Ve ne dovevate andare - recensione
Attenzione agli annunci immobiliari sul web.
Può succedere che si pensi di avere scelto una casa, mentre in realtà è la casa ad avere scelto noi.
Theo (Kevin Bacon in gran forma) è un affascinante uomo d'affari di mezz'età, ricco e famoso, marito innamorato della bella attrice Susanna (Amanda Seyfried), forse un po' troppo giovane per lui, padre affettuoso della piccola Elle di cinque anni.
Susanna si impegna molto nella sua carriera, sempre attaccata al telefono, e lui, che ascolta in cuffia tutorial sulla gestione dello stress, è oppresso dal ricordo di un drammatico evento del suo passato e sente il peso della differenza di età.
Insieme decidono di staccare per un po'. Lasciano la loro splendida casa con piscina e si trasferiscono in un posto trovato su internet, nel lontano Galles. Al loro arrivo, ad attenderli, trovano una grande villa moderna, in cima a una verde collina, arredata con freddo rigore, squadrata e piena di vetrate eppure ricca di labirintici e bui corridoi (e con troppi interruttori per la luce e tante scale).
Immediatamente tutti e tre sono assaliti da terribili incubi e la tensione che si crea provoca incomprensioni, attriti. Nel paesino un paio di abitanti mostrano immotivata ostilità nei confronti di Theo. Se il luogo nasconde dei segreti, non sono da meno i protagonisti e la crisi esplode.
Come la casa, geometricamente perfetta, nasconde all'interno sfasamenti e asimmetrie inquietanti, anche le vite dei protagonisti non sono chiare e lineari. Quando decideranno di andarsene, la cosa risulterà molto meno facile del previsto, anzi quasi impossibile.
Il film, tratto dal romanzo di Daniel Kehlmann, è scritto e diretto da David Koepp, più stimato come sceneggiatore che come regista, scrittore di titoli come La morte ti fa bella, Jurassic Park, Carlito's Way, Mission Impossible e altri film con Tom Cruise, un Indiana Jones, Angeli e demoni. Minor successo gli ha invece arriso ai film che ha diretto, come Echi mortali (nel 1999 già con Kevin Bacon), Secret Window (le cui atmosfere riecheggiano in parte in questo ultimo film), Ghost Town, Senza freni e Mortdecai, di tutti l'insuccesso maggiore.
Ve ne dovevate andare si rivela un horror che di veramente "orrorifico" ha poco, un paio di effetti e basta, per il resto si affida sobriamente alle geometrie della casa e a qualche ombra. Non spaventa, non crediamo sia questo il fine, perché in realtà più che un horror su una casa infestata è un thriller psicologico.
Non si tratta di un film indimenticabile ma può contare sulla presenza di Kevin Bacon, attore che spesso nobilita con la sua presenza (e con la sua bravura) anche progetti non eccelsi. E qui figura anche fra i produttori. Amanda Seyfried è bella, dolce e ambigua, mentre la piccina Avery Tiu Essex promette bene (era già nel cast di Modern Family). Produce Jason Blum, che si interessa a prodotti di fascia più alta senza però dimenticare i prodotti medi, come questo.
Ve ne dovevate andare (traduzione fedele all'originale You Should Have Left) è un film breve (90 minuti), senza eccelse ambizioni, purtroppo non originale nel suo rimandare a molti altri film di genere, e purtroppo prevedibile nel suo sviluppo.
Avrebbe dovuto avere uscita su grande schermo e adesso, senza troppo scalpore, approda su varie piattaforme di streaming.