Batman: Arkham Origins - review
Salverete Gotham o la farete cadere?
Avete notato quanto i fumetti, i film o i giochi che raccontano la genesi di un personaggio, siano quasi sempre migliori di quelli che li hanno seguiti... o preceduti? Specialmente quando si parla di DC Comics o Marvel, le storie che narrano la nascita di questi tormentati eroi mascherati riescono ad appassionare tutti a prescindere dai gusti personali. È successo con Iron Man e gli X-Men sul grande schermo e anche in ambito videoludico non mancano esempi di grandi prequel, da Metal Gear Solid 3: Snake Eater ad Halo: Reach, passando per Silent Hill Origins, Metroid Prime e molti altri.
Stando a questa regola, il gioco di cui stiamo per parlare dovrebbe essere superiore ai due che lo hanno preceduto. Impresa ardua visto che parliamo di due dei migliori tie-in mai realizzati, ovvero Batman: Arkham Asylum e Arkham City. Il timone di comando è passato dal team londinese Rocksteady Studios allo studio canadese di Warner Bros. Games, che in questa mastodontica opera ha deciso non tanto di raccontare le origini del protagonista (che troviamo già formato, vestito e iperattivo), quanto piuttosto quelle della città che farà da scenario alle sue gesta negli anni futuri, e del rapporto tra lo stesso crociato incappucciato e il commissario Gordon.
Warner Bros ha espressamente chiesto di sorvolare su alcuni dettagli della trama e sul ruolo di alcuni dei personaggi chiave della storia, in modo da non rovinare la scoperta del prodotto finale che proprio in queste ore sta affollando gli scaffali dei negozi. Vi basti sapere che i colpi di scena non mancano, anche se alcuni sono decisamente telefonati, e che ciò che inizialmente potrebbe sembrarvi chiaro, alla fine potrebbe cambiare completamente... o anche no. Tutto chiaro? Fa niente, capirete a tempo debito. Proseguiamo!
In Batman: Arkham Origins non avrete a che fare col personaggio che avete imparato a conoscere nei capitoli precedenti. Il Batman di cui vestirete i panni questa volta è un eroe ancora impulsivo, che "combatte come un giovane", tanto per citare una frase di Bane nell'ultimo capitolo cinematografico. Arkham Origins infatti vi farà vedere questo eroe crepuscolare sotto una luce leggermente diversa, filtrata dall'ovattata coltre di neve che coprirà Gotham per la maggior parte del gioco.
"Il team di sviluppo ha deciso di spostare il bilanciamento verso l'azione pura piuttosto che l'approccio ragionato"
Proprio per tradurre in gameplay questa idea di un vendicatore mascherato ancora acerbo, il team di sviluppo ha deciso di spostare il bilanciamento degli scontri verso l'azione pura piuttosto che l'approccio ragionato. Sia chiaro, in molte delle missioni che vi troverete ad affrontare potrete ancora eliminare i nemici silenziosamente, uno ad uno, nascondendovi tra ombre, passaggi sotterranei e altezze vertiginose... ma la sensazione che si prova dopo qualche ora di gioco è quella di trovarsi immersi in un'avventura molto più "fisica".
E di fisico ne avrete bisogno eccome visto che sulle tracce del nostro eroe ci sono otto dei più pericolosi assassini che Gotham abbia mai conosciuto, da Killer Croc a Deathstroke, passando per lo stesso Bane e tanti altri volti noti dell'universo DC Comics. A tirare le fila di questi mostri assetati di sangue (di pipistrello, ovviamente) troviamo un cattivo che a molti di voi forse risulterà quasi sconosciuto, Maschera Nera.
Uno dei compiti più difficili che il team di sviluppo ha dovuto portare a termine in questo progetto è stato quello di realizzare un gioco che s'inserisse nel continuum spazio-temporale della leggenda di Batman senza sollevare troppi dubbi e incertezze. Sì, insomma, domande che qualsiasi Sheldon Cooper potrebbe tirar fuori un sabato pomeriggio dopo aver spolpato Arkham Origins in due soli giorni. Tipo ma come fa Batman ad avere quest'arma se poi nei giochi successivi non c'era? Ma Alfred all'epoca non aveva i baffi tagliati in quel modo! Gotham non ha mai avuto una torre dell'orologio posizionata in quel quartiere... e via dicendo. Fortunatamente da questo punto di vista il lavoro è stato portato a termine egregiamente. Qualche piccolo neo in realtà c'è ma sfido chiunque a trovare errori macroscopici nella trama.
"Il sistema di combattimento ricalca quasi alla perfezione quello visto nei giochi precedenti"
Batman: Arkham Origins pone subito il giocatore di fronte ad uno scenario familiare: un'intera città da esplorare in lungo e in largo, piena zeppa di criminali da pestare a piacimento e segreti da scoprire. Il solito inizio "morbido" funge da tutorial per chi non abbia mai avuto a che fare con un episodio di questa trilogia ideale, che proprio Origins dovrebbe chiudere. Per chi invece ha già provato gli altri capitoli, sarà comunque un ottimo ripasso e un modo per apprendere le (poche) novità inserite in questo prequel.
