Turtle Beach Battle Buds - recensione
Per conquistare la prima posizione, ovunque.
Forte di una crescita esponenziale nel giro di pochissimi anni, il genere dei Battle Royale si è espanso fino a diventare un vero e proprio fenomeno sociale dei nostri tempi. Introdotto grezzamente da PlayerUnknown Battlegrounds e portato alle masse con l'adeguamento di Fortnite da parte di Epic Games, oggi possiamo giocare a questa modalità in tutte le salse e in tutte le piattaforme, mobile compreso. Turtle Beach ha avuto la brillante idea di venire incontro proprio ai giocatori su dispositivi portatili che vogliono cimentarsi nella competizione, senza per questo lasciarsi svantaggiare da una dotazione hardware non alla pari di quello che invece usiamo nella comodità di casa. Le Battle Buds nascono per poter sfruttare un audio di qualità in ogni situazione, anche quando siamo al parco con gli amici o in viaggio.
Il caso dei Battle Royale su un dispositivo mobile è ovviamente una situazione esemplare per comprendere lo scenario a cui sono dedicate le Battle Buds, ma ovviamente sono compatibili con tutte le altre piattaforme dotate di ingresso jack 3,5mm e cercano di offrire una qualità superiore su titoli di ogni genere. Andando ad analizzare le scelte di design e il panorama in cui si inseriscono, vediamo però che le circostanze sono più complesse e la scelta dipenderà dalle vostre esigenze soggettive.
Procediamo con ordine e vediamo cosa offre il pacchetto: la piccola scatola contiene le cuffie in formato in-ear con cavo di circa 130 centimetri totali, una serie di cappucci e alette di gomma di differente grandezza da adattare a qualsiasi orecchio, un comodo sacchetto per portarle in giro e dulcis in fundo il microfono rimovibile da collegare quando necessario alla cuffia sinistra, elemento prezioso per i giocatori a cui si rivolge. Un equipaggiamento di tutto rispetto, più che completo e non scontato visto il prezzo a cui sono proposte le Battle Buds.
L'aspetto è immediatamente riconoscibile per via della palma del logo Turtle Beach in bella mostra sulle due coperture triangolari, sporgenti quando indossate, mentre il cavo è rivestito di una gomma abbastanza flessibile, che negli ultimi 30 centimetri si divide e ospita il controller a filo per rispondere alle chiamate quando usate con il cellulare, regolare il volume o disattivare il microfono. Al termine, come detto, si trova il connettore jack 3,5mm. Questo lo rende compatibile con tutti i dispositivi che lo ospitano ma, come saprete, ormai quasi tutti i produttori di smartphone lo stanno progressivamente abbandonando, e potrebbe trasformarsi quindi in una criticità.
Lo scenario ideale per le Battle Buds dunque trova luogo in una partita multiplayer su Nintendo Switch che peraltro, senza utilizzare accessori di terze parti, non supporta la connessione a dispositivi audio tramite bluetooth. Le abbiamo provate comunque su tutti i tipi di device, anche smartphone, per apprezzare una qualità del suono sempre soddisfacente, principalmente dovuta alla buona costruzione dei piccoli altoparlanti (driver da 10mm in magneti di neodimio). I toni alti sono abbastanza ricchi di dettagli da essere utili negli scontri a fuoco e anche sul piano della pressione sonora e dei bassi ci si difende bene. Questi ultimi non sono ovviamente profondissimi data la natura economica delle cuffie, ma sono favoriti dall'efficace isolamento dei gommini. Si tratta comunque di un passo da gigante rispetto all'audio integrato di Switch, tablet o smartphone che sia.
Sorprendente la qualità del microfono rimovibile. Dotato di una soglia di percezione del suono molto alta, è capace di attenuare gran parte dei rumori di sottofondo e rendere la vostra voce decisamente più pulita e comprensibile. Sia in casa che al di fuori non abbiamo avuto problemi nel far sentire le indicazioni ai compagni di squadra, anche in luoghi rumorosi come un parco o vicino a strade molto trafficate. Si capisce quindi come questo sia il vero valore aggiunto delle Battle Buds rispetto a un qualsiasi altro paio di cuffie cablate con a disposizione il solo microfono integrato, di cui anche le Turtle Beach dispongono, incluso nel controller a filo, nel caso non vogliate girare con il microfono in bella vista.
Dato il prezzo competitivo di circa 30 Euro (media dei negozi online) e l'ottima dotazione in scatola possiamo facilmente consigliarle, i punti a favore sono diversi: buona qualità sonora, ergonomia adattabile a piacimento tramite i tanti gommini, e un microfono che fa il suo dovere e che farà contenti i giocatori. Resta però il nodo del cavo Jack 3,5mm e se questo può essere per voi una caratteristica negativa: il mercato in questo momento sembra aver sterzato decisamente verso gli auricolari bluetooth, e se ne trovano di buona fattura anche a prezzi inferiori, per risparmiare soldi oltre che ingombri, ed essere usati in altri ambiti oltre che al gaming.
Tra l'altro anche Switch, oltre che PS4 e Xbox, può essere adattata tramite semplici accessori wireless. Se però il filo non è un problema e il vostro smartphone ha ancora l'ingresso Jack 3,5mm, non sbaglierete nel portarvi a casa degli auricolari in ear efficaci, comodi e dotati di un microfono di livello superiore, anche se un po' vistosi rispetto alla media.