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Vampyr - anteprima

Gli autori di Life is Strange si danno al vampirismo.

Dopo lo strepitoso e un po' imprevisto successo di Life is Strange, Dontnod Entertainment si appresta a cambiare radicalmente genere, ambientazione e atmosfere. Grazie a Vampyr gli sviluppatori francesi si trasferiscono dalla costa pacifica degli USA alla buia e misteriosa Londra del ventesimo secolo. Le due simpatiche teenagers di Life is Strange, invece, si tramutano in Jonathan Reid, un dottore trasformato in un vampiro, dopo che una notte venne attaccato da quei misteriosi mostri, impegnato a combattere la terribile influenza spagnola che flagellò le strade di Londra all'inizio del '900.

La sua formazione scientifica gli fa considerare il vampirismo come una sorta di malattia e per questo motivo il protagonista intraprende un difficile viaggio alla ricerca di una cura, oltre che del motivo che spinge una primordiale razza di vampiri a razziare la popolazione della città. Il suo duplice ruolo, quello di benefattore di giorno e succhiasangue di notte, donano a Jonathan un'ambivalenza piuttosto affascinante, sulla quale gli sviluppatori giocano per dare spessore alla propria storia.

Londra è stata invasa da una razza di vampiri primordiali che ha voglia solo di bere sangue umano.

Starà a voi, infatti, decidere se completare il gioco senza fare vittime o saziare i vostri bisogni vampireschi. Dovrete soppesare i pro e i contro e decidere di conseguenza. Bere tanto sangue innocente, infatti, incrementerà esponenzialmente i vostri poteri magici, ma rischia di gettare nel caos Londra, lasciando i quartieri disabitati nelle mani dei vampiri primordiali. Lasciare tutti in vita, invece, vi farà essere dei guerrieri meno implacabili, oltre che complicare alcune missioni.

Non ci saranno scelte giuste o scelte sbagliate, Dontnod ha cercato di rendere tutto interconnesso, in modo da farvi ponderare ogni mossa. Per esempio, uno strozzino è anche un amorevole padre di famiglia e farlo fuori vorrà dire liberare alcune persone da un incubo, ma gettare un ragazzino in mezzo alla strada. Per poter attingere a questo potere dovrete prima guadagnarvi la fiducia di queste persone, ottenere l'invito per entrare nella loro casa e solo una volta ghermita la loro anima, potrete soddisfare le vostre voglie vampiresche.

Ogni vostra scelta, dunque, scaverà un percorso che vi porterà ad uno dei molteplici finali che, a detta degli sviluppatori, saranno tutti oscuri, privi di happy ending, in modo da rimanere fedeli alle atmosfere gotiche di Vampyr. A differenza di Life is Strange, l'ultima fatica dei Dontnod è un gioco di ruolo action piuttosto classico e quindi ci sarà anche da combattere, oltre che parlare e indagare le cause dell'epidemia.

Le strade di Londra sono, infatti, invase da un'implacabile setta di cacciatori di vampiri desiderosi di far fuori tutto ciò che non è completamente umano, Jonathan incluso. Con loro a poco serviranno le vostre parole, ma dovrete sfoderare tutte le vostre arti guerresche. Nonostante l'estrazione accademica, il Dottor Reid si rivelerà piuttosto abile in combattimento, un po' grazie agli eccezionali poteri garantiti dalla sua condizione, un po' per arti che non sappiamo bene dove abbia imparato.

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Il risultato è che i combattimenti di Vampyr vi vedranno sfrecciare da un lato all'altro del campo di battaglia, fendendo colpi con la spada, sparando qualche proiettile con la pistola e mordicchiando gli avversari per il colpo di grazia.

Lo stile è veloce e brutale, con tanto sangue sparso per ogni dove. Questo plasma, però, non avrà la stessa forza di quello prelevato da vittime consenzienti, così come vuole la tradizione, lasciandovi, dunque, la medesima sete di sangue innocente. Ci sarà un classico skill tree a stabilire come sviluppare i poteri di Jonathan, che consentirà di scegliere se prediligere le arti vampiresche o la loro capacità di muoversi senza essere notati.

L'abilità di teletrasportarsi, infatti, sarà utile sia per piombare addosso ai nemici durante i combattimenti, sia durante le fasi di esplorazione, essendo i diversi quartieri di Londra sviluppati anche verticalmente. Il motore di gioco utilizzato è l'Unreal Engine 4 e lo stile ricorda lontanamente quello di Life is Strange, nonostante le atmosfere di queste due produzioni siano agli antipodi.

Il gameplay sembra divertente, basato più sul tempismo e sulla brutalità piuttosto che sulla tattica e l'attesa, anche in questo caso lontano dai semplici quick time events del gioco pubblicato sotto l'etichetta di Square Enix. Anche il modello economico è differente. Vampyr sarà nuovamente un gioco completo, come Remember Me, e non sarà suddiviso in episodi. Quella che sembra immutata è la capacità del team di costruire atmosfere affascinanti e di scrivere storie che vale la pena ascoltare.

L'ispirazione arriva dai vampiri classici, non dalla versione luminescente degli stessi divenuta famosa in questi anni.

La fedele aderenza alle leggende vampiresche, le cupe atmosfere della Londra dei primi del '900 e la duplice anima del protagonista, potrebbero dar vita ad un'avventura interessante, un nuovo piccolo gioiello da parte dello sviluppatore transalpino.

Rimaniamo, dunque, in attesa di nuove informazioni riguardanti Vampyr che, ricordiamo, arriverà su PC, PlayStation 4 e Xbox One nel 2017.

Avatar di Luca Forte
Luca Forte: Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.
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Vampyr

PS4, Xbox One, PC, Nintendo Switch

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