Valkyrie Elysium Provato, Ragnarok is coming… again!
Abbiamo avuto modo di provare in anteprima la demo: ecco le nostre impressioni.
Prima ancora che il reboot di God of War e l’ultimo Assassin’s Creed decidessero di concedersi una scampagnata nel freddo nord, la mitologia norrena era già risultata protagonista di svariati giochi, tra i quali vale la pena di ricordare la serie Valkyrie Profile.
Realizzata da Tri-Ace, sotto l’ala protettrice di Square Enix, la saga in questione ha saputo distinguersi, nel corso della sua lunga vita, per il gameplay e le atmosfere sicuramente peculiari, capaci di garantirle un posticino nel cuore degli appassionati di JRPG. Proprio per questo motivo, l’annuncio di Valkyrie Elysium avvenuto nel corso dello State of Play dello scorso marzo, non aveva potuto far a meno di far sussultare gli appassionati di lungo corso, sicuramente ansiosi di scoprire in che modo il publisher giapponese avrebbe gestito questo agognato, quanto imprevisto, ritorno sulle scene.
Ed in occasione della nostra trasferta londinese, abbiamo avuto modo di testare in anteprima, a pochi giorni dal lancio ufficiale del gioco, la corposa demo da poco apparsa anche sul PlayStation Store. E di cui vi parliamo nell’articolo che segue.
Tanto per non essere tra quelli che vogliono a tutti costi essere fuori dal coro, anche Valkyrie Elysium sceglie di andare sul sicuro laddove si tratta di dare in pasto al player le proprie scelte narrative. Come vuole la tradizione, quando si parla di mitologia norrena, ecco che a scatenare gli eventi che saranno oggetto dell’esperienza ludica sarà (chi lo avrebbe mai detto?) l’arrivo del Ragnarok, l’apocalisse in grado di annientare brutalmente tutti i regni conosciuti.
Spetterà quindi ad Odino nominare un campione, o in questo caso una campionessa, in grado di impedire la venuta di questo cataclisma, raggiungendo Midgard nel tentativo di purificare le anime corrotte. Inutile aggiungere che saremo proprio noi, nei panni di una valchiria, a lanciarci in questa missione apparentemente impossibile.
Dopo la breve cinematica con cui Valkyrie Elysium sceglie di raccontare le proprie premesse, ecco che veniamo accolti dall’immancabile tutorial che, attraverso la diretta voce di Odino, ci illustrerà con efficacia le meccaniche di gameplay della produzione. Meccaniche che, ancora una volta, vanno ad abbracciare un approccio smaccatamente action, con la nostra eroina in grado di dare vita a delle semplici combo, nate dall’alternanza della pressione dei pulsanti Triangolo e Quadrato.
Trattandosi di una creatura divina, Marie (questo il nome della valchiria) potrà contare anche su di un set di abilità magiche, che andranno sia a rimpolpare il novero delle sue capacità offensive, sia ad impattare sul sistema delle affinità elementali che caratterizza gli scontri con le anime corrotte. Nel primo caso, saremo in grado di evocare gli spiriti dei guerrieri defunti, che compariranno sul campo di battaglia ed andranno ad attaccare automaticamente gli avversari.
Potremo, inoltre, sfruttare anche delle abilità magiche, oltre ad una sorta di rampino che ci consentirà di raggiungere con rapidità le minacce più lontane. Tanto la meccanica degli Einherjar (i guerrieri spirituali in questione) che gli incantesimi, permetteranno di associare ai fendenti di Marie delle proprietà elementali, sfruttabili a nostro vantaggio a seconda delle debolezze delle anime avversarie. Variare al bisogno la nostra affinità, pertanto, giocherà un ruolo di fondamentale importanza, sia che si parli di scontri con un gran numero di avversari (così da sfoltirne rapidamente le fila), sia in occasione degli scontri con i boss.
