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Valkyria Chronicles Remaster - recensione

La versione PC, riadattata su console.

Qualche settimana fa vi abbiamo proposto l'anteprima di Valkyria Chronicles Remaster, versione PS4 del classico strategico SEGA uscito originariamente su PlayStation 3 e poi approdato su PC. Allora, come in ogni altra occasione in cui abbiamo speso qualche parola per questo gioco, non abbiamo esitato a tesserne le lodi e a sottolineare quanto il suo scarso successo in Europa sia stato ingiusto.

SEGA sta attualmente lavorando al quarto capitolo della saga, previsto per PlayStation 4, ma nel frattempo offre a tutti i possessori della console Sony la possibilità di recuperare il primo Valkyria Chronicles, riproposto nella sua veste migliore.

Sull'attuale piattaforma Sony, infatti, potete godervi tutti i miglioramenti apportati in origine sulla versione PC, che ovviamente coinvolgono il solo comparto tecnico. Mentre su PlayStation 3 il gioco presentava qualche limite grafico di troppo, dovuto principalmente alla giovinezza della console Sony al tempo della sua uscita, su PC (e di riflesso su PS4) tutto gira a 1080p e a 60 fps costanti, dettagli che garantiscono un ottimo salto qualitativo a un titolo caratterizzato da una componente artistica di prim'ordine.

Come già sottolineato nella nostra recente anteprima, durante le fasi di gioco è stato completamente eliminato il fastidioso aliasing che flagellava la versione PlayStation 3, ma nulla è stato fatto per intervenire sulle sequenze narrative, ancora una volta caratterizzate dai fastidiosi bordi seghettati che avevamo abbondantemente criticato su PlayStation 3.

L'aliasing della versione PS3 del gioco è ancora presente nei filmati.

La bella notizia è che dal menu delle opzioni alla schermata del titolo è possibile selezionare la traccia audio giapponese, elemento che permette di godersi l'ottimo doppiaggio in lingua originale, decisamente superiore alla comunque valida alternativa inglese. Nessuna speranza, invece, per i sottotitoli in italiano, elemento che avrebbe contribuito a incrementare di molto le vendite del gioco nel nostro paese.

Pur essendo l'ennesima riedizione di questo titolo, infatti, Valkyria Chronicles Remaster non presenta alcun tipo di localizzazione. Sono ormai numerosi gli esempi che dimostrano quanto i sottotitoli in italiano possano aumentare le vendite di un gioco, a prescindere dalla sua qualità.

L'ultimo esempio eccellente a soffrire per la mancanza della localizzazione è stato Life is Strange, le cui vendite si sono letteralmente impennate nel momento in cui la lingua italiana è stata aggiunta attraverso un'apposita patch.

Al netto dei discorsi relativi all'assenza di una localizzazione appropriata, la versione PS4 di Valkyria Chronicles continua a distinguersi per l'ottimo gameplay che ha sempre caratterizzato il titolo SEGA fin dalla sua prima apparizione su PS3. In sostanza ci troviamo di fronte a uno strategico a turni ben strutturato e ricco di buone idee.

I dialoghi tra i personaggi vengono portati avanti in perfetto stile visual novel, focalizzandosi sui volti e sulle espressioni.

Gli appassionati dei grandi conflitti ritroveranno in questo gioco atmosfere analoghe a quelle della Seconda Guerra mondiale, con una situazione geo-politica molto simile riproposta in chiave fantastica e con numerosi elementi tipici delle serie animate nipponiche.

Il compito del giocatore è quello di seguire le orme di un gruppo di personaggi ritrovatisi casualmente invischiati in un conflitto più grande di loro, imparando a conoscere ogni elemento della squadra di soldati che si forma missione dopo missione. Gli sviluppi narrativi vengono raccontati in tanti modi differenti, sfruttando ottimi filmati, dialoghi in stile visual novel e, naturalmente, tutte le conversazioni fatte prima e durante le battaglie.

Tutti questi elementi avevano contribuito a rendere famosa la saga di Sakura Taisen in passato, e dimostrano di funzionare benissimo ancora oggi. In Valkyria Chronicles l'attenzione ai dettagli è maniacale, e anche i personaggi secondari vantano una caratterizzazione eccellente, sia dal punto di vista grafico che da quello caratteriale. Affezionarsi ai personaggi di questo spietato gioco strategico, tuttavia, può essere davvero pericoloso, visto che in Valkyria Chronicles la morte è una situazione permanente. I soldati controllati dalla CPU sono puntuali nel punire eventuali errori del giocatore.

Una volta che un membro della squadra viene ferito a morte, l'unico modo per salvarlo è raggiungerlo entro un numero limitato di turni per farlo portare all'accampamento dalle unità mediche. In caso non si riesca a compiere questa semplice operazione, il personaggio in questione morirà in battaglia, e non potrà essere selezionato per il resto dell'avventura.

I vari capitoli del gioco vengono mostrati in un menu strutturato come un libro. Ricordatevi di salvare manualmente dopo ogni episodio!

Per evitare tragiche perdite, quindi, è fondamentale pianificare la propria strategia prima di scendere sul campo di battaglia, ed essere pronti a reagire e ad adattarsi alle tattiche degli avversari. Per muovere le proprie truppe sulle mappe di gioco è necessario tener conto dei loro PA, che in sostanza regolano il movimento.

A seconda della classe di appartenenza i personaggi possono contare su un numero maggiore o minore di PA, dettaglio che invita a sfruttare gli scout per l'esplorazione, assicurandosi di non lasciarli in balia di eventuali attacchi nemici, i lancer per disporre dei mezzi corazzati nemici, e via dicendo.

Nel corso di ogni azione le unità possono attaccare un solo bersaglio, ma è comunque possibile muovere più volte lo stesso personaggio nel corso di un singolo turno. L'importante è assicurarsi sempre di tenere sotto controllo la posizione dei soldati nemici e, naturalmente, di non fermarsi in zone della mappa completamente esposte.

Durante la fase di movimento le unità (amiche o nemiche) sparano automaticamente a tutti coloro che invadono il loro campo visivo, mentre durante la fase di attacco si può mirare con tutta calma per colpire i punti deboli dei bersagli (come il motore, nel caso dei carri armati).

Il gameplay di Valkyria Chronicles è ancora oggi estremamente godibile. Peccato solo per l'assenza dell'adattamento in italiano, che avrebbe attirato un numero molto più ampio di giocatori.

Per sopravvivere alla battaglie più difficili, inoltre, è fondamentale imparare a sfruttare in modo intelligente gli ordini del leader del team, indispensabili per aumentare le caratteristiche delle proprie truppe per un numero specifico di turni.

Ancora oggi Valkyria Chronicles dimostra di essere un ottimo gioco strategico, ricco di elementi con cui sperimentare e caratterizzato da missioni ben scritte e pensate per mettere a dura prova il giocatore. Se non avete mai giocato la versione PlayStation 3 e non avete un PC (dove il gioco può essere acquistato per una manciata di euro), la versione PS4 di Valkyria Chronicles è un ulteriore modo per recuperare uno splendido titolo del passato.

8 / 10
Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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