Battlefield 3
Applausi a scena aperta.
Spesso, in questi anni di fiere e conferenze, mi sono trovato a interrogarmi sul reale valore degli applausi. Là dove una volta questo gesto, spesso spontaneo, nasceva per dimostrare un reale apprezzamento, ora invece ha assunto una connotazione molto più politically correct.
Il risultato è che non si applaude più in preda all'entusiasmo ma quasi timorosi di risultare scortesi verso colui che sta sul palco. E dunque, ecco tiepidi scrosciare di mani, della durata di pochi secondi, che nulla tolgono e nulla aggiungono. Un po' come le risatine di fondo delle sit-com, che si usano solo perché, se non ci fossero, mancherebbe qualcosa.
Fortunatamente, però, esistono ancora cose nella vita capaci di risvegliare quel sentimento di reale compiacimento verso ciò che si è visto, di ammirazione e di sincero apprezzamento. Proprio quello che è accaduto al termine della presentazione di Battlefield 3, prossimo capolavoro annunciato dei DICE, che con la conferenza di Electronic Arts si propone se possibile con ancora più vigore come l'unico e vero antagonista di un altro blockbuster predestinato, ossia Modern Warfare 3.
Per quei pochi che non lo sapessero, parliamo del prodotto finale di ben tre anni di sviluppo da parte del team svedese di Stoccolma, che per l'occasione metterà sul mercato un FPS militare mosso da un motore grafico dalle prestazioni eclatanti, ovvero il Frostbite 2.
Questa tecnologia, è il caso di ricordarlo, è talmente valida che la stessa Electronic Arts la utilizzerà per altri suoi titoli, che non saranno solo sparatutto in soggettiva ma anche appartenenti ad altri generi. A tali prelibatezze visive, come già ricordato nei nostri passati articoli, se ne aggiungeranno altre di natura acustica, dato che i DICE, da sempre famosi per l'accuratezza del loro audio, questa volta si sono superati grazie alla collaborazione con l'esercito svedese, che ha permesso loro di registrare suoni di varia natura dalle distanze più disparate, così da ottenere i campionamenti più realistici possibile.
Battlefield 3 però non è solo grafica e sonoro. Tra i vari fiori al suo occhiello abbiamo innanzitutto una grafica da mascella slogata (basta vedere le foto a corredo di questo articolo) e anche la possibilità di modificare in tempo reali gli scenari, grazie alla distruttibilità di larga parte dei suoi elementi. Cosa questa che si verificherà non solo per via dei colpi dei nostri cannoni, ma anche in virtù di fenomeni naturali quali i terremoti, come abbiamo già avuto modo di vedere nelle versioni del gioco mostrate in precedenza.
Il risultato finale è un simulatore bellico capace di calare il giocatore in situazioni che a tutt'oggi restano irraggiungibili per gli altri shooter in circolazione, e un esempio lo abbiamo avuto proprio oggi qui a Colonia. Dopo la demo dell'E3, in cui si era visto che in BF3 si potranno usare i carri armati, nella conferenza di EA abbiamo avuto la conferma che si potranno guidare anche veicoli marini e addirittura gli aerei! Immaginate quindi le situazioni che si potranno creare in multiplayer, soprattutto tenendo conto che se su console si potranno sfidare un massimo di 24 giocatori in contemporanea, su PC il totale salirà addirittura a 64, all'interno di teatri di battaglia davvero vasti.