Bit.Trip Presents... Runner2: Future Legend of Rhythm Alien - review
Tra Canabalt e Guitar Hero...
Una delle tendenze più recenti nel panorama indie è quella di recuperare non solo generi ormai caduti in disgrazia, ma riproporre anche lo stile grafico pixelloso tipico degli albori del nostro passatempo preferito.
Gaijin Games con la serie Bit.Trip è divenuta ben presto uno dei massimi esponenti di questa nuova 'corrente' e Bit.Trip Runner è forse il loro prodotto più famoso e riuscito.
Nonostante all'apparenza possa sembrare quasi un clone di Canabalt, Bit.Trip Runner si rivela ben presto un platform ben più complesso e magnetico, pur condividendo col gioco di Adam Saltsman il frenetico mix di piattaforme e lo scrolling forzato in orizzontale. Bit.Trip Presents... Runner2: Future Legend of Rhythm Alien (d'ora in poi sarà solo Runner2) riprende la formula del capostipite e la espande sia in complessità sia dal punto di vista grafico, rappresentando il debutto di Gaijin Games nel colorato, pulito e tridimensionale mondo dell'alta definizione.
Se nei primissimi livelli la componente platform è quella predominante, basterà davvero poco ai Gaijin Games per complicare la formula e tra trampolini sui quali balzare, mine sotto cui scivolare e proiettili da parare, avrete davvero un bel da fare per ambire al completamento del livello. Per fortuna in questa occasione gli sviluppatori hanno cercato di venire incontro anche ai giocatori meno duri e puri, ovvero a quelli che non si esaltano con livelli di difficoltà proibitivi, conditi dalla necessità di ripercorrere interamente un livello anche quando si fallisce a due passi dal traguardo.
"Nonostante sembri un clone di Canabalt, Bit.Trip Runner si rivela un platform ben più complesso e magnetico"
In Runner2 debutteranno tre livelli di difficoltà, più la possibilità di tagliare un checkpoint grazie al quale porre un limite alla porzione di livello da ripercorrere. Diciamo la possibilità perché i Gaijin Games hanno scelto di dare ai giocatori la facoltà di saltare letteralmente il check point, nel caso questi volessero tentare di incrementare il punteggio finale o semplicemente volessero mantenersi fedeli allo spirito originale della serie.
Lo stretto connubio tra le vostre azioni e la musica (ad ogni vostra azione corrisponderà un effetto, che andrà a incastrarsi all'interno della colonna sonora, in stile REZ tanto per intenderci) e l'univocità con la quale ogni ostacolo può essere superato (i robot solo saltando, i proiettili solo parando, ecc.), rendono presto Runner2 più un esercizio mnemonico che un platform classico, dato che ad ogni stimolo corrisponde sempre e solo un tasto.
Questo, in alcune occasioni, lo fa assomigliare più a un Rock Band che a un Super Mario, con gli ostacoli a fare le veci delle note, che stavolta correranno orizzontalmente e non verticalmente. Il risultato osservabile a schermo sarà ben diverso da quello del gioco musicale Harmonix, ma il modo con il quale muoverete le mani sul pad o il fatto che vi farete aiutare dalla musica per capire il tempismo giusto col quale eseguire un'evoluzione, fanno intuire che le somiglianze tra i due prodotti sono più profonde di quanto l'apparenza faccia pensare. Come riprova, sarebbe curioso provare a giocare a Runner2 con la chitarra!
"Il 'ritorno al futuro' proposto da Gaijin Games mette in mostra la perizia e il gusto degli sviluppatori"
La struttura del gioco, con le sue biforcazioni, i costumi alternativi da sbloccare e i livelli a 8-bit da trovare, riporta l'ultima fatica di Gaijin Games su binari più classici, nei quali i giocatori potranno perdersi alla ricerca dei tanti collezionabili, scegliere una delle varie biforcazioni presenti o semplicemente godere della varietà di situazioni ed ambientazioni proposta.
Il 'ritorno al futuro' proposto da Gaijin Games mette in mostra la perizia e il gusto degli sviluppatori, in grado di mantenere la personalità e lo stile del loro gioco anche abbandonando la grafica vintage. Commander Video è immediatamente riconoscibile ma questa volta si muove con una precisione e una fluidità davvero encomiabili. I livelli, inoltre, si distinguono non solo per i bei tratti a pastello impiegati ma anche per il design semplice e al tempo stesso diabolico, in grado di mettere alla prova il giocatore senza frustrarlo. Questo grazie a comandi reattivi e precisi, che non consentono di accampare scuse: l'errore, se c'è stato, è sicuramente nostro!
La rinnovata ricchezza grafica ha però un rovescio della medaglia: alcune volte, infatti, i tanti dettagli presenti non consentono di cogliere al volo il tipo di pericolo da affrontare portando a fallire il livello per colpa di un ostacolo non visto. Non sappiamo se sia una scelta degli sviluppatori, per aumentare ulteriormente il livello di sfida o una conseguenza del passaggio all'alta definizione, anche perché talvolta succede anche durante i livelli retrò, ma di sicuro a volte infastidisce, rendendo alcune fasi di Runner2 molto "trial&error".
"Dal punto di vista audio si sottolinea una colonna sonora davvero accattivante e orecchiabile "
Dal punto di vista audio si sottolinea una colonna sonora davvero accattivante e orecchiabile nella quale il rumore prodotto da ogni azione si incastra alla perfezione nella musica. Peccato per il numero di arrangiamenti presenti, non particolarmente elevato.
Dal punto di vista della longevità, Bit.Trip Presents... Runner2: Future Legend of Rhythm Alien potrebbe essere portato a termine nel giro di quattro-cinque ore, puntando però al semplice completamento dei livelli proposti. Cercando i tanti segreti nascosti all'interno degli stage, inseguendo l'hi-score o provando i livelli bonus, questo totale potrebbe aumentare sensibilmente, soprattutto fissando il livello di difficoltà su difficile.
Bit.Trip Presents... Runner2: Future Legend of Rhythm Alien è un'esperienza davvero riuscita: divertente, fresco, frenetico e piacevole da guardare. Il connubio tra le immagini, le musica e le vostre azioni è quasi da sinestesia e, nonostante l'apparente semplicità del gameplay, vi ritroverete velocemente a imprecare in quattro lingue differenti per raggiungere la fine di un livello.
La precisione dei controlli impedisce però che questa difficoltà si tramuti in frustrazione ed anzi spinge a migliorarsi costantemente. Il suo non essere un platform puro ma nemmeno un rhythm'n game lo rendono un gioco molto particolare, da provare almeno una volta, per tornare a capire che talvolta le idee più semplici sono anche le più divertenti e genuine.