Il sistema di combattimento ricalca quasi alla perfezione quello visto nei giochi precedenti e si basa totalmente sul binomio attacchi/contrattacchi. Ogni scontro, che di solito prevede il confronto con non meno di 4 avversari, viene valutato in base alla quantità di combo portate a termine e alla varietà di attacchi. Alternare calci e pugni all'utilizzo di rampino/batarang e simili è altamente consigliato per ottenere un numero maggiore di XP, ma purtroppo questa operazione è tutt'altro che semplice. Nella concitazione della battaglia, infatti, premere ossessivamente gli stessi pulsanti porta comunque a buoni risultati, almeno all'inizio, e questo non invoglia certo a cambiare strategia. L'utilizzo della croce direzionale per cambiare arma o gadget, inoltre, non risulta comodissima e spesso si tende ad evitarla totalmente per non incappare in indesiderati KO.
Andando avanti, grazie anche alla possibilità di allenarsi in un'apposita modalità di cui parlerò più avanti, i combattimenti diventano comunque più fluidi e interessanti, ma dimenticatevi di raggiungere le valutazioni massime fin da subito, a meno che non siate dotati di tentacoli da piovra.
Il vero Batman però non vive di soli combattimenti, stiamo pur sempre parlando del miglior detective del mondo, e la ricerca di indizi e di prove rappresenta ancora una volta un elemento fondamentale del gameplay di Arkham Origins. La modalità Detective si è leggermente evoluta con l'aggiunta di un'opzione che permette di ricostruire nei minimi dettagli ciò che è accaduto sulla scena di un crimine. Tramite triangolazioni balistiche e filmati in stile Realtà Virtuale, si può rivivere l'accaduto e scovare dettagli inizialmente invisibili ma spesso essenziali per proseguire nelle indagini, in una sorta di C.S.I. in salsa "supereroistica".
"La missione principale è decisamente lineare ma il suo svolgimento è inframezzato da decine di sfide secondarie e centinaia di oggetti da scovare"
Ovviamente tutte le funzionalità già viste in passato, dalla monitorizzazione dei nemici alla scansione dei loro equipaggiamenti, sono disponibili anche in questo prequel, ma la modalità Detective diventa importante anche per la ricerca di collezionabili e oggetti nascosti nell'immensa mappa di gioco.
La missione principale è decisamente lineare ma il suo svolgimento è inframezzato da decine di sfide secondarie e centinaia di oggetti da scovare in giro per Gotham. Dalle trasmissioni radio segrete agli oggetti nascosti da Enigma (colui che poi diventerà L'Enigmista), ne avrete di cose da fare. Molti di questi inizialmente non saranno accessibili e potranno essere recuperati solo dopo aver acquisito gli accessori più avanzati, ma spesso ne potrete comunque segnalare la presenza sulla mappa per non dover girare a vuoto in seguito. Le molte boss-fight presenti nel gioco si attestano su una qualità media abbastanza elevata ma non raggiungono mai i livelli degli incontri lisergici con lo Spaventapasseri di Arkham Asylum.
Una volta portata a termine la lunga campagna single-player, che si aggira intorno alle dodici ore nel caso non abbiate voglia di portare a termine tutte le quest secondarie, si può ricominciare da capo in modalità Nuova Partita + (a patto che abbiate terminato il gioco almeno in modalità Normale). Questa vi permetterà di affrontare l'avventura ad un livello di difficoltà maggiore ma con tutti i gadget potenziati, l'esperienza e le abilità guadagnate fino a quel momento. Attenzione, però, perché questa volta gli aiuti in combattimento saranno disabilitati e non verrete avvertiti dell'imminente attacco di uno o più nemici.
"Avete presente l'opzione hardcore di Diablo? Io Sono La Notte è più o meno la stessa cosa"
Se sarete tanto bravi da completare anche questa modalità, allora la sfida si farà davvero estrema e avrete a disposizione la modalità Io Sono La Notte. Di cosa si tratta? Avete presente l'opzione hardcore di Diablo? È più o meno la stessa cosa. Inizierete il gioco una terza volta ma con una differenza sostanziale: nel caso Batman dovesse morire, il Game Over sarà definitivo.
Quando vi sarete stancati di andare allegramente in giro per Gotham spaccando mascelle, avrete a disposizione una modalità multiplayer decisamente interessante, che ovviamente mette di fronte i baluardi della giustizia e bande di criminali capitanate da Joker e Bane. Questa modalità è stata sviluppata dal team di Splash Damage (lo stesso di Brink) e mette di fronte squadre di quattro giocatori composte da Eroi e Criminali, rispettivamente capitanate dalle coppie Batman/Robin e Joker/Bane.
Lo svolgimento degli scontri è quello di un classico TPS ma in gioco entrano alcune variabili che rendono il tutto decisamente più pepato. A seconda delle opzioni scelte si può vincere un match eliminando tutti gli avversari, mantenendo la maggioranza dei punti di controllo (per le Bande Criminali) o, al contrario, renderli neutri (per gli Eroi). Visione Aumentata e Modalità Detective sono a disposizione delle due squadre ma la loro durata non è illimitata, così come l'utilizzo di alcuni gadget.
