Turtle Beach: Ear Force Phantom - review
Turtle Beach passa dagli spettri ai fantasmi.
La campagna militare dell'azienda americana Turtle Beach per la conquista del mercato delle cuffie da gamer sta procedendo a grandi passi: non bastasse la legione di prodotti brandizzati nei modi più disparati, abbiamo avuto la possibilità di mettere le mani anche sulla versione wireless delle Ear Force Spectre testate poco tempo fa, ovvero l'edizione limitata di Call of Duty Ghosts delle Ear Force Phantom.
Se in quel caso si trattava di un prodotto compatibile praticamente con qualsiasi cosa fosse presente sul mercato del gaming, stavolta la questione è leggermente diversa visto che le Ear Force Phantom sono cuffie che Turtle Beach ha certificato per Xbox 360, Xbox One, PS3, PS4 e dispositivi mobile.
Ma andiamo con ordine e vediamo il contenuto della confezione che comprende le cuffie, il trasmettitore wireless con funzioni di supporto e tutta la cavetteria necessaria a collegarle ai dispositivi supportati, ossia le ultime due console di Sony e l'Xbox 360 con tanto di adattatore Bluetooth da agganciare al joypad. Non manca il cavo con normale jack audio stereo da 3.5 mm per lettori MP3 portatili, Smartphone e Tablet.
Volendo, anche un PC o un Mac potrebbero essere utilizzati ma trattandosi di cuffie wireless Dolby Digital pensate per essere accoppiate a un dispositivo dotato di un'uscita Toslink digitale tramite un cavetto in fibra ottica, il Surround non sarebbe supportato allo stesso modo. Non tutti i PC sono dotati di questa feature, i portatili in particolare, e per questo motivo l'azienda americana ha deciso di non pubblicizzare sulla confezione la compatibilità con questi dispositivi.
"Le Ear Force Phantom dal punto di vista costruttivo sono molto simili alle Spectre e alle XP7"
Una volta tolte dalla confezione, le Ear Force Phantom si possono considerare qualitativamente molto simili dal punto di vista costruttivo delle Spectre e delle sorelle maggiori XP7, per quanto leggermente inferiore. Il telaio è composto da una struttura in plastica rigida con inserti lucidi caratterizzata da un abbondante uso di similpelle per i padiglioni e il passante superiore a sua volta rifinito da identiche cuciture.
Se le XP7 erano un vero carro armato in termini di peso e le Spectre ci andavano vicino, la sensazione è che queste Ear Force Phantom siano più leggere non tanto per le dimensioni del telaio, quanto per il peso dei padiglioni: la conformazione delle conchiglie è identica a quelle della famiglia Ear Force ma ci sono delle differenze nelle dimensioni degli attacchi e sicuramente nella componentistica interna dei padiglioni.
Questo si capisce dal fatto che sui lati esterni sono presenti un gran numero di pulsanti necessari a gestire le cuffie indipendentemente dal dispositivo connesso che presuppongono un'architettura interna molto diversa da quella di XP7 e le Spectre. Non dimentichiamo anche la necessità di ospitare il pacco batterie che deve alimentare le cuffie in modalità wireless che Turtle Beach certifica per una durata di almeno quindici ore. Vista l'abbondante presenza di dispositivi interni, come per tutti gli altri prodotti di questo genere, meglio cercare di preservarle il più a lungo possibile da urti o impatti da caduta molto forti, aspetto facilitato dalla possibilità di utilizzo senza fili.
In quanto a comfort, le Phantom si confermano molto simili alle Spectre sebbene la maggiore leggerezza sia in questo caso un vantaggio; per il resto, i materiali e la forma di passante e conchiglie sono quasi identici e permettono di adattare queste Ear Force Phantom alla forma della testa di qualsiasi utente. Il microfono è staccabile e ripiegabile, mentre tutta la cavetteria in dotazione è composta da gomma morbida di ottima qualità. Il caricamento delle cuffie invece avviene tramite qualsiasi porta USB e richiede circa tre ore per completarsi.
"L'installazione è facile e veloce: basta collegare il trasmettitore all'ingresso digitale della console"
Ma veniamo al test: abbiamo deciso di effettuare l'installazione e la prova su un'Xbox 360 perché è il dispositivo che permette di sfruttare al meglio tutte le funzionalità di queste Ear Force Phantom. Nella confezione è infatti presente infatti un adattatore bluetooth che accoppia le cuffie al joypad dell'Xbox 360, rendendo l'esperienza di gioco completamente wireless.
L'installazione è facile e veloce: basta collegare il trasmettitore all'ingresso digitale della console, effettuare l'accensione tenendo premuto per tre secondi l'interruttore centrale sul padiglione sinistro e il gioco è fatto. Tuttavia, il gran numero di pulsanti presenti sulle cuffie e sul trasmettitore va analizzato in dettaglio per comprendere meglio il funzionamento delle Ear Force Phantom.
