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Mass Effect 2

Il gioco di Bioware diciotto mesi dopo.

Il primo giorno utile in cui potrete entrare in un negozio con l’intenzione di comprare un action-adventure con elementi di sparatutto tattico fermatevi prima di arrivare allo scaffale e ponetevi questa domanda: quale gioco negli ultimi cinque anni è stato in grado di garantire contenuti, gameplay e trama che permettano di arrivare a quasi trenta ore di longevità? La risposta è facile: Mass Effect 2 si può considerare come il candidato migliore per un acquisto ponderato di questo genere.

Bioware aveva lavorato in modo eccellente in occasione del primo capitolo e l’arrivo di ME2 è stato sicuramente uno dei punti di svolta per quanto ha riguardato il mercato 2010. Anche se sono usciti altri ottimi titoli, Mass Effect 2 è sicuramente uno dei migliori giochi “out of the box” pubblicati nel 2010 sotto tutti i punti di vista: giocabilità, qualità realizzativa, complessità della trama e persino recitazione dei protagonisti virtuali sono semplicemente su un altro livello rispetto alla, peraltro scarsa, concorrenza in questo genere. Se aggiungiamo un gameplay a metà tra un tattico prima maniera e uno sparatutto moderno condito da ore e ore di dialoghi in game otteniamo un gioco di cui si parlerà per parecchio tempo a venire.

In genere, all’interno dei nostri Reloaded trattiamo preferibilmente titoli caratterizzati da una forte componente multigiocatore e questo non è sicuramente il caso di Mass Effect 2 che, come il suo predecessore, dà al giocatore la possibilità di affrontarlo esclusivamente in solitario. Un peccato, visto che la natura di molte missioni avrebbe permesso tranquillamente una gestione cooperativa delle sparatorie.

Mai altercare con i mercenari, a meno che non abbiate voglia di menare le mani. Quindi praticamente sempre.

Una feature che potrebbe venire buona per il prossimo gioco della serie, atteso per l’inizio del 2012. In questo caso, l’analisi a posteriori di ME2 prende spunto da due argomenti principali: la gestione delle patch successive alla pubblicazione e i contenuti aggiuntivi che Bioware ha messo sul piatto in occasione dell’arrivo dei vari DLC.

Sotto il primo punto di vista si è trattato di aggiornare un gioco già solido dal punto di vista tecnico che per le varie piattaforme, quella PC in particolare, ha comunque messo in mostra qualche difetto di gioventù. La frequenza e la gravità non erano elevatissime ma nel corso del 2010 alcune patch hanno aggiornato notevolmente il prodotto sotto il profilo delle funzionalità e del gameplay. L’impatto più grosso è stato quello sui possessori di PC a core singolo che non riuscivano proprio a far eseguire la versione windows del gioco (o con notevoli difficoltà).

Oggigiorno la situazione è praticamente allineata per tutte le piattaforme: i problemi su console sono molto rari mentre su PC rimane ancora qualcosa da rivedere anche se in questo caso si può dire che, sostanzialmente non ci siano grossi problemi su molte piattaforme nelle varie combinazioni tra schede video e tipologie di processori.

Il secondo motivo per cui vale la pena prendere in considerazione un acquisto a scoppio ritardato di Mass Effect 2 riguarda l’abbondante vendemmia di DLC che durante tutto il 2010 hanno coinvolto la rete, che si trattasse del Live! di Microsoft, del Playstation Network di Sony di Steam e di altre piattaforme di vendita digitale.

Il trailer di lancio.
Avatar di Matteo Lorenzetti
Matteo Lorenzetti: Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.
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Mass Effect 2

PS3, Xbox 360, PC

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