Battlefield 3: AfterMath - prova
Un DLC da far tremare la terra.
Londra - La nostra avventura nella capitale britannica in occasione del succulento EA Showcase 2012 comincia con uno dei DLC più attesi da una frangia non indifferente di giocatori. Quando si parla di Battlefield 3 non servono molte presentazioni, del resto, e dopo i notevoli risultati raggiunti dal precedente terzetto, precisamente Back to Karkand, Close Quarters e Armored Kill, tocca finalmente ad AfterMath mostrare quanto di buono e valido possa ancora mostrare il franchise da nove zeri di casa Electronic Arts.
FrostBite 2 alla massima potenza? Beh, non solo quello. Battlefield 3: AfterMath si configura come un'espansione interessante, che contestualizza l'oramai collaudato gameplay del brand in una location più insolita, una regione iraniana devastata da un poderoso terremoto che ne ha drasticamente mutato anche il più piccolo dettaglio.
Si spara ancora e a volontà ma è difficile non notare la cura con la quale DICE ha cercato di ricreare quel look "tipico" (permettetemi di usare questa espressione poco felice) di un'area geografica messa in ginocchio dalle forze della natura. E non parlo solo di edifici allo sfacelo, macerie roventi o completamente arse, o scheletri di quelli che un tempo erano veicoli. In Battlefield 3: AfterMath gli stessi combattenti portano sul volto le cicatrici del disastro: sanguinanti, feriti, quasi contratti nei rispettivi movimenti.
Il nuovo DLC di EA sembra voler spingere il tutto verso un ulteriore livello di realismo, una dimensione belligerante di soldati ormai allo sbando che lottano spinti quasi dalla sola disperazione. Contesto narrativo a parte, vale la pena spendere un paio di parole sull'offerta di questo add-on, che arricchisce un pacchetto già di per sé corposo con quattro nuove mappe giocabili in due modalità distinte (che presenteremo a breve), con nuovi gingilli sputafuoco e, visto il successo ottenuto recentemente con Armored Kill, tre poderosi veicoli. Sì, perché Battlefield 3: AfterMath non lesina affatto in quanto a contenuti, ponendosi idealmente a metà strada tra l'ottimo Armored Kill e Back to Karkand.
"Delle quattro mappe disponibili al day one, abbiamo avuto la possibilità di provarne due, Markaz Monolith ed Epicenter"
Delle quattro mappe disponibili al day one, oggi abbiamo avuto la possibilità di provarne due in prima persona, rispettivamente Markaz Monolith ed Epicenter. L'impatto di ambo le mappe (piuttosto similari, ad onor del vero) è sicuramente positivo, alla luce dell'elevato livello di realismo raggiunto dagli sviluppatori. Non solo: un'altra caratteristica da tenere in considerazione è la relativa "dinamicità": basta infatti far esplodere specifiche porte/barricate per accedere a nuove zone, da sfruttare quanto meglio possibile, anche in relazione alla classe di soldato prescelta.
A tal riguardo, Battlefield 3: AfterMath offre quattro diverse tipologie di combattente, ciascuna caratterizzata da skill differenti e, più di ogni altra cosa, da armi ed equipaggiamenti diametrali. Inutile dire che il giocatore potrà comunque modificare a proprio piacimento gran parte di questi, alla ricerca della combinazione perfetta.
Si parte dalla truppa d'assalto, che imbraccia l'immancabile M16A3, o dall'ingegnere (armato di MTAR-21), passando per il fedele soldato di supporto (con l'ancor più fido RPK-74M) o per il recon e il suo UMP-45. Queste, ovviamente, le armi primarie di ciascuna classe: non sarò certo io a ricordarvi come il titolo Electronic Arts sia particolarmente generoso in quanto ad armamenti secondari e ulteriori aggeggi bellici.
Particolarmente interessante è l'introduzione della balestra, un ammennicolo che in prima battuta rischia di lasciare quasi spiazzati, specie per un mirino che definire professionale è quasi riduttivo, ma che regala enormi soddisfazioni nelle uccisioni a distanza. Generosa anche la disponibilità di annesse munizioni, che spaziano dalle classiche frecce metalliche a quelle esplosive, stordenti o addirittura "bilanciate", che rendono più abbordabili le uccisioni a lunga gittata.
"Particolarmente interessante è l'introduzione della balestra, che regala enormi soddisfazioni nelle uccisioni a distanza"
Non solo armi, dicevamo: se le "quattro ruote" sono il vostro pallino, potrete divertirvi a seminare cadaveri a bordo del Rhino, del Phoenix o del Barsuk. Non stiamo certo parlando di campioni di velocità e maneggevolezza, ma di bolidi secondi a nessuno quando si tratta di far esplodere ogni cosa nel raggio delle decine di metri.
Veniamo dunque al piatto forte della nostra prolungata sessione odierna, le modalità disponibili. Due le tipologie di partita a squadre presentate in questo Showcase: il classico Conquest e l'interessantissimo Scavenger.
Se da un lato il primo non si presenta certo come una rivoluzione nel genere, pur dimostrandosi solido ed immediato nelle sue meccaniche, Scavenger rappresenta una piccola perla nel cofanetto di contenuti aggiuntivi di Battlefield 3. In sostanza, ogni giocatore inizia (e respawna) armato di una pistola equipaggiata con un solo caricatore. Disseminate nella location saranno scovabili altre armi, dotate anch'esse di un solo caricatore, la cui efficacia è espressa da un numero crescente.
Inutile dirvi che trovarsi nel cure di un'imboscata con una manciata di proiettili può davvero rappresentare il vostro lasciapassare per l'inferno. Cercare l'arma più appropriata, così come abbandonarla al momento opportuno anche per un fucile meno aitante, diventano dunque manovre fondamentali per affossare anzitempo l'avanzata nemica.
"Nel caso foste preoccupati da un eventuale "calo di prestazione" da parte dei ragazzi di DICE, fareste meglio a trabquillizzarvi"
Se sul fronte grafico non vi sono differenze così significative rispetto le precedenti release, che ricordiamo possono vantare un prodigio di tecnologia come il FrostBite 2, la nostra prova odierna sull'ammiraglia Sony può dirsi positiva nel complesso.
Battlefield 3: AfterMath offre nel suo piccolo molte delle caratteristiche più apprezzate dalla fanbase del franchise EA, compensando la presenza di "sole" quattro mappe con nuove armi, veicoli e una modalità, Scavenger, che rischia già da ora di affollare numerosi server.
Manca ancora un po' alla release di questo succoso DLC, fissato per il prossimo 27 Novembre, ma nel caso foste preoccupati da un eventuale "calo di prestazione" da parte dei ragazzi di DICE, fareste meglio a trabquillizzarvi.