Uncharted 2 al microscopio
Il capolavoro Sony messo a nudo.
Uncharted: Drake's Fortune ebbe, a suo tempo, l'onere di essere IL gioco per PlayStation 3. Stiamo infatti parlando di un'avventura nel senso più classico del termine: una storia costruita su di un ritmo impeccabile (seppur non priva di sbavature) dal taglio squisitamente cinematografico e forte di un protagonista che, invece di puntare tutto sulla forza bruta e sul discutibile appeal a base di steroidi, basava il proprio fascino sull'ironia e quell'aria deliziosamente sfigata, evidenziata ad arte dai risvolti della maglietta nei pantaloni e da un'acconciatura che sembrava reclamare l'urgenza di pettine e forbice. Detto in parole povere: non si può non voler bene ad uno come Nathan Drake. Le sue battute strampalate, il coraggio spregiudicato e quella sua verve tragicomica nell'abbattere un nemico dopo l'altro rimarranno a lungo nella memoria di quei giocatori che ne hanno saputo carpire l'umanità.
A ciò si aggiunga un gameplay decisamente classico ma proprio per questo collaudato e fruibile da tutti gli appassionati del genere. Quei talentuosi ragazzacci di Naughty Dog, però, si spinsero ancora oltre puntando ad una meta che definire ambiziosa risulta quantomeno riduttivo. Molto semplicemente, il team si prefissò sin dall'inizio di mostrare a tutti ciò che poteva fare l'hardware Sony in mani competenti. Superfluo ribadire che si trattò di un'impresa mirabilmente riuscita. Non c'è infatti alcun dubbio circa la validità tecnica del gioco: sono pressocché certo che molti di voi avranno ancora impresse nelle retine quelle splendide e suggestive locations, fatte di una giungla rigoliosa e di paesaggi talmente evocativi da costringere il giocatore a fermarsi per rimirarli più e più volte. Personalmente ritengo che Uncharted sia stato il gioco visivamente più impressionante mai uscito su PS3, con buona pace dell'ottimo titolo firmato Guerrilla (quel Killzone 2 che ho avuto il piacere di recensire in esclusiva tempo fa e che mi colpì più per l'atmosfera che per il mero impianto grafico.)
Il problema, purtroppo, è che tale primato è destinato ad essere usurpato. La colpa, come avrete modo di vedere dal filmato che vi proponiamo di seguito, è ancora una volta del team di Santa Monica.
Le immagini, come si suol dire, parlano da sole. Il codice è ancora in via di sviluppo, ma il sistema di illuminazione globale degli ambienti, il livello di dettaglio e le animazioni splendidamente graziate da un motion capture di stampo hollywoodiano sono solo alcuni degli ingredienti che Naughty Dog sta ficcando nel calderone. Presto avremo occasione di testare la beta multiplayer insieme ai colleghi inglesi. Continuate a seguirci, ci sarà da divertirsi.