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Unpacking Recensione: Molto più del solito puzzle game

Mettiamo ordine alle nostre vite!

Un puzzle game coinvolgente, un'esperienza rilassante dal grande spirito emotivo.

Unpacking, sviluppato da Witch Beam e pubblicato da Humble Bundle, è un titolo indipendente annunciato durante la kermesse estiva del Summer Game Fest 2021, l'appuntamento annuale che mette in risalto le iterazioni più interessanti del nostro medium preferito.

Unitosi al vasto catalogo del Game Pass ormai da qualche giorno, Unpacking può apparire come un puzzle game qualunque, che si butta nella mischia sembrando un indie qualsiasi. D'altronde, quel suo trailer colorato e l'immagine di copertina possono trarre in inganno chiunque preferisca esplosioni e morti a profusione, prediligendo un approccio più action e immediato, anziché riflessivo e profondo, in un'esperienza videoludica.

Unpacking propone un viaggio capace di alimentare i ricordi più intimi con un calderone pregno di emozioni che offre dinamiche ludiche semplici e per nulla impegnative sebbene particolarmente profonde, volte a farci assimilare ogni istante come se fossimo noi a viverlo.

In questa storia ci caliamo nei panni di una persona senza nome rivivendo dei momenti delicati attraverso i suoi traslochi, dei momenti certamente difficoltosi per chiunque sia affezionato a un luogo. Con noi abbiamo gli oggetti più cari, quei tesori che significano così tanto da essere dei frammenti da cui non riusciamo a separarci.

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Nessuna paura, non sono gli horcrux di Lord Voldemort ma soltanto dei pupazzetti, dei vecchi disegni e delle fotografie che ci ricordano chi siamo, cosa proviamo ma, soprattutto, cosa ci leghi così tanto a un momento, qualunque peso esso possa avere nelle nostre vite.

Mentre viviamo l'esistenza di questa persona e i suoi primi passi nel mondo, veniamo accolti da un'atmosfera serena e rilassante, in cui la difficoltà non rappresenta affatto una montagna invalicabile.

Non ci resta che aprire dei pacchi, svuotarli e mettere in ordine i nostri oggetti tra gli scaffali e i mobili di una stanza, un soggiorno e una cucina, addobbando con creatività la nostra nuova casa.

Unpacking racconta una trama attraverso dei ricordi coinvolgenti perché potrebbero appartenerci, se non fossero di un'altra persona, e di cui tocchiamo virtualmente ogni suo avere più caro.

In un album vengono inseriti i ricordi più importanti per non dimenticarli mai. E in Unpacking accade proprio questo!

Seppure siano meccaniche semplici, lo spirito avvolgente del titolo viene fuori dal significato che assume un oggetto, che diventa parte integrante di un ricordo. Unpacking è un puzzle game con una fortissima componente narrativa impossibile da non notare, dove però non vediamo il volto di chi impersoniamo.

Attraverso i vari set proposti nel corso dell'esperienza, sempre diversi e divertenti da assemblare, i quadri che prendono forma rappresentano i vari momenti della protagonista, degli istanti decisivi e importanti come il raggiungimento dell'indipendenza economica subito dopo il percorso universitario.

Questo viaggio inizia dall'infanzia per poi proseguire nell'adolescenza, ed è inevitabile che il risultato sia toccante quando vediamo il protagonista crescere, assistendo alle sue conquiste accademiche e lavorative.

Collocando i vari oggetti nei posti giusti, possiamo sbloccare degli sfondi alternativi ed alcune situazioni particolarmente divertenti. Mettendo per esempio un cappellino da baseball sul busto un personaggio storico mentre allestiamo la nostra ludoteca, sblocchiamo uno scenario inedito, venendo premiati con un'illustrazione disegnata a mano.

Crescendo e maturando, raggiungeremo un'indipendenza economica.

