Anna Extended Edition - review
C'era una casa, tanto carina ...
Chiunque bazzichi nel panorama indipendente e nutra un'irrefrenabile attrazione nei confronti del terrificante e dell'esoterico, difficilmente faticherà a ricordare il nome di Anna. Il titolo d'esordio degli italianissimi Dreampainters, apparso in sordina sul mercato PC lo scorso luglio, torna sotto le luci della ribalta a distanza di nemmeno un anno dalla propria pubblicazione con una serie di interessanti novità, testimonianza della profonda dedizione infusa dal team di sviluppo nel creare un'avventura rifinita sotto ogni punto di vista.
Non un semplice "remake" in alta definizione, come inizialmente si sarebbe indotti a pensare, quanto una versione riveduta sotto numerose angolature, che spaziano dal comparto grafico a quello sonoro, passando per una profonda revisione del gameplay che rende l'esperienza ulteriormente più accessibile.
Anna Extended Edition rappresenta dunque il proverbiale "grande balzo" dei ragazzi di Dreampainters, che spalleggiati dal nuovo publisher Kalypso aprono all'instancabile market di Steam dopo i meritati successi raggiunti negli scaffali digitali di Desura, Just Adventure e Zodiac. Analizzando a posteriori i punti deboli della prima revisione, grazie anche ai numerosi feedback ricevuti dalle comunità di giocatori, Alessandro Monopoli, Simone Tagliaferri e i restanti membri del gruppo (aggiornatosi per l'occasione con l'aggiunta di due nuovi scrittori) hanno rimaneggiato parte del codice e della sceneggiatura, ottimizzando i sorgenti più incerti da un lato e dall'altro conferendo ulteriore profondità alla narrazione, che si arricchisce di nuovi personaggi, nuovi finali (otto in tutto) e un epilogo "segreto" che premierà i giocatori capaci di raggiungere i credits svelando ogni singolo segreto di questa vicenda.
Ma chi è Anna, vi starete chiedendo. Anna è tormento e paura, un incubo da cui pare impossibile scappare a cui si mescolano tristezza, rammarico e passione morbosa. Da un punto di vista più analitico si tratta di un punta e clicca vecchia scuola con visuale in prima persona, erede naturale di capolavori quali Penumbra e Amnesia dai quali attinge la propensione alla destabilizzazione del giocatore. Ma Anna è più di una semplice serie di enigmi da risolvere in sequenza, è un horror che vuole far riflettere e che allo stesso tempo fa di tutto per lacerare ogni nostra certezza e gettarci in un vortice di insicurezza e timore.
"Nulla è quello che sembra all'interno della segheria immersa nella placida Val D'Ayas"
Nulla è quello che sembra all'interno della segheria immersa nella placida Val D'Ayas. Quel piccolo edificio diroccato, visto e rivisto nei nostri sogni tormentati ed ora finalmente lì a pochi passi, racchiude angosce profonde, paure mai superate e segreti che, come scoprirete voi stessi, forse sarebbe stato meglio non svelare. Sin dalle prime battute di gioco, quell'atmosfera idilliaca altro non è che una mera illusione, una maschera di tranquillità su cui sferza incessante una sensazione spiacevole e lugubre. Una sensazione destinata a tramutarsi in amara realtà non appena riuscirete a varcare l'uscio bloccato della segheria, operazione che rischia di rubare più di qualche minuto anche a chi coi punta e clicca ci ha passato l'infanzia.
Sì, perché Anna Extended non ha paura di spremere le meningi del giocatore. Se già il livello e la varietà dei puzzle proposti nella precedente release avevano superato a buoni voti la nostra analisi, parte del lavoro di questa edizione estesa è stata investita nel rimescolare le carte, migliorando alcuni degli enigmi preesistenti e non troppo brillanti o aggiungendone di inediti progettati con maggior attenzione. Certo, la sensazione di impotenza derivante dal ritrovarsi all'interno di un ambiente zeppo di indovinelli alle volte poco chiari sarà ancora lì ad attenderci, ma èimpossibile non notare un miglioramento nella calibrazione della componente adventure e del livello di sfida. Che sia chiaro, rimane ancora decisamente elevato.
Anna permea le pareti della falegnameria plasmandone la stessa evoluzione, modificandola parallelamente alle azioni e alle scoperte effettuate dal protagonista. È un legame irrazionale e a tratti inquietante, che si materializza in una location capace di adattarsi alle mosse del giocatore offrendo eventi o addirittura sbloccando aree secondarie in base alla capacità di quest'ultimo di scendere nell'abisso della verità. Una discesa piena di insidie, che porterà alla luce ricordi ed emozioni celati in un cassetto remoto della memoria e ora pronti ad irrompere con una forza inaspettata.
