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Batman: Arkham Asylum - Reloaded

La qualità non ha tempo, né prezzo.

Giusto qualche giorno fa ho concluso una delle fatiche videoludiche più impegnative della mia carriera: in genere non sono un fan dei giochi da completare nella loro percentuale massima visto che finire la storia e tutte le missioni opzionali, oltre all'eventuale scoperta degli easter egg, per il sottoscritto è sempre stato più che sufficiente a poter dire di aver "finito" un gioco.

Con Batman Arkham City, però, tutte le side quest e le 440 sfide dell'enigmista erano un'occasione troppo ghiotta per omaggiare quello che, secondo il personalissimo cartellino del sottoscritto, è da considerarsi il miglior gioco del 2011. E quale occasione migliore di questa per un Reloaded che possa prendere in considerazione l'opera che ha portato all'attenzione del grande pubblico uno sviluppatore di talento come Rocksteady?

I boss di Batman Arkham City forse sono un po' troppo 'plafonati' rispetto ai cattivi presenti nel resto dell'avventura. Ma a parte questo…

Ormai sono passati due anni e mezzo da quando Batman: Arkham Asylum è arrivato sugli scaffali dei negozi. In genere un lasso di tempo tanto consistente è più che sufficiente a far precipitare il valore commerciale di un qualsiasi titolo a livelli molto più che da budget, ma basta fare un giro su tutti i migliori siti di rivenditori online per accorgersi di come il gioco sia rimasto saldamente ancorato alla fascia midprice dei 28-30 Euro. Un record per un prodotto privo di qualsiasi genere di supporto multigiocatore, perdipiù sopravvissuto da un seguito del calibro di Arkham City.

Il motivo di tanta longevità commerciale dipende dalla qualità realizzativa di un prodotto che sicuramente ha rappresentato un punto di rottura con i canoni stilistici degli action game degli ultimi dieci anni, e proprio in queste diversità, spesso sinonimo di innovazione, ne fanno a tutt'oggi un titolo da comprare a scatola chiusa.

Non ne ero certo e per questo motivo ho proceduto a una reinstallazione della versione PC per vedere se reggeva il confronto con il suo successore e i titoli più recenti in generale. È bastato qualche minuto per accorgersi di come Batman: Arkham Asylum sia ancora un gioco di grande consistenza tecnica sul fronte di grafica, animazioni e sonoro. Basta guardare la scena iniziale in cui si scorta il Joker all'interno del manicomio per apprezzare texture, lo scripting, il motion capture e il doppiaggio di altissimo livello. Il resto del gioco è la logica conseguenza di quest'impostazione che non conosce cali qualitativi dall'inizio alla fine, e che regge tranquillamente il confronto con le produzioni moderne, in molti casi superandole.

"Batman: Arkham Asylum è ancora un gioco di grande consistenza"

Sul fronte delle versioni disponibili, per stessa ammissione degli sviluppatori non ci sono molti dubbi sul fatto che quella per Windows sia di gran lunga la migliore di tutte. Tuttavia è assolutamente da rimarcare l'ottimo lavoro svolto anche su console: il gioco è infatti "nato" su Xbox 360 per poi essere convertito in via di sviluppo su PS3. Nonostante la superiore potenza della console di Sony, quella per Microsoft è stata sicuramente la build migliore: tuttavia, l'ottimo lavoro svolto anche su Playstation 3 lo rende un gioco degno della massima attenzione pure su questa piattaforma.

La vera ricchezza di Batman: Arkham Asylum riguarda però la qualità di un gameplay che pochissimi altri action game possono vantare, con una riuscita commistione tra picchiaduro, platform e soluzione di enigmi che rappresenta una boccata di ossigeno. La geniale reinterpretazione dei gadget dell'uomo pipistrello è alla base di una molteplicità di utilizzi che, in termini di combattimento con i galeotti e risoluzione di enigmi, non lascia dubbi sugli eccezionali obiettivi raggiunti da Rocksteady.

I KO spettacolari con mossa finale sono un tratto distintivo dei combattimenti. Non è solo questione di button mashing, anzi…

Oltre a questo, è grazie al un meticoloso lavoro svolto nel raffinare le capacità di movimento dell'uomo pipistrello che i giocatori possono usufruire di uno dei migliori sistemi di controllo mai realizzati per un action game di questo livello: la possibilità di sopravvivere a risse con oltre dieci scagnozzi che ci inseguono senza posa non è solo una questione di tempismo, ma anche di realizzare combo che si traducono in decine di animazioni perfettamente sincronizzate tra loro.

"La ricchezza di Arkham Asylum consiste nella qualità di un gameplay che pochissimi altri action game possono vantare"

Riuscire ad andare oltre la banale semplicità di una sparatoria per creare da zero un modello di movimento, combattimento ed esplorazione dello scenario così vario, complesso e reattivo dev'essere stato un incubo, soprattutto in fase di betatesting. Il feeling con cui si comanda il Cavaliere Oscuro, che si tratti di un joypad o di mouse e tastiera, è la conferma di come un ottimo gioco non possa prescindere da un sistema di controllo ai limiti della perfezione.

Per concludere, a conferma di come Batman: Arkham Asylum sia un prodotto di qualità a 360° gradi, c'è da tenere in considerazione l'eccellente longevità di fondo che tra la storia principale e le side mission, arriva tranquillamente a venticinque/trenta ore, decisamente oltre lo standard di molti titoli attuali. Se poi vi fate catturare dalla difficoltà di completare le duecentoquaranta sfide dell'enigmista, la dipendenza è assicurata.

Il trailer della GOTY di Batman: Arkham Asylum.

Nonostante i due anni e mezzo appena trascorsi, Batman: Arkham Asylum vale ancora gli Euro che Warner Bros chiede? Assolutamente sì, a prescindere dalla piattaforma su cui lo giocherete. Se volete entrare nel mondo digitale dell'uomo pipistrello e il prezzo del secondo capitolo vi spaventa, questa è sicuramente la scelta migliore da fare per prepararsi il terreno ad altre cinquanta e passa ore di avventura ad Arkham City.

Ovviamente la superiorità architettonica, contenutistica e di gameplay del secondo capitolo sono fuori discussione, ma rimane l'impianto di base di un gioco che ha cambiato il modo di concepire gli action game moderni, sfatando definitivamente l'assioma che dalla licenza di un fumetto non possa nascere un capolavoro, o qualcosa che ci va molto vicino.