Ogni personaggio ha caratteristiche che si adattano a stili di gioco differenti. Robin, ad esempio, è il più veloce nel corpo a corpo, ha uno scudo antiproiettile che può essere usato anche come arma e un rampino che torna particolarmente utile nelle mappe che si sviluppano principalmente in altezza. Le abilità Elite di Joker invece permettono al pagliaccio criminale di utilizzare una doppia arma, pacchi sorpresa esplosivi e un'aeromobile bomba radiocomandata. Bane, invece, oltre ad essere letale in mischia ha un lanciarazzi che ricorda da vicino quello di Nemesis in Resident Evil 3: trovatevi sulla sua traiettoria e raccoglieranno i vostri resti col secchiello.
"Tutti i personaggi possono essere personalizzati acquistando nuovi accessori, armi e skin"
Tutti i personaggi possono essere personalizzati acquistando nuovi accessori, armi e skin e ampliando il proprio magazzino personale grazie alle Sacche/Valigette/Casse/Container Cobblepot, che possono essere acquistati al Mercato Nero del Pinguino tramite i Crediti Arkham. Le quattro mappe standard a disposizione (Stabilimento Wayne Chemicals, Carcere di Blackgate, Casa dei Divertimenti di Joker e Fabbrica di robot di Wonder City) saranno presumibilmente rimpinguate a breve con alcuni DLC e download bonus.
In alternativa al classico multiplayer, il gioco propone una generosa dose di sfide ambientate all'interno di mappe dalle dimensioni decisamente più ridotte, che vengono sbloccate andando avanti nell'avventura principale e nelle quali potrete mettere alla prova le vostre abilità in combattimento. Ognuna di queste propone tre obiettivi diversi che possono essere rappresentati da un punteggio minimo da raggiungere o da una missione particolare da portare a termine. Le sfide sono divise in quattro categorie: Online (nelle quali verrete messi a confronto con tutti i giocatori del mondo), Campagna, Personalizzate (con migliaia di modificatori selezionabili dal giocatore) e Addestramento Lotta (in cui sarà il gioco a dettare le regole da seguire).
Portando a termine ogni sfida guadagnerete XP utili per far progredire ulteriormente il vostro personaggio (all'inizio solo Batman sarà selezionabile, ma poi...) e alla fine di ogni assalto potrete consultare le statistiche relative alle combo più lunghe, alla varietà di gadget usati, ai bonus ottenuti e ai migliori punteggi ottenuti con ogni mossa.
"Il gioco non propone quel guizzo che i fan del Cavaliere Oscuro si aspettavano"
Nonostante le tante cose da fare e l'ottima realizzazione tecnica, Batman: Arkham Origins non è tuttavia esente da difetti più o meno evidenti. Pur proponendo scenografie, luci ed effetti atmosferici che ben trasmettono al giocatore la sensazione di trovarsi in una Gotham ormai quasi pronta a cadere per diventare Arkham City, l'engine presta il fianco ad alcune piccole critiche.
Il gioco ha mostrato occasionali incertezze nella gestione delle ombre, specie negli spazi più angusti, e qualche imprecisione nelle collisioni tra il protagonista ed elementi dello scenario. Si tratta comunque di difetti abbastanza marginali, che quasi in nessun caso hanno pregiudicato l'esperienza di gioco.
Sono stati riscontrati occasionali problemi anche con le telecamere, che di tanto in tanto hanno faticato un po' a seguire lo svolazzante mantello del Cavaliere Oscuro, ma questo è un piccolo neo che la serie si porta dietro fin da Arkham Asylum e che può essere facilmente perdonato vista la complessità architettonica della città in cui il protagonista si muove... In ogni caso, l'inquadratura è sempre gestibili manualmente.
L'engine che muove Arkham Origins è sicuramente di ottima fattura e svolge il suo lavoro egregiamente, senza particolari tentennamenti anche durante le fasi più concitate. Fatta eccezione per qualche "bordo seghettato" di troppo dovuto a qualche lieve problema nella gestione dell'aliasing, il titolo Warner Bros. si presenta agli occhi dei suoi fan in grande spolvero. A questo punto forse vi starete chiedendo vi chiederete il perché di un voto non così prossimo all'eccellenza e non all'altezza dei precedenti capitoli della saga. È presto detto: nonostante questo ennesimo tie-in di Batman sia un eccellente gioco d'azione, in esso non brilla la luce della meraviglia che aveva lustrato i nostri occhi in occasione delle due prime uscite.
Se a siete in procinto di uscire per acquistare la vostra copia del gioco, non abbiate dubbio alcuno. Batman: Arkham Origins è un prequel di ottima qualità, con un eccellente impianto narrativo e scenografico e un comparto tecnico di tutto rispetto. La sua unica "colpa" è quella di non essere riuscito a proporre quell'ennesimo guizzo che i fan del Cavaliere Oscuro si aspettavano.