Sulla cover sinistra sono presenti infatti, oltre al jack d'ingresso del microfono e l'accensione, tre tasti: uno per cambiare la modalità d'utilizzo e due capaci di ciclare tra gli otto preset audio per il gioco e la chat vocale. Sui lati si trovano due rotelle per regolare il volume del microfono e quello dell'audio principale mentre nella parte inferiore si trova il jack d'ingresso da 3.5 mm per connettersi a normali dispositivi stereo o al pad dell'Xbox.
Passando all'altro padiglione si scopre che è completamente dedicato alla gestione del microfono in modalità bluetooth. È possibile attivare o disattivare la connessione, alzare o abbassare il volume e disattivare il microfono stesso. E non è finita qui: sul trasmettitore sono presenti tre pulsanti che permettono rispettivamente di accendere l'unità, attivare il suono surround in Dolby Digital (nel caso il gioco lo supporti) e di modificare l'angolazione dei canali.
Tornando alle cuffie, il pulsante più interessante è sicuramente quello relativo alla gestione delle modalità d'uso. Premendo ripetutamente si sente direttamente in cuffia una voce che ci avverte di quale modalità stiamo utilizzando tra gioco, musica e chat: ognuno di questi è pensato per ottimizzare al meglio l'esperienza audio dando all'utente la possibilità di passare attraverso otto preset precaricati per ogni modalità. Oltre alle consuete possibilità di enfatizzare bassi, alti e gestire tutta una serie di configurazioni intermedie, molto interessante è la possibilità di amplificare selettivamente determinati tipi di effetti sonori in particolare spari ed esplosioni o anche il suono dei passi.
"Il pulsante più interessante è sicuramente quello relativo alla gestione delle modalità d'uso"
A questo è dedicato un preset dedicato pensato per dare la possibilità d'intuire la direzione da cui stanno arrivando i suoi carnefici e preparare loro un'accoglienza di tutto rispetto. Chi non s'accontenta dei preset standard apprezzerà la possibilità di connettersi al sito del produttore, registrare il proprio acquisto e scaricare nuovi preset o persino crearne di nuovi a seconda delle proprie esigenze. Il filmato che trovate a corredo di questa recensione spiega bene l'intera procedura che richiede tuttavia un PC connesso ad Internet su cui installare il software dedicato.
Visto che si tratta della versione brandizzata di Call of Duty: Ghosts, abbiamo effettuato il primo test di proprio con questo titolo con ottimi risultati: la pulizia del segnale wireless è eccellente grazie dalla configurazione Dual Band del trasmettitore che scansisce in automatico frequenze prive di disturbi al momento dell'accensione o durante l'utilizzo. La resa degli effetti sonori di gioco è stata altrettanto eccellente nell'uso continuato anche quando le esplosioni e i colpi delle armi da fuoco si sovrapponevano provenendo da molte direzioni.
Proprio questo è probabilmente il primo punto di forza di queste Ear Force Phantom, ovvero la percezione della direzionalità surround in Dolby Digital: la possibilità di modificare in tempo reale l'angolatura della direzione del suono agendo sul trasmettitore permette di apprezzare il grosso lavoro di audio posizionale che sta dietro al software che pilota queste cuffie.
"Si riescono a percepire con buona precisione le direzioni intermedie da cui proviene il suono"
Come e più che in altri modelli simili si riescono a percepire con buona precisione le direzioni intermedie da cui proviene il suono alle nostre spalle ovvero quelle ore 5 e 7 che in genere difficilmente si confondono facilmente con la destra e la sinistra.
Gli estimatori dell'Home Theatre a tutti i costi frenino gli entusiasmi: stiamo parlando sempre di un sistema a due diffusori che, per quanto in un ambiente chiuso come sono i padiglioni auricolari, non può avere la resa sonora di un impianto tradizionale.
Si tratta comunque di un surrogato artificialmente ricreato con notevole efficacia che rende più che bene l'idea di spazialità quando il sistema Dolby Surround del gioco è adeguatamente supportato.
In questo senso, le Ear Force Phantom si collocano sicuramente nella fascia alta del mercato wireless perché la resa varia dal buono all'eccezionale a seconda del gioco utilizzato. La conferma di questo l'abbiamo avuta testando anche altri titoli, in particolare le risse e il parlato di Batman: Arkham Origins e gli effetti d'ambiente dei necromorfi che ci strisciano attorno in Dead Space 2.
Insomma, pur essendo senza fili queste Ear Force Phantom fanno molto bene il loro lavoro e le possibilità di personalizzazione offerte dai preset precaricati, unita a quella di modificare l'angolazione del surround, permettono di adattarle alle esigenze di chiunque necessiti di un dispositivo wireless in grado di rendere al meglio qualsiasi situazione di posizionamento ambientale.
