V-Rally 4 - recensione
Un goffo ritorno per una saga leggendaria.
Grandi ritorni. Se pensiamo a tutto tondo all'ultimo biennio videoludico, non possiamo che pensare alle grandi produzioni e alle grandi serie che stanno tornando in diverse salse, sotto forma di sequel, reboot, remake e remastered.
Lo sguardo è proiettato quasi sempre verso la fine degli anni Novanta, inizio anni Duemila, quando il medium dei videogame ha ingranato una marcia in più per quanto riguarda maturità e nuove forme di concepire il videogioco stesso.
Ecco quindi che oggi abbiamo a che fare con produzioni come Crash Bandicoot N. Sane Trilogy, i remake di Final Fantasy VII e Resident Evil 2 attualmente in sviluppo, e il ritorno in grande stile di Shenmue, giusto per citarne alcuni.
Seguendo questa rotta Kylotonn Entertainment ha tirato fuori dal cilindro, dopo ben sedici anni dal suo predecessore, V-Rally 4. Un titolo altisonante che fa vibrare la memoria di tutti i piloti virtuali che hanno passato ore sulla trilogia originaria.
L'importanza del titolo unita alla garanzia di qualità legata alla software house francese (che ha già tirato fuori buoni titoli come WRC 7) non può che dar vita ad un gioco appassionante. O almeno così credevamo, ma addentrandoci nei meandri di V-Rally 4 la nostra convinzione ha iniziato a vacillare.
Pronti via, il titolo sviluppato da Kylotonn Entertainment ci pone faccia a faccia con la modalità principale, ovvero l'omonima sezione V-Rally, una modalità gestionale in cui il giocatore ha la possibilità d'intraprendere la carriera di pilota professionista. In questa sezione, oltre ovviamente ad affrontare le gare, possiamo creare il nostro parco macchine, il nostro team di ingegneri e di meccanici e farci supportare da un agente.
In base alla bravura del singolo membro del team avremo maggiori o minori benefici durante i nostri impegni sportivi. Più elevato sarà il livello medio della nostra squadra di meccanici e più veloci e meno costose saranno le riparazioni che andremo ad apportare alla fine di ogni gara alle nostre vetture. Gli ingegneri invece avranno il delicato compito di sviluppare componenti originali per potenziare il nostro parco vetture.
La bravura del nostro agente aumenta semplicemente la possibilità di partecipare a molte più gare e ogni agente avrà un suo settore di specializzazione. Garantirsi membri del team molto abili aumenterà indubbiamente le nostre prestazioni ma ne pagheremo le conseguenze sborsando a fine settimana ingenti stipendi che potrebbero costarci la bancarotta, in assenza di risultati. Quindi bisogna avere un certo tatto, soprattutto con i primi approcci, nell'ingaggiare solamente chi riteniamo strettamente necessario.
Vincendo gare e mettendo da parte un bel gruzzoletto si può ampliare il parco macchine, acquistandone dai concessionari. In base alle vetture che abbiamo a disposizione nel garage è possibile partecipare alle gare Rally, Buggy, Rally Cross, Hill Climb e alle nuove corse Extreme-Khana.
Ogni tipologia ha le proprie particolarità. Nelle classico Rally siamo chiamati a percorrere insidiosi percorsi sterrati in solitaria, aiutati dalla voce, doppiata in un eccellente italiano, del nostro copilota. Nelle gare Buggy e Rally Cross invece avremo a che fare con avversari fisici con cui fare a sportellate fino all'ultima curva. Le scalate dell'Hill Climb e i circuiti artificiali dell'Extreme Khana rendono più stratificato un gameplay altrimenti abbastanza piatto e datato.
La spiacevole impressione che si prova giocando a V- Rally 4 è infatti quella di avere a che fare con un gioco vecchio, soprattutto perché dal 2002, anno in cui è uscito il terzo capitolo della serie, non si è vista chissà quale tipo di innovazione o di freschezza, sia nelle modalità di gioco, che nel gameplay nudo e crudo. La natura di simulatore automobilistico su sterrato scema in pochi minuti, quando vengono inevitabilmente fuori i connotati arcade che sporcano il sistema di gioco.
Questo porta ad attimi snervanti, perché se da un lato la sensazione con la strada è realistica e quindi le vetture sono molto difficili da tenere sul tracciato, al momento di un'uscita di strada il gioco è totalmente imprevedibile. Può teletrasportarci istantaneamente in pista o può farci morire per sempre su un masso della Monument Valley, senza alcuna possibilità di liberarci e costringendoci a riavviare la gara.
Il comparto tecnico è molto solido ma denota uno stile anch'esso datato. Graficamente alcune ambientazioni presentano un particolare appeal, mentre altre sono visibilmente meno curate, così come le vetture e il sistema di illuminazione. Inoltre non vi sono mai attimi di una bellezza tali da lasciare a bocca aperta.
Lo stesso discorso vale per il comparto audio. Gran parte degli effetti sonori sono estremamente appaganti, dal rombo dei motori passando per il gorgoglio del fango, sino ad arrivare allo stridere dei freni. Nonostante ciò segnaliamo come la colonna sonora restituisce spesso una sensazione di ripetitività e non rende gradevoli i pochi menu con cui avremo a che fare.
Esclusa la suddetta modalità manageriale V-Rally, che tutto sommato funziona bene, abbiamo a disposizione solamente la sezione Gara Libera e la modalità multigiocatore locale e online. Nella prima è possibile affrontare tutte le gare presenti nel gioco, con la possibilità di utilizzare tutto il parco macchine, impostare l'orario ed eventualmente le condizioni meteo. Nel multigiocatore è invece possibile gareggiare contro un amico in split-screen o online contro un massimo di sette avversari.
V-Rally 4 è dotato di diversi spunti interessanti, è localizzato in maniera egregia in italiano e possiede una solidità tecnica che fa meritare tutta la sufficienza. Ma se pensiamo al sovraffollamento di racing game interessanti presenti attualmente sul mercato, il valore del titolo sviluppato da Kylotonn Entertainment precipita inevitabilmente. L'assenza di freschezza sia nelle modalità, poche e già viste in tutte le salse, che nel gameplay, fanno sembrare V-Rally 4 una sorta di eco incompleta della trilogia originaria, un modo per cavalcare l'onda dei grandi ritorni che stanno riempiendo il mercato videoludico attuale.