Anno 2070 - hands-on
Il progresso a portata di click.
Sin dal suo primo annuncio, ho sempre pensato che un gioco come Anno 2070 non potesse essere catalogato con la medesima facilità con cui siamo soliti etichettare gran parte dei prodotti dell'industry contemporanea. Alcuni hanno infatti definito l'ultimo titolo di casa Ubisoft come un tradizionale city builder e altri lo hanno dipinto come il più puro degli RTS. Tutte fandonie o verità concrete? La realtà, è che Anno 2070 è un po' RTS e un po' city builder... ma non solo.
Dopo aver provato una versione ancora incompleta del titolo in questione, devo infatti ammettere di essere rimasto particolarmente colpito dalle sue numerosissime sfaccettature e, cosa ancor più importante, dalle indubbie potenzialità che, salvo colpi di scena, dovrebbero renderlo uno dei titoli più interessanti di questo 2011.
Come anticipatovi già dal nostro buon Barillà in occasione della Gamescom 2011, una delle caratteristiche più innovative di questo nuovo capitolo è senza dubbio la sua ambientazione, non contemporanea come molti altri esponenti della categoria, bensì futuristica, in un mondo in cui due superpotenze finanziare si trovano a combattere non solo in campo economico ma anche in quello filosofico.
Alla base di Anno 2070 vi è infatti la contrapposizione fra Eden Interactive, fazione fondata sul rispetto per l'ambiente, e Global Trust, azienda votata al Dio denaro disposta a tutto pur di garantirsi sufficienti profitti. Ed è proprio questa contrapposizione a rappresentare una delle sfumature più interessanti dell'intera esperienza, poiché ogni fazione, basandosi su una filosofia di vita diametralmente opposta rispetto a quella avversaria, necessita di un approccio diverso per essere utilizzata e padroneggiata al meglio.
Tutto questo si traduce in un'esperienza di gioco unica ed originale che varia profondamente in base allo schieramento selezionato, accrescendo così in maniera notevole anche la rigiocabilità del prodotto. Al di là di questo devo però ammettere di essere rimasto davvero sorpreso di fronte alla profondità delle meccaniche e soprattutto della profondità gestionale dell'esperienza; le possibilità a nostra disposizione per sviluppare e far prosperare le metropoli sono davvero tantissime, con una mole di strutture davvero sorprendente. Lo stesso dicasi per l'evoluzione stessa delle metropoli, profondamente diversa in base alla fazione utilizzata, e con effetti non sempre prevedibili tanto a breve quanto a lungo termine.
Nel corso delle mie sessioni di prova mi è infatti apparso chiaro come le due fazioni, seppur per motivi diametralmente opposti, necessitino di una profonda analisi per essere sfruttate e "capite" in maniera adeguata, risultando entrambe ben più complesse di quanto non sembrino all'inizio. Gran parte di voi, così come ho fatto anch'io, si lanceranno probabilmente sui Tycoon con la convinzione che la loro mancanza di scrupoli possa facilitare le proprie mire espansionistiche, ma questo sarà solo un proverbiale specchietto per le allodole.
Presto o tardi entrambe le fazioni dovranno infatti affrontare problemi diversi ma di simile entità: i Tycoon partiranno a velocità supersonica ma si ritroveranno spesso a dover fare i conti con la loro spietatezza nei confronti dell'ambiente nei momenti più inopportuni, mentre gli Eco, pur limitando al minimo la possibilità di incorrere in crisi sociali o ambientali, saranno caratterizzati da un'evoluzione lenta e talvolta snervante che potrebbe cozzare con l'impazienza che contraddistingue molti di noi. Insomma, indipendentemente da ciò che sceglierete, non avrete vita facile, questo è certo.
Per ciò che concerne il sistema di combattimento, Anno 2070 si dimostra un prodotto alla portata di qualsiasi appassionato di RTS. I combattimenti si svolgono su tre livelli (cielo, terra, mare) e sebbene l'uso della forza non sia solitamente incoraggiato (in molti casi potreste voler ricorrere al commercio e alla diplomazia piuttosto che alle armi, per soddisfare le richieste e le esigenze della vostra popolazione), è bello vedere quanto tutto sia stato curato nei minimi dettagli. La gestione delle unità è infatti semplice e intuitiva, e anche la gestione simultanea di più fronti non dovrebbe causare particolari problemi a chiunque abbia una certa destrezza con il mouse.
Anno 2070 si preannuncia dunque un prodotto di buona fattura, che nonostante la sua indubbia complessità di fondo dovrebbe rappresentare un acquisto obbligato per chiunque nutra interesse verso questo genere di produzioni. Il perfetto mix fra strategia in tempo reale e city building sembra infatti aver dato i suoi frutti, e sebbene manchi ancora qualche settimana alla release ufficiale, chiunque nutrisse ancora qualche perplessità sul prodotto in questione dovrebbe decisamente iniziare a rilassarsi: Ubisoft sembra aver fatto le cose davvero per bene e tra poco più di due settimane lo potrete vedere voi stessi.