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Valkyria Chronicles

Un esperimento, con stile.

Chiunque sia interessato ai JRPG avrà notato come in questi ultimi anni tale genere abbia "assaggiato" con discreto successo la 360, lasciando quasi a secco di titoli la rivale PlayStation 3. Merito della politica di "accaparramento di esclusive" della casa di Redmond che recentemente è riuscita ad aggiudicarsi anche il tanto atteso Final Fantasy XIII. SEGA ci propone oggi però Valkyria Chronicles, un gioco di ruolo tattico a turni sulla falsariga di Disgaea, che porta con sé tutte le caratteristiche peculiari tipiche dei GDR nipponici, per la macchina Sony

La storia è ambientata nell'anno 1935, in un mondo molto simile al nostro, più precisamente in un pacifico stato che porta il nome di Gallia, paragonabile alla nostra Svizzerà in quanto a neutralità, situato tra l'Atlantic Federation e la East European Imperial Alliance. Queste due superpotenze sono in guerra tra loro per contendersi un minerale dalle capacità miracolose, la ragnite, che può essere utilizzato per molteplici scopi: dalla medicina all'ambito militare. Il caso vuole che proprio Gallia sia terreno fertile per questo portentoso minerale, ed è dunque facile immaginare come questo pacifico stato diventi oggetto delle mire espansionistiche dei due paesi in guerra.

Gli imperiali, per primi, invadono Gallia con l'intenzione di appropriarsene. Il protagonista è Welkin, e non è uno dei classici eroi dei GDR di stampo nipponico con il solito destino cosmico da seguire, ma un ragazzo comune di ventidue anni tornato nella terra natia per difenderla. Welkin non è un guerriero. Ama la natura e vorrebbe diventare un insegnante e prova anzi un certo senso di disgusto nel brandire un'arma.

La mappa del campo di battaglia è molto facile da consultare e rende la pianificazione di un combattimento una passeggiata.

Il gioco non dà quasi mai la sensazione di avere a che fare con la storia di un personaggio in particolare. Valkyria Chronicles racconta piuttosto una guerra e propone scene maestose e quasi mai focalizzate sul solo party che noi avremo modo di gestire. Non mancano gli aspetti bizzarri e stravaganti e una razza antica da scoprire, i Valkyria per l’appunto.

Il sistema combattimento è ciò che distingue maggiormente il titolo di SEGA da altri dello stesso genere. Si tratta di un mix tra GDR e uno strategico a turni ma è possibile affrontare i combattimenti anche in pieno stile action, in terza persona. Detto così potrebbe far confondere, eppure l'immediatezza e la semplicità di utilizzo dei comandi vi faranno capire come un gioco così ben congeniato e complesso, possa risultare anche semplice, pur con qualche difetto che analizzeremo più tardi.

Partendo quasi dal nulla, saremo presto al comando di un grande schieramento, che potremo cambiare a nostro piacimento, a seconda delle circostanze. Cinque le classi di personaggi tra cui scegliere nella formazione delle nostre truppe. Gli Scouts (Esploratori) possono attaccare da lontano, ma possiedono un'armatura debole e armi più leggere della norma.

Gli Shocktroopers possono essere molto efficaci, ma le loro mitragliatrici non hanno una potenza di fuoco devastante se usate da lontano. I Lancers, grazie ai loro potenti bazooka possono arrecare un danno notevole ai carri armati nemici. Gli Snipers (Cecchini) godono di una buona mira anche da distanze notevoli e infine gli Engineers (Ingegneri) sono abili a innescare e disinnescare bombe e mine antiuomo.

La visuale in terza persona e lo stile fumettoso rendono gli scontri molto più godibili delle classiche griglie isometriche.

Ogni battaglia, prima di entrare nel vivo, ci propone un'utile visuale panoramica della mappa che ci permette di posizionare le nostre truppe come riteniamo più opportuno, prestando molta attenzione agli Action Points a nostra disposizione.

Potremo decidere la nostra tattica, preferendo consumare, per esempio, tutti i punti azione a nostra disposizione per arrivare fino ad un nemico e poi abbatterlo nel turno successivo, oppure decidendo di indietreggiare e nasconderci onde evitare di essere presi di mira dagli avversari.