Skip to main content

Ubisoft crea un reparto creativo per rendere più autonomi i suoi studi

Un impegno concreto verso i videogiochi.

Già da tempo Ubisoft aveva dichiarato di volersi rifocalizzare sulla creazione di giochi più qualitativi che mai e destinati a un pubblico specifico. Ciò comporta in particolare un cambio di direzione interrompendo l'offerta di giochi che dovrebbero attirare troppi giocatori diversi, con il rischio di disgustarne alcuni. Ora Ubisoft ha appena annunciato grandi novità che vanno proprio in questa direzione.

Il Global Creative Office è un ufficio che consentirà al gruppo francese di agire concretamente nell'ambito della sua nuova strategia incentrata sulla creazione di giochi unici e meno generici del solito. Ciò si tradurrà in una maggiore autonomia e nuove responsabilità affidate ai team creativi di Ubisoft. Di conseguenza, questi team saranno in grado di fare progressi sul loro progetto sentendosi supportati e quindi offrire progetti di migliore qualità durante tutte le fasi di progettazione.

La gestione del Global Creative Office sarà incentrata su diversi dipartimenti con responsabilità adeguate alle loro competenze, consentendo così a Ubisoft di sfruttare appieno le competenze di ciascun team. Igor Manceau, Chief Creative Officer di Ubisoft, è uno dei dipendenti dietro questa importante riorganizzazione strutturale di Ubisoft. Quest'ultimo lascerà Ubisoft entro la fine di novembre, ma Yves Guillemot, CEO del gruppo, ha insistito nel sottolineare l'importanza di Manceau negli sviluppi degli ultimi mesi.

Guarda su YouTube

In un settore in rapida evoluzione, è essenziale continuare ad adattarci. Sono grato a Igor per aver contribuito a perfezionare l'approccio creativo di Ubisoft e per essersi impegnato a portare nuove idee che migliorano il modo in cui creiamo. Leader esemplare, Igor ha gettato le basi per una nuova organizzazione che consentirà a Ubisoft di portare avanti la propria strategia dei contenuti, con nuovi processi e ruoli e responsabilità più chiari" ha dichiarato Guillemot.

Fonte: GamesIndustry