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Vector Thrust: bentornati nella Danger Zone - recensione

Ace Combat in salsa cel shading.

Lassù non hai il tempo di pensare, se pensi sei morto! Con questa celebre frase il talentuoso pilota Pete "Maverick" Mitchell tentava di spiegare come vive un pilota di caccia da combattimento quando si trova a 15.000 metri d'altezza, un Top Gun che deve conoscere alla perfezione il suo aereo, le sue armi e il suo nemico... anticiparlo se necessario, insomma fare di tutto pur di uscire vivo e vittorioso dalla battaglia.

Lo stesso feeling spera di trasmettervelo Vector Thrust, erede spirituale della serie Ace Combat sviluppato dal team indipendente TimeSymmetry. Per la loro creatura questi sviluppatori portoghesi hanno fatto una scelta un po' particolare e sicuramente coraggiosa: realizzare il gioco con grafica in cel-shading. Tale decisione potrebbe far storcere il naso ai puristi che per questo genere di titoli preferiscono forse un look più realistico.

Estetica a parte, Vector Thrust ci mette ai comandi di oltre 250 velivoli (comprese le varianti di quelli base), ma facendoci partire decisamente dal basso. Avete presente quando in Gran Turismo si iniziava con macinini del calibro della Suzuki Capucino? Stessa cosa, inizialmente avrete a disposizione dei tubi di metallo con motore e ali che hanno davvero poco a che spartire con i bolidi da caccia che potrete guidare andando avanti.

L'Intelligenza Artificiale è discreta, ma non aspettatevi scenari alla Top Gun. Il livello di difficoltà, inoltre, è decisamente altalenante.

Tanta quantità non è purtroppo supportata da altrettanta qualità. Non tutti gli aerei sono stati realizzati con la medesima cura e anche dal punto di vista descrittivo il lavoro fatto finora dagli sviluppatori non può dirsi impeccabile. Essendo comunque un progetto in continua evoluzione (mod comprese), siamo certi che il futuro da questo punto di vista è piuttosto roseo.

Dal punto di vista delle opzioni di gioco, invece, non c'è da lamentarsi. La sola modalità Sfide vi terrà impegnati con 170 scenari diversi, con molteplici obiettivi e bonus da sbloccare. Molte di queste sfide richiedono il completamento entro un determinato intervallo di tempo e specialmente dalla metà in poi non sarà facile portarle a termine.

Centrando gli obiettivi si ottengono preziosi crediti (anch'essi legati al tempo di completamento) che possono poi essere utilizzati per acquistare gli aerei più avanzati, da usare poi nelle altre modalità, campagna principale esclusa. Quest'ultima rappresenta di fatto l'anello più debole della catena, soprattutto a causa di uno sciaguratissimo livello di difficoltà. Ora, il sottoscritto non può certamente fregiarsi del nickname Ice Man, ma non sono neanche l'ultimo arrivato in questo genere di giochi.

Il comparto sonoro di Vector Thrust deve necessariamente essere migliorato, i livelli audio a volte troppo bassi e le musiche non perfettamente sincronizzate.

Nonostante questo ho avuto non poche difficoltà ad andare avanti nei primi scenari. Quando si perde per mancanze proprie va bene, ci può stare, ma in Vector Thrust spesso si ha la sensazione che la bravura non conti poi più di tanto e che la fortuna giochi un ruolo fin troppo importante. L'inserimento di checkpoint che evitino di dover ripetere ogni volta tutta la missione e un leggero livellamento verso il basso della difficoltà dovrebbero diventare due punti focali dei prossimi update.

Ovviamente Vector Thrust comprende anche una modalità multiplayer, divisa in classiche modalità quali Deathmatch, Last Man Standing e così via. Ogni opzioni mette a sua volta a disposizione una buona serie di opzioni di personalizzazione: giorno/notte, tipo di mappa, possibilità di disattivare i radar e così via. Purtroppo al momento è stato dannatamente difficile trovare qualche compagno online, vuoi per il periodo di vacanze in cui ci troviamo e vuoi anche per la nicchia a cui appartiene il gioco.

Il sistema di controllo è ovviamente arcade, quindi niente comandi complicati, atterraggi, decolli o manuali da avionica da imparare a memoria. Occasionalmente alcuni velivoli hanno presentato alcune imprecisioni nel sistema di puntamento e un leggero ritardo nella risposta ai comandi, cosa che rende ancora più importante la scelta del jet (inizialmente piuttosto limitata, come dicevamo).

Nonostante il particolare stile grafico non faticherete a riconoscere molti dei gioielli dell'aviazione moderna, compreso questo modello stealth.

Vector Thrust è un gioco in continua evoluzione e fa intravedere buone potenzialità per il prossimo futuro ma è nostro compito giudicare i titoli per quello che sono al momento. Così com'è riesce a raggiungere la sufficienza, ma è ben lontano dal potersi definire "finito e rifinito".

Per raggiungere l'obiettivo che fin dall'inizio si erano prefissi, gli sviluppatori faranno bene a concentrarsi sul comparto tecnico (in particolare sul livello di dettaglio) e sul bilanciamento delle varie modalità di gioco. Detto questo, non posso che consigliarvi di tenerlo d'occhio per il prossimo futuro, se le cose dovessero andare come speriamo ci troveremo di fronte ad un degnissimo erede di Ace Combat.

6 / 10
Avatar di Daniele Cucchiarelli
Daniele Cucchiarelli: Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.

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