UFC 2009 Undisputed
Il realismo applicato al picchiaduro.
E non è tutto: l’impianto grafico sarà ovviamente teso a riprodurre fedelmente gli spettacoli che gli americani pagano a caro prezzo la pay tv, quindi verranno riprodotti i secondi, gli allenatori, le arene, le sempre benvenute Octagon Girls (che sicuramente ora cercherete su Google) e perfino lo stesso Dana White, tanto per stare sul sicuro.
Come se non bastasse la grafica, la regia, i commentatori e le inquadrature saranno le stesse dello show, solo che a fare a pugni ci sarete voi. Data la lontananza dai nostri lidi difficilmente potremmo capire l’enorme successo che l’UFC sta avendo in questi mesi negli USA: gli ultimi incontri hanno ormai un pubblico, a casa e dal vivo, simile ai grandi match di football, mentre in Europa, benché ci sia una certo seguito in Inghilterra, ancora è uno show decisamente di nicchia. È evidente quindi che Undisputed per tenere fede alle frasi sparate in conferenza stampa dovrà conquistare tutti coloro per cui UFC non significa assolutamente nulla ma adorano menare le mani su uno schermo, cioè tutti quei giocatori cresciuti a pane, Tekken e Virtua Fighter.
Sulla carta potrebbero esserci: l’UFC sembra fatta apposta per una trasposizione videoludica. I combattenti sono esperti in vari stili di arti marziali: boxe, kickboxing, muay thai, judo, wrestling, brazilian jiu-jitsu ed i migliori sanno padroneggiare più di una disciplina, adattandosi di volta in volta all’avversario e rendendo gli incontri molto spettacolari ed incerti. Un furioso miscuglio di pugni, calci, schivate, prese, sangue e commozioni cerebrali, oppure contorcimenti vari per cercare di strozzarsi in un triste remake della scena wrestling nudo di “Borat”.
Per evitare il primo caso e favorire il secondo lo Studio Yuke sta lavorando su un sistema di combattimento chiamato “Constant Control”. Le mosse ed i movimenti di attacco e difesa saranno regolati in base alla distanza e al contesto in cui si svolge l’azione, i pugni da lunga distanza saranno diversi da quelli sferrati a corto raggio e quando sarete ad un passo dal vostro avversario potrete cercare di costringerlo in una presa. “Sicuramente questo gioco avrà nei sui punti forti il sistema di prese, il 50% dei combattimenti UFC si basano su di esse” spiega il Designer Omar Kendall “vogliamo che il giocatore pensi prima di agire, il button bashing non farà altro che portarlo alla sconfitta mentre noi vogliamo che ragioni come un combattente in grado di padroneggiare vari stili”.
Il gameplay subirà cambiamenti radicali in base all’approccio e allo stile di combattimento scelto, in questi giorni stiamo ancora raffinando i controlli ma stiamo cercando di creare una gamma di mosse con movimenti intutivi per i giocatori, qualcosa di immediatamente riconoscibile se già si ha dimestichezza con questo genere. Benché non sia ancora possibile gonfiarsi la faccia su una demo, il gioco mostra già tutta la brutalità dell’UFC: non ci sono barre di energia ne HUD, come in Fight Night Round 3, quindi per capire il vostro stato dovrete fare la conta dei tagli e dei lividi sul vostro corpo e potrete gustarvi i colpi migliori al rallentatore, conditi da una doverosa spruzzata di sangue e sudore, mentre vi concentrate per la ripresa successiva.
Questi primi segni fanno ci pensare che potremmo essere davanti al titolo che i fan dell’UFC stanno aspettando da quattro anni. Inoltre Undisputed ha ancora molte carte da giocare in quel di Vegas: dall'imprescindibile modalità carriera fino alla sezione online, con tutte le potenzialità per creare una rissa in cui tutti vorranno gettarsi a capofitto. Diciamo che per una volta quel che succede a Las Vegas non dovrà necessariamente rimanere a Las Vegas.