Soprattutto con questi ultimi, la finestra di stordimento garantita dal sovraccarico della barra della debolezza elementale, ci permetterà di avere a disposizione una manciata di preziosi secondi, durante i quali inanellare quanti più assalti possibili. Pad alla mano, il combat system messo in piedi dai ragazzi di Soleil, è risultato estremamente semplice da padroneggiare, per quanto non certo banale e scontato nelle sue meccaniche, situazione che riesce a dare agilmente vita a combattimenti serrati ed appaganti, oltre che conditi da un pizzico di benvenuta strategia.
Le skill uniche di Marie non si limiteranno, comunque, a fornire un supporto in occasione degli scontri, ma avranno un ruolo determinante anche durante l’esplorazione delle aree di gioco. Evocare in simili frangenti i vari Einherjar, difatti, risulterà indispensabile per sgomberare il percorso da ostacoli insormontabili, oppure per far comparire delle piattaforme, utili a superare crepacci. Questo, per lo meno, relativamente ai due spiriti presenti nel corso della prova, pertanto non sono da escludere ulteriori declinazioni in tal senso. Marie, inoltre, potrà sfruttare il proprio rampino per superare dislivelli.
Un cambiamento sicuramente marcato rispetto alla struttura puramente ruolistica dei titoli precedenti ma che proprio per questo motivo potrebbero conferire a Valkyrie Elysium lo status di ideale punto di partenza per tutti coloro che desiderino approcciarsi alla saga. Gli elementi di continuità con l’essenza GDR originale del brand, sono pertanto da ritrovare nella possibilità di upgradare le armi in nostro possesso, oltre allo sblocco di skill suddivise in tre differenti alberi di potenziamento, il tutto investendo le gemme ottenute nel corso del gioco.
Laddove Valkyrie Elysium lascia intravedere la sua natura di produzione a budget non certo stellare, è relativamente al mero aspetto tecnico/estetico, non certo in grado di stupire, almeno per quanto visto durante il test, gli occhi del giocatore. Sebbene alla base di tutto ci sia una direzione artistica comunque interessante, capace di fare di necessità virtù e dare vita a scorci a tratti molto pittoreschi ed evocativi, il quadro generale risulta afflitto da palesi cadute di stile.
Gli ambienti attraversati, convincenti quando si tratta di trasmettere un senso di morte e decadenza (molto forti sono i richiami alle atmosfere del primo Nier), tradiscono porzioni decisamente spoglie e prive di guizzi, caratterizzate da elementi non sempre molto belli da vedere. Buona la resa dei modelli dei personaggi principali, sebbene l’animazione di corsa di Marie, in perfetto Naruto style, risulti alquanto ridicola su schermo, soprattutto se contestualizzata nel mood generale dell’ambientazione. Questa ridotta dimensione grafica, comunque, ha come benvenuto risvolto una fluidità generale decisamente solida, già in questo codice preliminare: un boost da non sottovalutare in una produzione action del genere.
Confessiamo che, al momento del reveal di Valkyrie Elysium, non avevamo potuto fare a meno di inarcare con veemenza un sopracciglio, visto che il trailer di presentazione non rendeva certo giustizia al ricordo che la saga in questione era riuscito ad imprimere nei nostri cuori. Il timore era quello di trovarsi al cospetto di una produzione raffazzonata, confezionata con pochi spiccioli ed unicamente per sfruttare l’affetto dei fan per raggranellare qualche Yen.
Sicuramente è ancora prematuro lanciarsi in funambolici giudizi in grado di ribaltare simili sensazioni ma dobbiamo confessare come, pad alla mano, la nostra breve scorribanda in compagnia di Marie sia riuscita a farci cambiare decisamente idea. Per quanto perfettibile in fatto di ritmo e progressione, quanto visto di Valkyrie Elysium è risultato molto divertente da giocare, oltre che dotato di un combat system intrigante e sfaccettato.
Fortunatamente non manca molto all’uscita ufficiale del gioco negli store, fissata per il prossimo 29 Settembre, giorno in cui tutti i nostri interrogativi troveranno le loro definitive risposte.