Valkyria Chronicles

I movimenti in terza persona e le sessioni da FPS potrebbero suggerire un titolo maggiormente action, ma possiamo dirvi che in realtà Valkyria Chronicles non va mai troppo oltre le sue radici strategiche. Avere una buona posizione per colpire il nemico dritto alla testa sarà certamente utile, ma l'accuratezza degli attacchi e la quantità di danni inflitti dipenderà sempre dal livello conseguito dai vostri soldati, dalla loro classe e dalle armi utilizzate.

Gli amanti delle statistiche di gioco saranno deliziati dalle opzioni del titolo. Sarà infatti possibile incrementare un gran numero di variabili, rafforzando i determinati parametri delle varie classi. Gli Scouts potranno ad esempio muoversi velocemente ma saranno dotati di equipaggiamento leggero, gli Shock Troopers d'altro canto, saranno lenti ma devastanti. Spendendo i punti esperienza acquisiti, avrete modo di livellare i vostri reparti in maniera diretta e abbastanza semplice.

Ciascuno dei soldati avrà però un differente set di statistiche, punti di forza, punti deboli, simpatie e antipatie, e sarà bene tenerne conto. Il grado di personalizzazione è abbastanza elevato, pur non raggiungendo le vette di un Final Fantasy Tactics. Le opzioni e le caratteristiche sono comunque numerose e c'è sempre la possibilità di eventuali upgrade futuri. Insomma: nessun grosso problema in questo senso.

Dopo esserci addentrati in una mezza dozzina di capitoli del gioco, ci sembra di aver appenna grattato la superficie tattica del titolo SEGA. I combattimenti sono tutti orientati sulle meccaniche della morra cinese, eppure la complessità degli ambienti e la ricchezza del sistema generale di gioco hanno senza dubbio portato una ventata d'aria fresca. I carri armati, ad esempio, possono abbattere muri e ostacoli. Gli ingegneri costruiscono i ripari. Una strategia attentamente pianificata può consentirvi persino di entrare in territorio nemico, sterminare un gran numero di avversari e tornare indietro prima ancora che la vostra barra AP si esaurisca.

Il gioco risulta complesso anche grazie al fuoco reattivo. Nonostante sia un titolo essenzialmente strategico, non significa che i vostri soldati siano statue senza vita. Al contrario, essi continueranno a sparare finché avranno nemici nelle vicinanze, il che vi consentirà di falciare gli avversari letteralmente qualora siate riusciti in una efficace manovra di accerchiamento.

Al di fuori dei campi di battaglia, il gioco propone una trama lineare racontata per mezzo di cut-scene, a volte fin troppo ridondanti. Se è vero che da un lato molti giochi impostano la storia nelle prime ore di gioco, dall'altro abbiamo più volte desiderato che il nostro protagonista chiudesse il becco e ci consentisse di entrare in azione. Detto questo, ammettiamo che le scene filmate sono innegabilmente bellissime e la storia, tutto sommato, non procede in maniera malvagia. Sono inoltre previsti svariati scontri a quali accedere subito per guadagnare esperienza o denaro necessario all'upgrade dei vostri reparti. Questo per dire che non vi dovrete necessariamente sciroppare interi minuti di dialoghi per entrare in battaglia.

Anche dal comparto sonoro abbiamo avuto riscontri ampiamente positivi. Le musiche richiamano ancora una volta alla mente Final Fantasy Tactics, il che nemmeno ci soprende visto che si tratta del medesimo compositore, il buon Hitoshi Sakimoto. Alcuni membri del team sono inoltre gli stessi che hanno lavorato a Skies of Arcadia; preparatevi quindi ad alcuni gustosi cameo all'interno del vostro gruppo di alleati.

Gli strategici a turni difficilmente si imporranno all'attenzione di tutti i videogiocatori, ma Valkyria Chronicles potrebbe avere l'appeal necessario ad attirare e appassionare anche i neofiti del genere. Coloro che invece da sempre amano la strategia e la riflessione tattica, saranno felici di constatare che dietro una veste grafica di forte impatto si nasconde anche un ottimo esponente della categoria. Vi rimandiamo alla fine del mese per la recensione completa del gioco.