A noi è piaciuto particolarmente mettere in ordine i libri sugli scaffali, selezionandoli uno per uno in base allo spessore. E lo abbiamo fatto anche con alcuni videogiochi mentre decidevamo i quadri migliori da esibire nel nostro studio per plasmarlo con la nostra personalità.

È venuta fuori la nostra creatività, che ci ha spinto a costruire un ambiente dove vivere e lavorare nel modo più serafico che esista, specie quando ci siamo trovati di fronte alle camere da letto di ogni set.

Mentre posizionavamo le calze, i pantaloni e il nostro diario in uno scaffale accanto al nostro giaciglio, ad accompagnarci c'erano i nostri peluche, dei compagni di viaggio presenti in ogni trasloco.

Non ci stabiliremo in un posto: saremo sempre in movimento alla ricerca della più tenue felicità nonché della più pronosticabile serenità in un mondo in continuo mutamento, di cui noi faremo parte.

Forse sarebbe il caso di mettere in ordine la cucina...

Rispetto ad altri titoli simili, Unpacking ci mette di fronte a vari modi per posizionare correttamente i nostri averi, e il bello è che possiamo impiegarci tutto il tempo che vogliamo. Ci siamo abituati a puzzle game tutti uguali, privi di una storia coinvolgente ed intrigante, a esperienze incapaci di sorreggere una profondità narrativa con la semplicità.

La struttura ludica di Unpacking è per questo che risulta appassionante: non vuole esagerare ma stupire, accompagnandoci per mano nella nostra intimità. Ce ne siamo accorti mentre avanzavamo nell'esperienza tra un episodio e l'altro, portando con noi i nostri averi che si ripresentavano a ogni occasione durante la nostra prima convivenza, che rappresenta un momento delicato per chiunque scelga di legarsi sentimentalmente a qualcuno.

Fino a questo momento pensavamo che i percorsi di vita in un videogioco parlassero di accadimenti eroici e istanti prossimi alla morte, dove un personaggio si redimeva o correva verso il pericolo. Non immaginavamo che da un puzzle game potesse palesarsi una tale profondità capace non soltanto di alimentare le nostre emozioni ma di accrescerle raccontando con facilità dei percorsi esistenziali.

Altri complimenti vanno alla direzione artistica, un elemento di valore all'interno del prodotto che ci permette di immortalare i set attraverso una modalità fotografica molto facile da utilizzare. Un bel supplemento, va detto, ma marginale considerate le attività da svolgere, certamente più coinvolgenti di uno scatto fotografico.

Nei livelli più avanzati non è facile trovare il posto giusto per ogni oggetto.

E come non citare le composizioni musicali all'interno del titolo? È come se mettessimo le cuffie riascoltando la playlist della nostra vita, con la sola differenza che è lo strimpellio di una chitarra ad accompagnarci mentre sistemiamo spazzolino e dentifricio in un bicchiere posto accanto al lavandino.

Abbiamo giocato ad Unpacking su Series X/S, non riscontrando alcun problema. E vista la tipologia di gioco, fortunatamente possiamo disinteressarci ad argomentazioni quali eventuali ottimizzazioni per le console Microsoft di nuova generazione, o i fatidici trenta fotogrammi al secondo.

In definitiva, Unpacking è un puzzle game con un'impronta narrativa convincente e radicata, che lo porta a essere una delle esperienze indipendenti più stimolanti del 2021, nonché una gradita sorpresa per chiunque sia un grande appassionato di prodotti del genere.

E considerata la sua presenza nel catalogo Game Pass, approfittare dell'abbonamento di Microsoft per goderselo è un'occasione davvero ghiotta.

8 / 10
Avatar di Nicholas Mercurio
Nicholas Mercurio: Classe '95, Nicholas ama i videogiochi difficili e gli RPG, non disdegna gli indie e fa incetta di titoli ogni volta che può, per riempire la sua preziosa collezione. Uno scapestrato, in tutto e per tutto.

Scopri come lavoriamo alle recensioni leggendo la nostra review policy.

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Unpacking

PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S, PC, Mac, Nintendo Switch

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