Twin Blades
Il Muramasa dell'iPhone?
Solitamente non amo usare la classica formula caratteristica delle recensioni, ovvero "il gioco X (generalmente esclusiva della piattaforma Y) della console Z". Non mi leggerete insomma scrivere cose come "lo Zelda di PlayStation 3" o "l'Halo del Wii", eppure il caso specifico è la proverbiale eccezione che conferma la regola.
Perché Twin Blades è davvero il Muramasa dell'iPhone. L'opera prima dei francesi di Press Start Studio ricorda infatti realmente da vicino le caratteristiche dell'action-RPG Vanillaware: stessa enfasi sulla realizzazione tecnica eccellente, stessa componente RPG (seppur sviluppata in maniera ovviamente diversa dall'arsenale di spade di Kisuke e Momohime!), stessa linearità di fondo.
Ma andiamo con ordine: nei panni di una giovane suora dall'aspetto un po' manga (che gli sviluppatori siano, come il sottoscritto, lettori di quell'invereconda trashata di Tetragrammaton Labyrinth? Verrebbe da pensare di sì...) dovrete fronteggiare la più classica delle invasioni di zombie, affettando non-morti come se non ci fosse un domani con la vostra fidata falce (!?!).
Vi ritroverete così ad attraversare 3 stage (diversi nell'aspetto ma sostanzialmente identici nella loro assoluta linearità) ripetuti in loop, tra combo all'arma bianca e gustosi attacchi secondari in un tripudio di esplosioni, laser benedetti, fuoco e naturalmente emoglobina a profusione (con tanto di macchie di sangue sullo schermo!).
Grazie alle possibilità di potenziamento e crescita del personaggio le cose si faranno poi progressivamente più gustose, sbloccando nuove armi e abilità da impiegare per rendere i cartoonosi massacri ancora più appaganti (complici anche i controlli puntuali e precisi, e il ritmo sempre sostenuto).
È così un vero peccato che a un struttura ludica tanto convincente e invitante si accompagni un'esecuzione tremendamente monotona e ripetitiva, che finisce per affossare il divertimento in breve termine.
Ok, 79 Cents sono un'inezia e non si può certo pretendere la luna ad un prezzo simile, eppure è difficile non rammaricarsi pensando a quello che Twin Blades sarebbe potuto essere con una maggiore varietà nei livelli, qualche salto in stile platformico e magari una mezza dozzina di boss in più.
Al momento la fatica Bulkypix resta insomma in massima parte un'occasione sprecata: la grafica sarà stupefacente, l'atmosfera piacevolissima e il combat system accattivante, ma soltanto quando al grandioso stile si accompagnerà una sostanza altrettanto all'altezza potremo parlare di un vero e proprio must buy. Speriamo in futuri aggiornamenti, il potenziale per qualcosa di interessantissimo c'è tutto: per ora è consigliato solo a chi cerchi un passatempo viscerale in compagnia di questa simpatica Suora di Menare.