Le Steam Machine si sono vaporizzate? - editoriale
Dovevano essere già qui da mesi ma chi le ha viste?
Storicamente il CES di Las Vegas non è mai stata una fiera importante per i videogiochi. Eppure l'anno scorso erano stati proprio questi ultimi a dominare gli enormi saloni della manifestazione e le pagine di tutti i giornali del mondo.
Tredici mesi fa, infatti, tutti stavano parlando di Valve e l'edizione del 2014 verrà ricordata per essere stata quella in cui per la prima volta si è discusso in maniera massiccia e precisa delle Steam Machine, cioè quei PC da salotto creati per fare concorrenza alle console.
Macchine molto compatte, spesso molto belle, altrettanto spesso molto costose, che avevano come primo obiettivo far bella figura nella zona TV e decoder delle sale, poi come secondo fornire un modo comodo per giocare alle decine di migliaia di titoli presenti su Steam.
Era già da parecchio tempo che si parlava di esse e Valve non aveva fatto mistero di puntare a conquistare e rivoluzionare il gioco su televisore dopo averlo fatto sui nostri monitor. La modalità Big Picture introdotta su Steam era destinata proprio a questo, così come lo sviluppo di un sistema operativo proprietario, basato su Linux ovviamente.
Il terzo step fondamentale non poteva che essere la macchina, il cavallo di Troia per entrare nel difficile mondo e nel mercato del videogiocatore da salotto. Quarto e ultimo elemento, il joypad: le Steam Machine sono infatti più console che computer e non ci si può aspettare che qualcuno giochi con tastiera e mouse sul divano di casa.
Come detto, tutto questo succedeva tredici mesi fa. Oggi, nel febbraio 2015, la situazione è molto diversa. L'entusiasmo iniziale è andato via via spegnendosi dopo avere scoperto che i discorsi iniziali erano molto fumosi e con poco arrosto sotto. E i dubbi, anche belli grossi, sono cominciati a sorgere.
Per prima cosa, non si è ancora capito bene come sarà gestita la questione dell'hardware: sappiamo che anche Valve è intenzionata a sviluppare e vendere una propria Steam Machine, forse anche più modelli/configurazioni, e non si appoggerà solamente ad altri produttori. Per quanto riguarda la macchina interna, sono mesi che non si sa più nulla. I 300 prototipi spediti gratuitamente da Valve a fortunati beta tester, che risultati hanno dato a riguardo? Hanno dato dei risultati? C'è ancora qualcuno che li sta raccogliendo e sta portando avanti il progetto?
Per le macchine di altri produttori, con che criterio verrà stabilito cosa è "Valve approved" e cosa no? Ci saranno precise indicazioni su processore, RAM e scheda video o basterà far girare il loro sistema operativo? Perché ci sono già persone che vorrebbero comprare uno dei tanti PC supercompatti in vendita, ma che magari aspettano di capire cosa serva per essere sicuri di non stare comprando un qualcosa che poi non andrà bene.
Il ritardo ormai è evidente, come dimostra anche la pagina ufficiale delle Steam Machine sul sito Valve e che riporta che dal 2014 saranno disponibili diverse macchine di vari produttori. E tutto questo restando fuori dalla questione forse più critica, cioè il prezzo finale. Una cosa di cui, allo stato attuale non ha nemmeno senso discutere, visto che non si sa nulla dell'hardware che monteranno.
Non se la sta passando molto meglio il secondo punto cardine delle Steam Machine, ossia lo Steam Controller, il joypad creato da Valve. Presentato come una rivoluzione nel campo delle periferiche di gioco su PC, fin da subito è stato accolto con moderata freddezza e una buona dose di scetticismo.
Cosa altro pensare, infatti, di un joypad privo di leve che sostituiva con due grandi trackpad? Un'idea che non sembra male se lo si deve usare per titoli che richiedono un certo tipo di combinazioni mouse-tastiera, come gli strategici in tempo reale, ma che lascia parecchio il fianco a critiche da parte dei giocatori di FPS su console.
A peggiorare la cosa sono arrivati i continui cambiamenti (touchscreen centrale poi sostituito da pulsanti, questi ultimi poi spostati e variati per forma e dimensioni) e soprattutto il fatto che non sia mai stato fatto provare alla grande massa dei videogiocatori. Solo alcuni giornalisti ci hanno messo le mani sopra ma non è abbastanza per una rivoluzione copernicana come quella che stanno cercando di fare.
Ma quello che forse è il più grande problema di tutta l'operazione che sta allestendo Valve è il suo tempismo, o meglio l'assenza di quest'ultimo. L'anno scorso PlayStation 4 e Xbox One erano appena uscite e la loro diffusione era ancora limitata mentre ora abbiamo un totale di quasi trenata milioni di macchine nei saloni delle case dei videogiocatori.
E visto che le Steam Machine si rivolgono principalmente, se non proprio "solamente", a chi si vuole sedere sul divano e giocare senza problemi o pensieri, l'aver fatto passare un intero anno senza creare un vero prodotto finale, sia per la macchina che per il joypad, è stato un errore clamoroso.
Aver bucato poi la ricchissima stagione natalizia in cui buona parte degli utenti interessati a una nuova console si è buttata su PlayStation 4 o Xbox One, è stato un errore che forse, tra qualche anno, in Valve rimpiangeranno a lungo. Perché se puoi far aspettare un decennio per l'uscita di un nuovo capitolo di Half-Life e poi venderne comunque milioni di copie quando finalmente lo distribuisci, lo stesso non si può dire per hardware che costa svariate centinaia di euro.
È indubbio che Valve ha già riversato svariati milioni nell'avventura delle Steam Machine e del joypad ad esse collegato, con l'obiettivo di ampliare quello che ormai è il suo vero business (che da tempo non è più sviluppare videogiochi ma vendere quelli altrui), però forse nemmeno lei può permettersi di continuare su questa strada e accumulare altri ritardi.
Sul sito Steam, l'ultimo aggiornamento che parla delle Machine è datato 28 maggio 2014 dove, forse per la prima volta, accennano apertamente di pensare a un lancio nel 2015 più che nel 2014. La speranza ora è che sia chiaro a Gabe Newell e soci che il 2015 dev'essere l'anno delle Steam Machine, dev'essere quello in cui il mondo scoprirà la loro forma finale o le loro forme finali, sia per quanto riguarda il design che l'hardware.
E deve essere quello in cui queste "console" saranno disponibili al massimo entro settembre in tutti i Mediaworld italiani, Best Buy americani e via così. Perché lasciare un'altra stagione natalizia a Sony e Microsoft sarebbe davvero un errore strategico a cui molto probabilmente persino loro non potrebbero porre rimedio.
È notizia di questi giorni che Valve parlerà delle Steam Machine alla GDC che si svolgerà a inizio marzo: la speranza è che questa volta avremo delle certezze e non la solita dose di parole e promesse che poi vengono disattese.