Come sempre accade in questi casi, il rovescio della medaglia è rappresentato dalla timbrica del suono. In passato abbiamo provato altri prodotti wireless caratterizzati da un'ottima resa sonora complessiva, ma penalizzati da qualche limitazione nell'ascolto musicale. Questo vale, anche se in modo meno evidente anche per queste Ear Force Phantom: per quanto l'alimentazione a batteria permetta di enfatizzare il suono in modo consistente, il tono è leggermente meno pieno sui bassi e definito sugli alti rispetto a quello di un paio di cuffie con il filo costruttivamente paragonabili a queste come le Spectre.
"Per quanto riguarda la durata delle batterie, le quindici ore dichiarate da Turtle Beach sono reali"
Di questo ci si accorge nell'ascolto di musica alternando l'utilizzo in modalità wireless a quello via cavo: un orecchio molto ben allenato può percepirne la differenza, visto che anche senza fili rimaniamo ad un livello di riproduzione sufficientemente alto da soddisfare appieno qualsiasi utente casuale e non far lamentare troppo gli intenditori.
Per quanto riguarda la durata delle batterie, le quindici ore dichiarate da Turtle Beach sono reali (siamo arrivati a quattordici e mezzo a volumi piuttosto sostenuti) e più che sufficienti a garantire un'ampia autonomia anche a chi si cimenta in sessioni di gioco da codice penale.
Come detto in occasione della recensione delle Creative, il fatto che le pile siano integrate fa sorgere qualche dubbio sull'eventuale sostituzione nel caso di una loro prematura dipartita o perdita di autonomia, anche in virtù del fatto che le Phantom sono utilizzabili con i dispositivi di gioco solo in modalità Wireless. La connessione diretta è limitata a Smartphone, Tablet e PC ma permette solo l'uso in stereo e quindi da considerarsi semplicemente un ripiego per un prodotto capace di ben altre potenzialità.
Apprezzabile è il ricevitore integrato che permette di accoppiare le Ear Force Phantom a qualsiasi dispositivo dotato di interfaccia Bluetooth: volendo è possibile ascoltare musica o, come abbiamo accennato in precedenza, effettuare telefonate di ottima qualità sia in ricezione sia in trasmissione grazie ai controlli volume separati senza smettere di giocare. Una feature sicuramente gradita da chi, acquistando un prodotto di questo tipo, non vuole limitarsi solo ad un utilizzo ludico.
L'utilizzo del microfono durante le chat vocali sul Live è stato piuttosto efficace, per quanto tutti siamo al corrente della non eccezionale qualità della compressione audio del servizio di Microsoft. Basta infatti usare il microfono per accorgersi dell'ottima qualità della conversazione che è in grado di garantire durante le telefonate via Bluetooth.
Buon ultima abbiamo la portata e la qualità del Wi-Fi: il Dual Band a 5GHz garantisce un'ottima protezione dai fruscii e dalle scariche indesiderate in ambienti molto inquinati, in particolare palazzi con molte reti wireless. Anche la portata si è confermata notevole arrivando a circa una ventina di metri in campo aperto e una decina di metri frapponendo tra noi e il ricevitore due pareti prima di percepire i primi disturbi.
"Tanta qualità si paga e nel caso di Turtle Beach anche parecchio"
Insomma, sotto il profilo delle prestazioni audio, possiamo dire che le Phantom sono un prodotto molto valido: eccellenti nel gioco e nei film quando entra in gioco il Dolby Surround e abbastanza solide in un contesto musicale per la stragrande maggioranza degli utenti ma non al punto da acquietare i mugugni degli audiofili da sempre legati a doppio filo al jack del loro impianto hi-fi. Visto il segmento di mercato cui Turtle Beach si rivolge con questo prodotto possiamo dire che l'azienda americana ha centrato l'obiettivo prefissato sotto il profilo della qualità e di una flessibilità d'utilizzo che ha pochi rivali.
Come al solito tanta qualità si paga e nel caso di Turtle Beach anche parecchio: il prezzo ufficiale di listino arriva alla stratosferica cifra di 349 euro per un concentrato di tecnologia effettivamente fuori dalla portata di molte tasche. Guardandosi bene in giro è tuttavia possibile trovare rivenditori online che le propongono al prezzo un filo più allettante di 270 Euro.
Questo, unito alla compatibilità totale con le vecchie e le nuove console, le possibilità di personalizzazione e una resa surround d'alto livello anche in un contesto senza fili pone queste Turtle Beach Ear Force Phantom ai vertici della categoria e quindi meritevoli di attenzione da parte di chi esige qualità nel gaming a tutto tondo ed è disposto a spendere parecchio per averla.