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UFC Undisputed 3 - hands on

Sensazioni a caldo dall'ottagono.

Qualche giorno fa abbiamo ricevuto in redazione una versione ancora incompleta di UFC Undisputed 3, nuovo capitolo del simulatore della celebre disciplina sportiva che vede atleti da ogni parte del mondo affrontarsi in intensi incontri a base di colpi, proiezioni e spettacolari (e altrettanto dolorose) chiavi articolari.

Grazie a questo codice abbiamo potuto provare con mano il lavoro portato avanti dai ragazzi di Yuke's, in una sorta di ultimo tentativo per far salire sull'ottagono anche i giocatori meno esperti. La complessità del sistema di combattimento dei capitoli precedenti, infatti, aveva scoraggiato gli utenti meno pazienti, letteralmente distrutti da interminabili tutorial e da una mole incredibile di informazioni da memorizzare.

Grazie al sistema di controllo semplificato uscire da simili situazioni è decisamente più semplice e immediato.

Con questo nuovo episodio, invece, le cose sembrerebbero essere destinate a cambiare, visto che il team di sviluppo ha introdotto un sistema di controllo alternativo pensato appositamente per i giocatori meno esigenti, che invece di un vero e proprio simulatore di arti marziali miste cercano qualcosa di più leggero e abbordabile.

Pad alla mano, quindi, siamo entrati diverse volte nell'ottagono, constatando di persona la bontà del lavoro fatto dagli sviluppatori. Mentre la situazione legata agli attacchi in piedi non è stata toccata in modo eccessivo dai nuovi controlli, l'intervento più evidente lo abbiamo notato quando siamo entrati in Clinch (la presa al collo tipica del Muay Thai) o quando ci siamo addentrati nei meandri della lotta a terra, con le sue famigerate transizioni maggiori e minori.

Selezionando il sistema di controllo più semplice, infatti, il passaggio da una posizione a un'altra risulta decisamente più fluido e lineare, permettendo a chiunque di gestire anche le situazioni più complesse o, perché no, di portare a segno colpi particolarmente spettacolari ed efficaci.

Esattamente come accadeva in Marvel Vs Capcom 3, però, anche in UFC Undisputed 3 chi si affiderà a sistema di controllo semplificato non avrà accesso a tutte le tecniche previste dal gioco, ma potrà contare solo su un set di mosse limitato.

"È stato introdotto un sistema di controllo alternativo pensato appositamente per i giocatori meno esigenti."

Vediamo in azione Georges St. Pierre, dalla palestra all'ottagono.

Questa decisione è stata giustamente presa dai programmatori per premiare i giocatori più pazienti, coloro che alla strada più semplice preferiranno quella fatta di sudore, pratica e lunghi tutorial. Questi utenti, in pratica, potranno contare su una vasta gamma di varianti e raffinatezze per dare filo da torcere al loro avversario, elemento che potrebbe spingere anche i più smanettoni a dedicare qualche minuto all'apprendimento dei concetti più avanzati del gioco.

L'altro cambiamento piuttosto netto rispetto ai passati episodi coinvolge la gestione delle sottomissioni, che questa volta non richiedono la pressione forsennata dei tasti del pad o la rotazione "ciclonica" dello stick analogico, ma più semplicemente legano il successo o il fallimento di una tecnica all'abilità dei giocatori e alle statistiche dei combattenti scelti.

Quando i principianti inizieranno a sfruttare a dovere il clinch si renderanno conto di quanto possa essere letale.
Il lavoro svolto per migliorare le collisioni sta dando ottimi frutti. Non vediamo di mettere le mani sulla versione finale del gioco!

Una volta avviato il mini-gioco delle submission, infatti, ogni contendente assume il controllo della sezione colorata di un indicatore a forma di ottagono. L'obiettivo dell'attaccante è quello di inglobare il più a lungo possibile la sezione dell'avversario, fino al completamento della tecnica.

"La gestione delle sottomissioni non richiede più la pressione forsennata dei tasti del pad o la rotazione dello stick analogico."

L'avversario, dal canto suo, deve fare il possibile per sfuggire all'inseguitore. Dal punto di vista del design, indubbiamente, non ci sono stati grandi passi avanti rispetto al passato (questo giochino non è molto più gratificante dei vecchi sistemi), ma sicuramente si tratta di un approccio più ragionato e che permetterà di avere un riscontro visivo delle abilità del lottatore selezionato.

Vestendo i panni sudati di un esperto di lotta a terra, infatti, la porzione di indicatore a propria disposizione durante un attacco è palesemente più grande, aumentando di fatto le possibilità di mettere alle strette l'avversario. Allo stesso tempo, naturalmente, più il rivale è abile con la difesa dalle sottomissioni, più la sua porzione è piccola e difficile da "catturare".

Un'altra importante caratteristica è l'introduzione del regolamento del Pride, che di fatto permette di organizzare un'altra variante di incontri. Nei match del Pride, infatti, al di là delle differenze legate alla forma del ring (non più ottagonale ma caratterizzata dal classico quadrato), viene offerta la possibilità di eseguire attacchi differenti, normalmente proibiti nell'UFC.

Anche se il codice in nostro possesso non è completo i miglioramenti sul fronte tecnico sono già chiaramente visibili, in particolar modo sul fronte delle animazioni dei lottatori, ora meglio collegate fra loro e, soprattutto, decisamente più naturali.

Il fatto che il team abbia per la prima volta svolto sessioni specifiche di motion capture con gli atleti più famosi, gli ha permesso di mettere in scena una riproduzione estremamente fedele di ogni combattente, non solo dal punto di vista del modello poligonale (già di qualità piuttosto elevata anche in passato), ma soprattutto sul fronte dei movimenti.

"L'introduzione del regolamento del Pride permette di organizzare un'altra variante di incontri."

Ecco Anderson Silva, il testimonial di UFC3 Undisputed scelto dai fan.

Vista la massiccia quantità di lottatori selezionabili è naturale che non tutti siano stati realizzati con la stessa cura, ma i fan delle MMA non rimarranno delusi di fronte alle animazioni e alle peculiarità dei nomi più famosi.

In particolar modo abbiamo apprezzato i miglioramenti nelle movenze durante gli spostamenti sul ring (ora decisamente meno fluttuanti e ben piantati a terra) e, ancora di più, la precisione impressionante delle collisioni fra i corpi, sia in fase di impatto dei colpi che nei frequenti incroci fra gli arti utilizzati per eseguire le tecniche.

Di passi avanti, quindi, sembrerebbe proprio che ne siano stati fatti diversi. Non ci resta che attendere l'arrivo del codice finale del gioco per eseguire un test più approfondito e per valutare ogni singolo aspetto di UFC Undisputed 3.

Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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