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Uncharted 3: Drake's Deception

Senza trucco e senza inganno

Il gioco è finalmente uscito. Qualora foste interessati a completarlo al 100%, vi invitiamo a consultare la nostra soluzione completa di Uncharted 3: l'Inganno di Drake!

L'annuncio di Uncharted 3 durante la press conference Sony all'E3, seppur già noto alle masse ormai da tempo immemore, è uno di quei momenti che giornalisticamente parlando difficilmente riesci a dimenticare. Nonostante una line-up infarcita di titoli complessivamente appetibili, Resistance 3 in primis, e l'annuncio dell'ultimogenita portatile del colosso nipponico, la tanto attesa (e già bersaglio di italiche critiche sulla scelta del nome) PSP Vita, il terzo episodio della saga di Nathan Drake e soci ha finito irrimediabilmente per catalizzare a sé le attenzioni dell'intera platea mediatica, confermandosi sin da subito come uno dei concorrenti più agguerriti in lizza per il titolo di Best of E3.

L'impresa a cui sono chiamati i ragazzi di Naughty Dog non è delle più facili: bissare il successo del precedente episodio, quasi universalmente riconosciuto come il miglior titolo attualmente sul mercato dell'ammiraglia nera, è un compito che scoraggerebbe anche la software house più rodata. D'altro canto, il solo video presentato in occasione della conferenza di Sony sembra voler alzare la posta in gioco, presentando un Drake in splendida forma che affronta sprezzante anche la peggiore delle tempeste oceaniche e che, con un sorriso beffardo stampato in volto, si accinge a superare a piedi un deserto rovente lasciandosi alle spalle la carcassa di un aereo.

Non è stato possibile posare le nostre avide mani su una prima versione del single player di questo Drake's Deception, centellinato con il classico contagocce in occasione del già citato trailer E3. Abbiamo però potuto dare dimostrazione della nostra abilità sbizzarrendoci con l'ottimo comparto multiplayer, lo stesso che i possessori di abbonamento PSN Plus potranno provare in beta a partire dal prossimo 28 Giugno.

Due le mappe rese disponibili dagli sviluppatori per questa occasione: un deposito aeroporto nel cuore del deserto, seguito dagli evocativi resti di un antico tempio immersi nella foresta più selvaggia. In questi suggestivi cambi di battaglia, i contendenti si sono sfidati in un team deathmatch a tre squadre, con round della durata di 20 minuti e con limite massimo di uccisioni fissato a 50.

Nathan Drake in azione.

Il mappaggio dei comandi e le relative azioni di gameplay sono rimaste pressoché inalterate nella transizione tra il secondo e il terzo capitolo: chiunque abbia speso (o stia ancora spendendo) più di qualche sana ora nell'impianto multiplayer dell'ottimo Il covo dei Ladri si troverà da subito a proprio agio con coperture, attacchi ravvicinati e via dicendo. Non possono certo mancare alcune interessanti novità, al di là di un doveroso revamp grafico: particolarmente interessante è la possibilità di fare fuco anche nel mezzo di arrampicate su pareti o su scale, una scelta di design che regala ai giocatori più esposti al piombo nemico una piccola possibilità di salvezza che non coincide per forza di cose con la fuga più disperata.

Il parterre di armi a disposizione degli aspiranti archeologi è stato parzialmente aggiornato con nuovi gingilli, alcuni dei quali dotati di modalità di fuoco alternative (colpo singolo o raffica): personalmente non abbandonerei mai il mio fido AK-47 nemmeno sotto tortura (anche se un bel lanciarazzi spesso si dimostra assai utile a togliersi dagli impicci), ma si preannunciano sostanziali e interessanti novità già a partire dall'apertura della beta.

Avatar di Alberto Destro
Alberto Destro: Eterno Peter Pan intrappolato nel corpo di un trentenne, ha barattato la propria ombra per tastiera e controller. Il tutto per la gioia dell'adorata moglie, che si chiede cos'ha fatto per meritarsi un tale nerd.
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