Call Of Duty: Black Ops - Reloaded
Vale ancora la pena comprare il gioco più venduto del 2010?
Sono ormai passati diciotto mesi dalla pubblicazione di Call Of Duty: Black Ops e i tempi sono maturi per chiedersi se, una volta assorbito il lancio del suo successore, valga oggi la pena di acquistare il penultimo arrivato della serie Call of Duty. È bastata la nottata del 18 ottobre scorso per dimenticarsi come nei dodici mesi precedenti la fiaccola del brand tritaincassi per eccellenza fosse stata tenuta alta da Treyarch con Black Ops?
Per quanto riguarda i contenuti, preso oggi a scatola chiusa, Call Of Duty: Black Ops è sicuramente un titolo in grado di confermarsi ad alto livello: il singleplayer presenta una storia finalmente comprensibile, spiegata da cutscene animate e non frettolosi briefing durante le schermate di caricamento. Anche la longevità rispetto ai precedenti Call of Duty è tutto sommato discreta, nonostante i ben noti standard di Activision in questo senso.
Anche se riciclata da World at War, è divertente la modalità cooperativa fatta di zombie a ondate, che può rappresentare un piacevole diversivo tra il gioco in solitario e il piatto forte, ovvero il multiplayer online che riprende le meccaniche di gioco messe a punto in Modern Warfare 2.
Si tratta di una valanga di mappe di piccole e medie dimensioni, in cui fino a dodici giocatori possono spararsi a più non posso in combinazione con una qualsiasi delle modalità presenti nelle varianti Standard e Pro. A questo aggiungete lo sblocco progressivo di armi e abilità per il vostro giocatore virtuale, con la piacevole aggiunta delle scommesse sui crediti da usare e i mesi conflitti a fuoco sono praticamente garantiti.
Tuttavia, proprio la volontà di rimanere attaccati a un cliché ormai consolidato è stato il motivo del successo online di Black Ops nei primi mesi della sua commercializzazione, ma anche la conferma del fatto che non si sia trattato di un titolo realmente innovativo per la serie, e gli indicatori di questo stato di cose sono più di uno.
Il primo riguarda una scelta di gameplay di Treyarch: evidentemente condizionati dalla necessità di realizzare un titolo che avesse almeno la stessa complessità di Modern Warfare 2, la casa californiana ha ambientato il single player negli anni Sessanta/Settanta, ma nel multi ha inserito armi, sistemi di puntamento e gadget tecnologici tipici del warfare moderno.
Il rischio di mettere in mano al giocatore solo fucile, tascapane, pistola e qualche granata, e riproprorre il gameplay di World at War (e qualche migliaio di altri sparatutto) è stato dunque alto, soprattutto perché ottiche, visori termici, fucili bullpup e gadget esplosivi radiocomandati, erano ancora molto di là da venire. Il risultato è che, per quanto godibile, il multiplayer di Call Of Duty: Black Ops fa il verso a quello di Modern Warfare 2 senza curarsi degli anacronismi storici.
"La politica degli aggiornamenti è stata praticamente identica al predecessore"
Anche la politica degli aggiornamenti è stata praticamente identica al predecessore ma i problemi successivi alla fase di lancio sono stati numerosi ed evidenti, soprattutto per quanto ha riguardato la versione PC. Inizialmente la lobby multiplayer (che dopo l'esperimento di Modern Warfare 2, tornava ad avere i server dedicati) si è rivelata un mezzo disastro con crash al desktop e disconnessioni all'ordine del giorno, per non parlare della massiccia lag e di molto altro.
La situazione è migliorata nel giro di qualche settimana con numerose patch che hanno via via sgrossato gli spigoli di una build PC non all'altezza della situazione. Tuttavia, particolari configurazioni di schede video/processore non hanno mai funzionato a dovere, suscitando la furia di molti utenti Windows che sui forum ufficiali hanno scatenato un putiferio di proporzioni mai viste, con tanto di scuse da parte dei vertici di Treyarch.
