Vanquish
Lo vogliamo adesso!
Il design di alcuni personaggi, così come la loro caratterizzazione psicologica, ricorda a tratti quella della saga di Metal Gear, con tanto di pseudo-codec durante i dialoghi portati avanti via radio. In alcune sequenze, poi, gli intermezzi sono completamente interattivi, e vengono mostrati direttamente dagli occhi di Sam.
Queste fasi, utili per dare al giocatore alcune rapide informazioni relative alla missione in corso, permettono di controllare in tempo reale la telecamera e di far camminare il protagonista, mentre sullo schermo compaiono immagini, mappe e finestre di dialogo con le persone impegnate nella conversazione.
Parlando del gameplay vero e proprio, non si può certo dire che Vanquish si distingua per la sua varietà, visto che nelle missioni da noi affrontate non abbiamo dovuto fare altro che compiere ripetutamente le stesse manovre.
Il fatto che i combattimenti alternino piuttosto frequentemente gli scontri con la fanteria semplice a quelli con massicci e spettacolari boss, comunque, rende il tutto decisamente più coinvolgente di quanto potrebbe sembrare sulla carta.
Nel nostro codice preview, comunque, qualche tentativo di variare un po' il menù si poteva intravedere. In una sequenza, per esempio, era necessario proteggere un mezzo blindato dagli assalti di alcune enormi mine dotate di zampe, che avanzavano lungo una galleria buia per detonare nel bel mezzo del nostro schieramento.
In questa occasione abbiamo scoperto quanto sia importante, in Vanquish, la scelta dell'arma più adatta alla situazione che ci si trova ad affrontare. Contro le mine, per esempio, una bizzarra pistola capace di sparare grosse sfere di energia fluttuanti si è rivelata davvero provvidenziale.
La nostra demo si chiudeva con la più classica delle battaglie "di presentazione" contro il (presumibile) boss finale. Dopo una lunga marcia attraverso i corridoi della struttura, infatti, quando ormai stavamo per liberare un geniale professore preso in ostaggio dai soldati russi, siamo stati fermati dall'intervento del leader della fazione nemica, equipaggiato a sua volta di una tuta da combattimento dotata di jetpack.
Lo scontro è stato molto intenso, e ci ha costretti a ricorrere ad ogni singola caratteristica della tuta di Sam. Una delle armi del nostro rivale era una fastidiosissima mina di prossimità che, incendiando la nostra armatura, ne causava istantaneamente il surriscaldamento, impedendoci di fare affidamento sul sistema di rallentamento del tempo. Un problema da nulla, visto che si tratta di un elemento chiave del sistema di combattimento di Vanquish!
Durante lo scontro in questione abbiamo potuto fare affidamento sull'interessante pistola spara-dischi e, soprattutto, su un laser a ricerca in cui non ci eravamo ancora mai imbattuti.
Sfruttando in modo intelligente le varie coperture a nostra disposizione (prima che il nostro obiettivo le facesse saltare in aria a suon di missili), siamo riusciti ad avere la meglio sul leader della fazione nemica (con un epico quicktime event che accompagnava un coreografico scontro a suon di pugni), solo per vederlo ritirarsi con il resto delle sue truppe.
L'unico modo per riprendere lo scontro da dove lo abbiamo lasciato sarà quello di attendere l'arrivo del codice finale, in occasione della nostra recensione. Una cosa è certa, in ogni caso. A meno di sgradevoli sorprese, ci troveremo fra le mani uno sparatutto in terza persona coi fiocchi.
Vanquish sarà disponibile per Xbox 360 e PS3 a partire dal 22 ottobre.