Victoria 3, il provato
Saremo ricordati per la nostra gloria o per i nostri fallimenti?
Paradox, tornata di recente sotto i riflettori grazie al successo e al continuo supporto al meraviglioso Crusader King III, ha deciso di donarci un graditissimo ritorno dopo dodici anni. Stiamo parlando della saga di Victoria, pronta a tornare su PC il 25 ottobre di quest’anno con una gradita sorpresa, ossia la sua disponibilità dal day one su PC Game Pass.
Victoria 3 è un titolo che gli appassionati attendevano da tempo, tanto sebbene la lunga attesa sembrava aver spazzato via ogni speranza. Ci ha messo tanto ad arrivare ma finalmente possiamo tirare un lungo sospiro di sollievo e tornare così a guidare le nazioni verso il loro periodo più fiorente. Seppur un po’ offuscate dal tempo, è difficile dimenticare le ore passare sul capitolo precedente, a suo modo unico e in grado di portare a suo tempo tantissime novità.
Questa lunga attesa è servita? È presto per dirlo ma abbiamo potuto mettere mano su una versione beta del gioco in modo da farci un’idea su cosa possiamo aspettarci dalla nuova opera di Paradox. Le novità sono davvero molte, così tante da farci rendere conto del gran lavoro compiuto dal team per innovare alcune meccaniche stantie e soprattutto per correggere alcune criticità che afflissero Victoria 2. Ricordiamo da subito che anche stavolta non è presente al lancio la lingua italiana, e a differenza di altri titoli l’avere una buona conoscenza dell’inglese è quanto meno obbligatorio per carpire tutte le sfumature e le meccaniche di gioco.
Il primo grosso cambiamento è abbastanza scontato e risiede nella veste grafica. Forte del successo e delle sperimentazioni compiute con Hearts of Iron e Crusader King, anche Victoria 3 si mette al passo con i tempi. Ingrandendo la visuale sulla mappa essa prende vita con animazioni realizzate sapientemente e in grado di fornire a colpo d’occhio tutto quello che è possibile compiere all’interno del gioco.
È senza dubbio gratificante vedere evolversi le nostre spedizioni, i paesi che diventano villaggi e le tratte commerciali infittirsi. A questo si aggiunge il mutare della mappa in base alle nostre decisioni: ad esempio, costruire dove prima vi erano foreste porterà a veder sparire in un attimo tutti gli alberi per dare vita ad un insediamento; al tempo stesso, avremo più risorse, ottenute proprio grazie alla deforestazione.
La saga di Victoria si è contraddistinta tra gli strategici anche per la sua complessità, in grado di scoraggiare i novizi e di essere apprezzata solamente dai più accaniti amanti del genere. Nonostante l’impatto voglia essere quello di un gioco globalmente complesso e profondo, fin dai nostri primi passi è palpabile in Victoria 3 un miglioramento dell’intuitività e della semplicità dei menù. Riscrivere la storia di determinate nazioni, adesso, appare più gestibile ma non meno complicato.
A differenza del precedente capitolo è possibile gestire in modo più immediato i nostri errori di strategia grazie ai tanti menu che ci danno modo di invertire una tendenza negativa. Finalmente, dunque, possiamo dire addio ai dubbi che ci hanno attanagliato dodici anni fa, chiedendoci cosa fosse andato storto senza riuscire ad avere una chiara risposta. Questo miglioramento lo si percepisce anche da una guida più esaustiva alle meccaniche di gioco, capace così di insegnarci più accuratamente i rudimenti di gioco.
Victoria 3 approfondisce molto di più le produzioni interne e le esportazioni delle materie prime, uno dei primi aspetti a darci il benvenuto all’interno della beta. Dato che lo scopo del gioco rimane l’essere ricordati nella storia come nazione più virtuosa, l’aspetto economico risulta fondamentale e saper padroneggiare la lavorazione delle risorse in nostro possesso è una delle vie migliori per diventare ricchi.
Tali materie prime cambiano in base alla nostra scelta iniziale di nazione prediletta ma, grazie agli scambi commerciali, è sempre possibile entrare in possesso di risorse necessarie al nostro sviluppo, con più o meno dispendio di denaro, ovviamente.
Ed è qui che entra in campo l’altro aspetto fondamentale del gioco, ovvero la politica. Avere dei buoni rapporti di vicinato in fase di sviluppo ci concede il tempo necessario per concentrarci sui problemi interni e sull’espandere le conoscenze degli abitanti. Victoria 3, infatti, amplia la rosa di leggi e politiche sociali in grado di rendere la nostra popolazione più colta e dare quindi vita a variegate micro aree sociali che contraddistinguono il nostro territorio. All’interno dei nostri confini possiamo liberamente scegliere come costruire la nostra società, con città completamente dedicate alla produzione ed altre dedite alle azioni governative.
Plasmare la nostra nazione a piacimento è davvero divertente e le tante aggiunte su questo fronte ci concedono di creare una variegata rete sociale, dal tenere alcune porzioni di mappa rurali al creare veri e propri poli industriali. Allo stesso tempo però dobbiamo fare attenzione ai bisogni dei cittadini, che avranno occhi e orecchi ben attenti su quanto succede nei dintorni. Trattandosi di uno strategico creato da chi questo settore lo conosce piuttosto bene, non mancano le ribellioni interne e noi non vogliamo scontentare i nostri amati cittadini, vero?
Rimanendo sulla tradizione che questo genere impone, già dalla schermata iniziale è bene scegliere il nostro obiettivo ancor prima di selezionare la nazione protagonista della partita. Sostanzialmente la vittoria si può raggiungere con il dominio militare, una schiacciante supremazia economica o con una popolazione unitamente evoluta. La parte militare, sebbene ci sembri essere meno approfondita forse per dar spazio a più temi sociali, è senza dubbio la miglior arma per incutere terrore.
Victoria 3 è un gioco dinamico in cui ogni scelta ha delle conseguenze; concentrarsi sullo sviluppo militare mette in allerta le nazioni vicine, che potrebbero rispondere aumentando la produzione di cannoni nella paura di essere presto vittime di un nostro attacco. Ovviamente, tentare una vittoria militare scegliendo un paese con scarse materie prime per creare armi non è molto saggio ma il gioco di Paradox, nonostante la complessità, riesce a fornire diverse vie per rientrare in carreggiata e cambiare il nostro scopo.
Trattandosi di una versione preliminare del gioco completo, per adesso gli equilibri dimostrati tra le varie nazioni di partenza sembrano ben studiati e nelle nostre partite non ci è apparso di scorgere alcun paese predominante già in partenza. Ma per poterci esprimere adeguatamente su tutte le novità messe in campo dovremo aspettare l’avvicinarsi della data di uscita del gioco, dove tutte le funzionalità e i paesi potranno essere testati a dovere.
Quel che è certo è che Victoria 3 compie un deciso passo avanti in tutte le meccaniche fondamentali, aprendosi anche verso i nuovi giocatori spaventati dal capitolo precedente e accogliendoli ora con meccaniche più approfondite ed una modalità in grado di fornire tutte le informazioni necessarie. Da non trascurare l’ottimo lavoro compiuto in termini grafici, che rende il mondo vibrante e piacevole da vedersi.
Paradox si è presa molto tempo ma già da questa nostra prova si evince che la serie Victoria ha raggiunto un equilibrio in grado di far dimenticare i problemi dei predecessori. Manca ancora qualcosa per renderlo veramente “libero” ma niente che non possa essere integrato con futuri contenuti aggiuntivi, che siamo sicuri non tarderanno ad arrivare.