L'enorme fetta di venduto tuttavia è legata alla versione Xbox 360, piattaforma per cui Call Of Duty: Black Ops è stato originariamente sviluppato, seguita a ruota da quella PS3. Sul fronte console i problemi sono stati di natura decisamente minore, visto che l'infrastruttura multigiocatore è rimasta la stessa, ultracollaudata, di Modern Warfare 2, con un sistema di lobby centralizzato e partite ospitate da un singolo giocatore.
Una volta reso il gioco stabile, Treyarch ha proseguito nel supporto al gioco con la classica sequela di DLC votati essenzialmente alla produzione di nuove mappe multigiocatore: First Strike, Escalation e Annihilation sono una selezione di mappe multiplayer e una cooperativa. L'ultima, Rezurrection, è stata invece completamente dedicata allo zombie coop.
La comparazione delle statistiche tra Black Ops e Modern Warfare 2 su Steam ci ha dato la possibilità di valutare la tenuta della community nel corso del 2011, comparando in tempo reale il numero di giocatori presenti in un dato momento e il picco nell'arco dell'intera giornata.
"A ridosso della pubblicazione la media di utenti giocanti è stata elevatissima"
A ridosso della pubblicazione la media di utenti giocanti è stata elevatissima, con circa ottantamila giocatori che da un giorno all'altro si sono spostati da Modern Warfare 2 a Black Ops. Dopo alcuni mesi in cui BO si è confermato al top, è però iniziato il suo lento declino corrispondente a un ritorno di fiamma di MW2, che prima ha raggiunto il suo successore per poi superarlo verso la fine dell'estate 2011.
Come detto, è impossibile capire se la stessa cosa sia avvenuta su console, ma il feeling che molti hanno avuto è stato che al momento dell'uscita di Modern Warfare 3, la massa degli estimatori non sia arrivata dall'online di Call Of Duty: Black Ops.
L'assunto che la community di Call of Duty si sposti in massa da un capitolo all'altro ogni anno è molto meno scontato di quello che sembro a prima vista, e l'impressione è che i venticinque milioni di copie vendute siano dovuti più al fatto che i fan della serie l'abbiano acquistato a scatola chiusa per i meriti di Modern Warfare 2, che non per le effettive innovazioni al brand.
E dunque, acquistare oggi Call Of Duty: Black Ops significa fare un buon affare? Dipende dalla piattaforma posseduta, dai vostri trascorsi con la serie Call of Duty e dal prezzo.
Partiamo da quest'ultimo: la versione PC su Steam è ancora in vendita a 59 euro mentre, presso i maggiori retailer, una pacchettizzata si trova a meno di 49. Una scelta incomprensibile nel primo caso e poco giustificabile nel secondo, visti i problemi avuti proprio da questa build che non giustificano un cartellino del genere a un anno e mezzo dalla pubblicazione.
"Con 25 milioni di copie vendute è praticamente impossibile non trovare server pieni a ogni ora"
Fortunatamente la situazione console è diversa, con entrambe le pacchettizzate Xbox 360 e PS3 ferme a un più che ragionevole valore di 33 Euro. In questo caso, se avete giocato allo sfinimento Modern Warfare 2 e se avete saltato a piè pari questo capitolo per arrivare a Modern Warfare 3, spendere 33 euro per un multiplayer molto simile, un coop riciclato da World at War e un singleplayer ben fatto ma non lunghissimo, va valutato con attenzione. Questo a meno che non siate cacciatori di achievement a tutto tondo o che non vogliate avere in casa il Call of Duty che vi mancava.
Se invece siete completamente a digiuno della serie e il prezzo di Modern Warfare 3 vi spaventa, allora la prospettiva cambia: a prescindere da qualsiasi calo la community possa avere nei prossimi 2-3 anni, con 25 milioni di copie vendute è praticamente impossibile non trovare server pieni a ogni ora del giorno e della notte per tutte le piattaforme, anche quella PC.
In questo caso l'affare è garantito da un ottimo rapporto qualità/prezzo/longevità, pur con la consapevolezza di non stare acquistando un titolo particolarmente innovativo della serie ma solo una delle sue tante e ben riuscite iterazioni.