Underworld Ascendant - anteprima
Scendiamo nelle profondità dello Stige nel nuovo gioco di Warren Spector.
A tutti i giovinastri che ci stanno leggendo, il nome di Ultima Underworld probabilmente non dirà nulla. In realtà questo gioco targato 1992 ricopre nella storia un ruolo molto più importante di quanto il suo status di "spin-off di Ultima" lasciasse immaginare.
Innanzitutto è stato il parto di uno dei team di sviluppo più talentuosi di sempre, con personaggi come Richard Garriot, Warren Spector, Paul Neurath e Doug Church a ricoprire i ruoli chiave nella filiera produttiva. E un simile dream team non poteva che creare un prodotto dalle caratteristiche innovative, che fondeva una profondità ruolistica incredibile, con una libertà quasi impareggiabile per i tempi, con un largo utilizzo di situazioni di "gameplay emergente", ovvero quelle in cui è possibile sfruttare alcuni elementi come la fisica o la distruttibilità per creare situazioni non specificamente programmate dagli sviluppatori.
Non è nemmeno un caso che le stesse persone, in Looking Glass o durante gli altri impieghi della loro vita, hanno poi creato giochi come Thief, Ultima Online, Deus Ex, Bioshock e System Shock. Ripetiamo, parliamo di persone che non sono certo gli ultimi arrivati.
Questo per dire che quando questi talenti (Garriot escluso, ormai troppo impegnato a fare l'istrionico miliardario) si sono riuniti per creare l'erede spirituale di Ultima Underworld, ci si sono rizzate le antenne. Anche perchè a reggere le fila del progetto c'è l'italiana 505 Games, che si occuperà della distribuzione del gioco.
Abbandonata la licenza di Ultima, da decenni nelle ingombranti mani di EA, Underworld Ascendant prova a ripartire da dove avevamo lasciato la serie anni fa. Si tratta, infatti, di un gioco di ruolo di stampo occidentale, in prima persona, ambientato in un universo sotterraneo misteriosamente rimasto nascosto alla razza umana per troppo tempo.
All'interno dell'abisso dello Stige, infatti, si sono sviluppate una flora e una fauna autoctone decisamente originali ma incredibilmente pericolose, che si nutrono di mana al posto della luce del sole. All'interno di questo universo potremo essere chiunque vorremo, senza limiti di classe o abilità. Questo vuol dire che potremo scegliere se padroneggiare la magia o essere un brutale guerriero, se specializzarci nel muoverci silenziosamente o nel tiro con l'arco.
In questo modo non solo potremo plasmare il nostro alter ego nel modo che più preferiremo, ma potremo anche cambiare l'approccio alla partita in base alle circostanze. Nella sequenza di gioco mostrata, infatti, gli sviluppatori hanno provato, con il medesimo personaggio, ad attaccare una fortezza ben oltre le loro capacità.
L'assalto all'arma bianca è durato solo pochi secondi, dato che sono bastati un paio di fendenti dei nemici per finire i dimostratori. Più articolato è stato invece l'approccio stealth. Con una combinazione di corse sui muri, salti e trappole, si sono riusciti ad avvicinare alla porta della fortezza per poi capitolare malamente una volta che sono stati individuati dalle guardie.
Gli ultimi tentativi sono stati fatti sfruttando il cosiddetto gameplay emergente. Prima di tutto creando, grazie alla magia, un'enorme colonna di pietra sfruttata come manganello per pestare, in ogni senso, i malcapitati. Una volta che questo approccio è fallito, per colpa di un nemico che ha sorpreso gli sviluppatori alle spalle, approfittando della scarsa maneggevolezza di un obelisco di 5 metri hanno provato a sfruttare la bava di alcuni lumaconi giganti, apparentemente infiammabile, per creare una trappola.
Innanzitutto hanno dovuto lanciare un'esca lei pressi dei nemici per attrarre i lumaconi verso di loro. In seconda battuta hanno attirato le attenzioni dei cattivoni in modo da farli finire nel bel mezzo del fuoco. Infine, con un'unica palla infuocata, hanno letteralmente incendiato tutto il livello attraverso uno spettacolare effetto a catena.
Questi sono solo alcuni degli esempi di quello che è possibile fare in Underworld Ascendant. Un gioco che prova sì a riprendere le atmosfere e alcune delle idee del passato, ma mescolandole con alcune soluzioni più moderne adottate, per esempio, nei successivi giochi che i lead designer hanno creato nel prosieguo della loro carriera. Ci sono lo stealth di Thief ma anche la possibilità di infiammare le cose di Bioshock, così come la manipolazione ambientale di Epic Mickey.
Attraverso il successo di The Legend of Zelda Breath of the Wild, gioco che usa in maniera estensiva i concetti di gameplay emergente, il team di Underworld Ascendant spera di riuscire a raggiungere un numero superiore di persone, che in questi mesi hanno potuto apprezzare le doti di una simile impostazione di gioco.
Le potenzialità per avere tra le mani un piccolo gioiello ci sono dunque tutte, adesso non rimane che aspettare il team di sviluppo per scoprire maggiori dettagli sulla storia e testare con mano i limiti che la decantata libertà di azione ha.
Dal punto di vista tecnico Underworld Ascendant si distingue per uno stile cupo e piuttosto originale. Il motore utilizzato, Unity, consentirà eventualmente una facile trasmigrazione del gioco su altre piattaforme, a patto che Otherside Entertainment riesca a 'domare' la fisica e i conseguenti imprevisti legati al gameplay emergente.
Si tratta comunque dell'ennesimo prodotto interessante che si aggiunge al catalogo di 505 Games, un'etichetta che lentamente si sta facendo conoscere grazie ai vari Abzu, Assetto Corsa, Last Day of June e Brothers: A Tale of Two Sons.