Urban Empire - anteprima
Sim City incontra Civilization.
Berlino - Per i dieci anni di Kalypso Media il publisher tedesco ha presentato quattro nuovi giochi. Alcuni saranno degli strategici, vero fiore all'occhiello della compagnia, altri proposte più innovative. A metà strada tra le due categorie vi è Urban Empire, un interessante progetto con l'ambizione di rinnovare il genere dei city builder à la Sim City. O di cambiare le regole di uno strategico in stile Civilization.
In altre parole i Reborn, piccolo studio finlandese di soli 17 componenti, hanno pensato di mescolare i due generi in un nuovo filone ribattezzato City Ruler. Questo cambio di nome serve a sottolineare il fatto che il giocatore non vestirà i panni di una sorta di Dio o entità superiore capace di imporre il proprio volere, ma di un semplice sindaco, per quanto potente, di una città.
Questo vi consentirà di governare col pugno di ferro, ma vi costringerà comunque a fare i conti sia con gli elettori, che non manderanno giù una scarsa gestione dei servizi o della sicurezza, sia con l'opposizione, che attenderà un vostro passo falso per farvi pagare ogni dissidio. Al fianco di tutta la fase di pianificazione del tessuto cittadino, da suddividere tra le zone residenziali, quelle industriali e quelle commerciali, della gestione dei servizi e del trasporto pubblico, dovrete anche condurre la città attraverso nuove scoperte scientifiche in grado di migliorare la vita degli abitanti.
Grazie a Urban Empire, infatti, vivrete gli ultimi 200 anni della storia umana come sindaco di una grande città, guidandola attraverso cinque ere, dalla rivoluzione industriale a quella attuale, chiamata dagli sviluppatori quella della Frammentazione dei Valori.
Costruendo strutture quali scuole e università, infatti, migliorerete la ricerca prodotta dalla vostra città, che vi consentirà di velocizzare la scoperta di nuove invenzioni e nuovi edifici, che vi faranno passare dai fumosi edifici industriali, ai più attuali grattacieli. In maniera molto simile a quello che succede in Civilization.
Un altro elemento che ricorda la serie di Firaxis è la presenza degli eventi dinamici. Si tratta di speciali compiti o accadimenti che richiedono il vostro intervento, utili a rafforzare la "narrazione" della vostra epopea, oltre che a rendere ogni partita unica.
Saranno, infatti, oltre 800 gli eventi che potrebbero accadere durante la partita, alcuni casuali, altri legati alle vostre decisioni e alle alleanze che sarete in grado di stringere. Questo perché il consiglio comunale sarà il vero cuore della città il luogo nel quale cercare di manifestare il vostro potere.
Potrete cercare di blandire gli avversari per conquistare i loro favori o lottare strenuamente per ottenere quello che ambite, imponendo il vostro volere sull'assemblea. Similmente a quanto accade in Civilization, gioco nel quale dovrete gestire i rapporti con le popolazioni vicine, i membri del consiglio si ricorderanno le vostre decisioni e i vostri atteggiamenti nei loro confronti prima di scegliere da che parte schierarsi. Dovrete essere dunque bravi a scambiare favori con tutti e a cercare di avere la maggioranza dell'assemblea a vostro favore, per non veder vanificati tutti i vostri sforzi nelle sabbie mobili della politica.
In questo modo in Urban Empire sarà molto più difficile trovare un equilibrio tra i diversi elementi della vostra città, dato che la politica renderà tutto più sfumato, sfuggente, difficile da controllare.
Non ci sarà solo da rendere felice la vostra città, ma anche da rendere floridi e redditizi gli scambi commerciali con i vicini, oltre che nel soddisfare le esigenze e le inclinazioni della vostra famiglia. Al posto dei leader storici di Civ o dei plenipotenziari dei classici City Builder, in Urban Empire dovrete guidare una singola famiglia lungo duecento anni della sua storia.
Ogni famiglia avrà dei tratti peculiari, come una maggiore predisposizione per le arti, per la scienza o dei legami più forti con l'aristocrazia o la borghesia, che vi aiuteranno in specifici aspetti della gestione della città.
Ad ogni cambio di era, inoltre, cambierà anche il primo cittadino interpretato. Questo garantirà nuovi bonus e piccolo cambio di ritmo a tutta la partita, in grado di garantire nuove sfide al giocatore. Questo perché a differenza dei classici city builder, infatti, in Urban Empire ci sarà una fine, caratterizzata da cinque condizioni di vittoria.
La vittoria scientifica e quella economica vi chiederanno di costruire uno specifico edificio nella vostra città. La vittoria politica sarà conseguita una volta che la felicità media dei vostri cittadini si assesterà su "superbo". Quella culturale si otterrà non appena qualcuno deciderà di girare un film sulla vostra città. Infine sarà considerata una vittoria l'arrivare alla fine dei 200 anni simulati da Urban Empire ancora in carica, avendo dimostrato di saper evitare tutte le insidie e le incertezze della politica locale.
Ad ampliare l'offerta il gioco arriverà nei negozi con una modalità scenario grazie alla quale vi troverete ad affrontare specifici problemi, da dipanare grazie alle vostre decisioni.
Urban Empire sembra dunque un progetto interessante, in grado di portare una boccata di aria fresca al genere dei city builder. Grazie ad un sapiente uso dell'Unity Engine, inoltre, il gioco riesce ad avere un look convincente, in grado di competere ad armi pari con i concorrenti.
L'infarinatura à la Civilization potrebbe dare carattere a tutto il progetto, che di contro, potrebbe soffrire di un po' di fiato corto per via del "soli" 200 anni a disposizione per far fiorire la propria città.
La pubblicazione del gioco è prevista per il prossimo gennaio, restate con noi per ogni novità su questo pregetto.