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Akaneiro: Demon Hunters - review

Free-to-grind.

Akaneiro: Demon Hunters rientra nel filone dei giochi action-RPG "alla Diablo" che sta tornando in voga nell'ultimo periodo e che sembrava ormai destinato a finire, insieme alle avventure grafiche vecchio stile, nel girone dei generi di "serie B".

Il primo impatto è senza dubbio positivo, ed è tutto merito della visione artistica che American McGee ha saputo conferire al titolo targato SpicyHorse. Il mondo di Akaneiro sembra infatti provenire da una stampa giapponese: i contorni sono scuri, netti, come se fossero stati definiti da un pennello, e racchiudono una palette di colori vivace ma delicata. Per certi versi l'impressione è la stessa data da Okami, ma più orientata verso il cel shading.

La struttura di Akaneiro è semplice: scegliete una delle tre classi, ricalcate sulla falsariga di damage dealer, rogue e mago, e dopo un breve tutorial vi ritroverete in un piccolo villaggio con gli NPC, pronti a macinare mostri e ad accumulare bottino. Queste quattro capanne saranno l'hub in cui scegliere le missioni, comprare equipaggiamento, buff, abilità, sbloccare nuove missioni e, in futuro, craftare.

La prima cosa che si nota facendo shopping è che mancano le pozioni di salute e mana, essendo possibile comprare solo dei boost temporanei che potenziano la loro rigenerazione. Per curarvi dovrete raccogliere i cristalli karma che vengono lasciati dai nemici o che possono essere trovati nelle casse, o fare affidamento su magie curative che comunque consumeranno gran parte del vostro mana.

Basandosi sui Cappuccetto Rosso, in Akaneiro ucciderete molti, molti lupi.

I cristalli sono anche il denaro con cui comprare ogni oggetto del gioco. Armi, abilità, nuove quest, equip particolare, tutto ruota attorno ai cristalli di karma, e quando morite ne perdete una piccola quantità, che aumenterà se morirete nuovamente nel corso di una missione.

"La prima cosa che si nota facendo shopping è che mancano le pozioni di salute e mana"

Questo vuol dire che dovrete essere estremamente attenti a gestire gli scontri eliminando dapprima i nemici più deboli, che vi daranno i cristalli necessari per reggere l'urto dei più potenti; inoltre, per recuperare energia non potrete fare altro che attaccare, sbarazzandovi degli avversari il più velocemente possibile.

Il gameplay dunque in Akaneiro non manca, e neppure la fluidità degli scontri, che sono l'anima di questo genere, in cui inanellare una combo di uccisioni può fruttare qualche punto esperienza in più.

In men che non si dica sarete rapiti dal meccanismo uccisioni e loot caro al genere, e passerete i primi tre livelli di gioco in un baleno, per poi trovarvi di fronte all'amara verità: per ottenere nuovi contenuti dovrete grindare, e parecchio.

Graficamente parlando, Akaneiro è quella che si dice una 'caramella per gli occhi'.

Fortunatamente Akaneiro evita di cadere nel trucchetto di precludere dei contenuti a chi non sia disposto a pagare, ma per andare oltre le prime tre missioni dovrete accumulare così tanti cristalli che sarete costrette a ripeterle per ore.

"I cristalli sono anche il denaro con cui comprare ogni oggetto del gioco"

Il fatto di poter aumentare la difficoltà e, di conseguenza, sia il numero di nemici che il loot con le relative ricompense, è solo un piccolo sollievo al problema, visto e considerato che le mappe non sono casuali e che quindi rimarrete ingabbiati in questa ripetizione per un bel po' di tempo. Tanto per capirci, immaginate che per sbloccare un gioco dobbiate ripeterne la demo per almeno un paio di giorni: l'arrivo della noia non è una possibilità, è una certezza!

Ed è un vero peccato, perché bastava essere un po' più indulgenti con i primi livelli aggiuntivi per rendere il titolo molto più appetibile; invece in questo modo non appena si scopre quanto si dovrà grindare, scoraggiarsi è abbastanza facile.

Alla fine il modo migliore per apprezzare Akaneiro non è giudicarlo come un free-to-play, ma valutarlo per la cifra necessaria a godersi più o meno tutti i contenuti, che si aggira sui 20 euro. Vissuto in questo modo il gioco acquista decisamente più senso, ma Torchlight 2 costa la stessa cifra e offre un mondo decisamente più vasto e completo.

La varietà dei Boss è abbastanza ampia ma non offrono strategie particolarmente complesse.

Un'altra nota dolente è la mancanza di una funzione co-op, tuttavia è possibile evocare un giocatore gestito dall'IA per farsi dare una mano. Il problema è che spesso la mano dovrete dargliela voi, perché il vostro compare sembra essere animato da una insana voglia di morire. Come se non bastasse non potrà usare alcuna abilità, e non c'è alcun modo di limitare questa sua voglia di una morte nobile, quindi alla fine vi ritroverete da soli a dover gestire più nemici. E ricordatevi che non otterrete alcuna esperienza se non finirete la missione!

"È possibile evocare un giocatore gestito dall'IA animato però da un'insana voglia di morire"

La situazione più fastidiosa sarà quando il vostro compagno attaccherà a testa bassa qualunque nemico vi si pari davanti, anche quelli dietro le barriere magiche che separano alcune zone della mappa o i nemici bloccati in punti che non potete raggiungere. Quello dei nemici posizionati in zone irraggiungibili è peraltro un bug che si verifica un po' troppo spesso, e che riguarda anche l'equip che salta fuori dalle casse o dai nemici.

Purtroppo questo bug non è l'unico, visto che in certe boss fight si viene colpiti anche quando si è molto lontani dal nemico, mentre in altre potrete facilmente uccidere il boss riparandovi dietro una colonna e attaccandolo come se quest'ultima non esistesse.

Akaneiro: Demon Hunters è un titolo semplice, così semplice che potrete giocarlo anche nel vostro browser, tuttavia questa eccessiva semplicità a volte gioca a suo sfavore. L'azione scorrerà sulle vostre dita con piacere, e nel frattempo potrete godervi la vista di un design particolarmente azzeccato ma l'eccessiva ripetitività, unita alla mancanza di varietà, fiaccano il prodotto sulla lunga distanza.

Akaneiro: Demon Hunters si mostra in questo video.

SpicyHorse ha promesso aggiornamenti per il futuro, tra cui un multiplayer cooperativo come si deve, ma per il momento questo gioco è semplicemente il paradiso dei grinder spinti dalla voglia di qualche loot epico, e di chi vuol pagare.

7 / 10
Avatar di Lorenzo Fantoni
Lorenzo Fantoni: Dentro un rugbista di 110kg dedito agli stravizi, batte il cuore di nerd vecchio stampo con lo sguardo perennemente abbronzato da uno schermo, anche d'estate.

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