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Underworld Ascendant - prova

Il fascino dei classici.

Milano - Avevamo già conosciuto l'oscuro mondo di Underworld Ascendant. Warren Spector e altri veterani del settore, qualche settimana fa, ci avevano presentato in diretta streaming quello che è stato definito l'erede spirituale di Ultima Underworld. Che però, forse, è persino qualcosa di più.

Questo perché tutto, incluso il team che sta lavorando al gameplay, ricorda il capolavoro firmato Origin System e Looking Glass. A rafforzare questa impressione c'è anche un omaggio speciale. Uno dei primi livello di Underworld Ascendant, infatti, non è altro che la ricostruzione di uno dei più celebri scenari del capolavoro datato 1992.

Alla fine dei conti non importa però se siamo più nell'area del seguito apocrifo o in quella della successione spirituale. La cosa fondamentale è sapere che il gioco prodotto da 505 Games e sviluppato da Otherside Entertainment cercherà di riportare in auge una categoria che per qualche strana ragione si è persa tra i meandri del tempo, ma che grazie alla sua profondità e libertà merita una seconda chance.

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D'altra parte il successo di Zelda: Breath of the Wild dimostra come anche i giocatori moderni possano amare le esperienze meno lineari e divertirsi a sfruttare in maniera creativa tutti gli strumenti che gli sviluppatori hanno messo nelle loro mani. Divinity: Original Sin, invece, ha mostrato come esista una succulenta nicchia di videogiocatori di vecchia scuola che non vedono l'ora di perdersi all'interno di esperienze complesse, non importa se sviluppate da un piccolo team indipendente.

Ecco, quindi, che Spector, Neurath e soci hanno visto un terreno fertile nel quale provare a seminare per far germogliare la rinascita della serie di Underworld. Il loro obiettivo è intercettare queste due platee riportando in vita la serie che è stata più o meno direttamente la fonte di ispirazione di esperienze del calibro Deus Ex, Bioshock e Thief. E meno direttamente di un numero enorme di produzioni occidentali.

In Underworld Ascendant sarà possibile ritrovare echi di tutti questi prodotti, nonostante il vestito indossato sia quello di un gioco di ruolo fantasy dal design piuttosto classico. Gettato nelle oscure profondità dell'Abisso Stigiano, il/la protagonista dovrà cercare di farsi largo tra centinaia di nemici e altrettante trappole mortali per raggiungere la salvezza. Se la situazione sembra già complessa così, aggiungete al quadro generale anche diverse fazioni in lotta per il potere e una struttura che fornisce ben poche informazioni su come raggiungere i propri obiettivi, a parte una onnipresente voce fuori campo.

Agire nell'ombra non è semplice ma ha decisamente i suoi vantaggi.

Anche in questo caso la scelta del doppiatore è stata fatta pensando ai giocatori di lungo corso, dato che sarà la voce di Garrett, il protagonista di Thief (godo, ndSS), ad accompagnarci lungo l'avventura. E chi non lo ha sentito nella serie di Eidos, ricorderà il timbro di Stephen Russell in Fallout 4, Prey, Dishonored 2, Dota2 o una quintalata di altre famosissime produzioni.

Durante le prime fasi della demo provata presso gli uffici di 505 Games, Russel ha provato a spiegarci come le regole che abbiamo imparato a rispettare nei videogiochi moderni funzionino anche in Underworld Ascendant, ma sotto molti punti di vista sono limitanti. In questo gioco, infatti, si potrà benissimo procedere in linea retta, affettando tutto quello che si inontra. Nessuno ci impedirà di farlo e nessuno si sognerà di dirci che il nostro approccio è sbagliato.

Però a volte, per non dire sempre, la via più diretta sarà la meno divertente e forse anche la meno semplice da mettere in pratica. Un po' perché i combattimenti all'arma bianca, vissuti in prima persona in stile Skyrim, sono forse la parte meno brillante del concept di Underworld Ascendant. Un po' perché procedere petto in fuori e mento all'insù contro una schiera di nemici è molto coraggioso e rispecchia in pieno i canoni del Fantasy Eroico, ma nell'Abisso Stigiano è il modo più veloce per farsi ammazzare malamente.

Per attivare una leva non saremo costretti a raggiungerla: basterà colpirla con un oggetto sufficientemente pesante.

Spegnere le luci grazie a delle frecce caricate con magia d'acqua, bruciare le porte chiuse per trovare un percorso alternativo, o impilare oggetti pesanti per poi farli precipitare in testa ai nemici, sono invece metodi decisamente più veloci ed efficaci per ottenere le stesse cose. Grazie ad un modello fisico piuttosto convincente, soprattutto considerando l'origine indie e gli strumenti utilizzati (Unity) da OtherSide, Underworld Ascendant consentirà di sperimentare, manipolare e mescolare i vari oggetti sulla mappa per scoprire sempre nuove e gustose combinazioni.

