbabili. A causa di questo comportamento bizzarro si finisce col fare tutto manualmente, perdendo davvero troppo tempo dietro a una cosa noiosa e ripetitiva.

Date sfogo alla vostra creatività creando piazze assurde adornate da statue improbabili.

Per l'ennesima volta, comunque, questi problemi non bastano a rendere il titolo ingiocabile o altro, ma la frustrazione cresce regolarmente col passare delle ore, facendo spesso desiderare di avere a disposizione un mouse. È un vero peccato, perché Tropico 3 sarebbe potuto essere un ottimo modo per introdurre questo genere agli utenti console che non hanno mai avuto modo di provarlo.

Anche il tutorial non è fatto in modo adeguato. È strutturato in modo noioso e portato avanti da un narratore a dir poco fastidioso. Per superarlo è necessario portare a termine tutti i compiti assegnati dal narratore in questione, senza alcuna possibilità di farsi ripetere i comandi e le operazioni da eseguire.

Il gioco è piuttosto semplice da giocare per chi ha già esperienza del genere, ma per i neofiti si trasforma in un incubo, soprattutto quando in un tutorial di appena 15 minuti vengono date così tante informazioni da memorizzare senza la possibilità di rivederle.

Tropico 3, quindi, non può essere raccomandato come titolo di introduzione a questo particolare genere, e al tempo stesso la versione Xbox 360 non ha alcuna speranza se paragonata a quella PC, visivamente più ricca e con un sistema di controllo nettamente migliore. Nonostante questo può essere un titolo interessante per diversi giocatori, vuoi perché si tratta di un classico simulatore di costruzione cittadina, vuoi perché è in grado di assorbirvi completamente per ore e ore, vuoi perché nonostante i difetti rimane comunque piacevole e divertente.

7 / 10
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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Tropico 3

Xbox 360, PC

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