"A rendere il tutto ancor meno confortevole penseranno le numerose visioni dello sfortunato protagonista"
Non fosse tutto ciò abbastanza disturbante, a rendere il tutto ancor meno confortevole penseranno le numerose visioni dello sfortunato protagonista (alcune delle quali fungeranno da "intuizioni" o aiuti, a onor del vero, permettendogli di venire a capo con più facilità di specifici enigmi), i famigerati simboli che andranno progressivamente a "dipingere" le consunte pareti di legno oppure qualche elemento di scena (barattoli, assi di legno, vasi) che deciderà di sua sponte di ruzzolare al suolo, regalando qualche proverbiale balzo sulla sedia. Per non parlare delle due voci spiritiche, maschile e femminile, i cui sibili lontani sembrano voler suggerire la prossima mossa e allo stesso tempo confondere le idee.
Aggiornamento degli enigmi e Intuizioni, come anticipato, non esauriscono il parterre delle novità di questa Extended Edition. A saltare subito agli occhi è il netto miglioramento dell'interfaccia di gioco e del sistema di puntamento, che abbandona la scomoda "tripla scelta" (raccogli, usa, osserva) per suggerire direttamente l'azione contestuale corretta al giocatore, che a questo punto dovrà soltanto premere il tasto sinistro del mouse. Anche l'inventario è stato migliorato, ed oltre alla ricollocazione nella parte inferiore dello schermo offre ora una migliore manovrabilità degli oggetti raccolti.
Le novità più interessanti, seppur non accessibili immediatamente, riguardano il tessuto narrativo. Enigmi e finali inediti si affiancano a nuove stanze inesplorate, ciascuna delle quali cela al suo interno diabolici indovinelli e interessanti retroscena, che mirano a fare un pizzico di luce in più sul delicato rapporto che intercorre tra Anna e il malinconico protagonista. Disseminati qua e là saranno inoltre disponibili misteriosi libri, anch'essi interessanti spunti di riflessione capaci nella maggior parte dei casi di alimentare l'esoterico gioco di luci ed ombre che caratterizza il titolo Dreampainters.
"Non mancherà nemmeno un nuovo personaggio, le cui entrate in scena porteranno più di qualche scossone"
Non mancherà nemmeno un nuovo personaggio, le cui entrate in scena porteranno più di qualche scossone. La sceneggiatura appare dunque convincente nel suo complesso, seppur sia estremamente facile perdere la bussola in quello che, di primo acchito, potrebbe sembrare un mix di indovinelli dalla logica inintelligibile e dall'ordine ancor più oscuro. Ma questo a conti fatti è Anna, e abbracciare la sua dialettica irrazionale e destabilizzante è parte fondamentale del gioco.
L'ultimo appunto lo riserviamo al comparto tecnico, sensibilmente migliorato in questa transizione pur senza dimostrarsi troppo esigente in termini di hardware. La texturizzazione degli ambienti è più che soddisfacente, e l'evidente upgrade del sistema di shader regala squarci ispirati ed estremamente godibili. Ottimo il sistema di illuminazione, che alterna una location esterna al limite dell'onirico a sequenze interne sporche e ruvide, dove legno logoro, ruggine e metallo vengono ravvivati da improvvisi squarci rossi, azzurri o viola, per poi ricadere nel freddo abbraccio della dicotomia luce/ombra. Quasi a voler ricordare nuovamente che nulla è quel che sembra, e non è escluso che ciò che pare fermo non possa prendere vita.
Nulla da dire sul fronte sonoro, ancora una volta al limite della perfezione. È ottima la colonna sonora realizzata dalla band dei Chantry (che, per l'occasione, ha arricchito la precedente OST con un paio di tracce inedite), e perfetto è il set di effetti che vanta centinaia di campionamenti diversi, che accompagneranno il giocatore per tutta la durata dell'avventura.
"Il comparto tecnico è sensibilmente migliorato senza dimostrarsi troppo esigente in termini di hardware"
Giunti a questo punto, è inutile sottolineare come questa visita nella falegnameria abbandonata della Val D'Ayas valga assolutamente la candela. Anna Extended è la naturale maturazione dell'opera prima dei Dreampainters, che con umiltà e devozione hanno corretto i punti più acerbi del precedente lavoro per approdare così ad un prodotto più rifinito, capace di omaggiare allo stesso tempo il genere mai abbastanza morto del punta e clicca e quello dell'horror psicologico più arcano e malato.
Qualora non siate già in possesso della versione precedente di Anna (nel qual caso l'aggiornamento all'Extended Edition sarà gratuito), a fronte di un esborso di 7€ vi troverete tra le mani un'avventura sul filo dell'allucinazione, capace di incollarvi davanti allo schermo per un tempo variabile dalle 5 alle 8 ore (in realtà esiste un finale più rapido collocato poco prima della metà del gioco, ma sarà compito vostro stanarlo). Criptico, certo, ma allo stesso tempo originale e morboso, Anna Extended merita di essere provato non solo dagli amanti dell'adventure, ma anche da chiunque voglia dare una chance ad un team di giovani talenti italiani. Anna saprà ripagarvi abbondantemente dell'investimento.