Noi, per esempio, per aprire un portone chiuso a chiave abbiamo avvicinato una cassa di legno ad un braciere e poi, scottandoci le mani, l'abbiamo appoggiata ai piedi dell'uscio. In seguito è bastato semplicemente attendere che le fiamme consumassero il legno per avere il passaggio sgombro. Il collega con il quale abbiamo condiviso la presentazione, invece, ha cercato meglio nella stanza e ha utilizzato direttamente un candeliere nascosto dietro un angolo per avere lo stesso effetto, senza però perdere preziosi punti vita. In alternativa si poteva cercare un percorso alternativo o la chiave nascosta in qualche anfratto.

Le soluzioni a disposizione del giocatore sono sempre molteplici e solo la propria fantasia sarà il vero limite da valicare. Nelle fasi più avanzate della demo, per esempio, abbiamo incontrato una coppia di guardie-scheletro pesantemente armate che sbarravano la strada. Con poca energia vitale e senza frecce sarebbe stato impossibile batterle in maniera pulita. Però in precedenza avevamo raccolto una pianta, capace di far risorgere i giocatori nelle sue vicinanze. La tenevamo nell'inventario in attesa di utilizzarla al momento più opportuno.

Non tutti gli oggetti di questa stanza possono essere manipolati, il che è sorprendente, viste le premesse del gioco.

Normalmente l'avremmo posizionata in un luogo riparato e nascosto, ma in questo caso abbiamo voluto sperimentare, l'abbiamo piazzata nel mezzo dei nemici e ci siamo lanciati all'attacco. Un paio di spadate dopo eravamo morti, ma, grazie alla pensata, siamo risorti esattamente nel punto nel quale eravamo morti, ottenendo una veloce, ma subdola seconda chance per sconfiggere gli avversari. Poco elegante, ma estremamente efficace.

Questo esempio serve solo per evidenziare come le alternative possono essere molteplici e dipenderanno semplicemente dalla voglia di sperimentare, dalla capacità di esplorare e analizzare l'ambiente e di utilizzare creativamente gli oggetti a nostra disposizione. Anche in maniera poco ortodossa. Tutto è lecito, finchè funziona, ovviamente. Questo perché da una parte non sempre i nostri piani riusciranno perfettamente e dall'altra potrebbe capitare di scontrarsi con i limiti di Underworld Ascendant. Perchè presto scoprirete che non è proprio possibile manipolare tutto quello che è presente in un livello.

Non sappiamo se sia per colpa di una demo ancora in via di sviluppo o per scelte legate all'ottimizzazione del motore fisico, ma siamo rimasti un po' spiazzati nel vedere che alcuni oggetti, come per esempio gli sgabelli o le candele, non erano manipolabili. In un mondo nel quale tutto può essere utilizzato per i propri scopi è stato strano trovare qualcosa di intangibile e immutabile, anche se non avrebbe dovuto esserlo. Perché si tratta di un'eccezione di quelle che fino a quel momento sembravano regole coerenti e affascinanti dell'universo di Underworld Ascendant.

Le atmosfere buie e anguste dell'Abisso Stigiano sono affascinanti, ma claustrofobiche.

Si tratta, comunque, di un elemento che non va a incidere sulle qualità intrinseche dell'esperienza, ma che sicuramente mette alla prova la sospensione dell'incredulità dell'opera. Gli sviluppatori hanno comunque tutto il tempo per aggiustare il tiro o perlomeno per mascherare attraverso un oculato level design queste limitazioni.

Underworld Ascendant è, infatti, previsto per un generico 2018, lasciando a Spector e soci tutta la libertà per giocarsi al meglio le proprie carte e uscire solo quando si è pronti. Al momento, infatti, mancano ancora diversi importanti elementi per comprendere la portata del progetto, come a storia, la struttura e le dimensioni del mondo di gioco o la libertà nello sviluppare il proprio personaggio.

La demo presentata, comunque, è stata in grado di mostrare le potenzialità dell'opera di OtherSide e le ambizioni dello sviluppatore, voglioso di offrire ad un pubblico moderno un prodotto complesso e articolato, come non se ne vedevano da alcuni anni. 505 Games sta puntando forte su questo ritorno in grande stile dei giochi di ruolo con un marcato impianto sandbox e per questo motivo sentiremo ancora parlare molto di Underworld Ascendant. Rimanete con noi.

Avatar di Luca Forte
Luca Forte: Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.
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Underworld Ascendant

PS4, Xbox One, PC, Nintendo Switch

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