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Modern Warfare 3

Missione compiuta... senza prendersi rischi.

La magistrale gestione degli eventi scriptati, tra cui spicca una breve sequenza in assenza di gravità a causa della repentina perdita di quota del velivolo, dimostra per l'ennesima volta l'abilità di Infinity Ward con questo genere di narrazione, segnando una parziale vittoria rispetto alla campagna di Battlefield 3.

Come molti di voi ben sanno, tuttavia, il cuore di Modern Warfare 3 va ricercato nel suo versatile multiplayer, che ancora una volta si propone nella sua variante co-op e in quella competitiva. In Modern Warfare 2 avevamo particolarmente apprezzato (ed elogiato) le Operazioni Speciali, vere e proprie missioni alternative da affrontare da soli o in compagnia di un amico.

Le vecchie modalità di gioco sono ancora tutte presenti, ma grazie all'introduzione degli Strike Package possono essere giocate con approcci lievemente diversi.

Consapevole della bontà dell'idea, anche questa volta Infinity Ward ha inserito nel pacchetto 16 Spec Ops, attraverso le quali permette ai giocatori di vivere missioni alternative o, come nel caso del dirottamento dell'aereo presidenziale russo, di affrontare alcune sequenze della Campagna a parti invertite, vestendo i panni dei cattivi di turno.

Le Operazioni Speciali garantiscono diverse ore di divertimento extra, arricchite da una varietà particolarmente gradita. La cosa più interessante è che, in alcune di queste missioni, i due giocatori occupano ruoli completamente diversi, proprio come accadeva già in Modern Warfare 2. In questo modo è possibile, per fare un esempio, affrontare più volte una missione come quella londinese, la prima muovendosi all'interno degli uffici e la seconda controllando a distanza le torrette automatiche per coprire gli spostamenti del compagno.

Oltre alle Operazioni Speciali la modalità co-op comprende anche l'inedito Survival, la risposta di Infinity Ward alla modalità Orda ormai immancabile negli FPS moderni. Fondamentalmente in questa modalità non si deve fare altro che resistere al maggior numero possibile di ondate all'interno di una delle tante mappe a disposizione.

La cosa interessante è che, dopo aver accumulato una certa quantità di soldi attraverso le uccisioni dei bersagli sul campo di battaglia, è possibile accedere a diversi negozi dove acquistare armi, accessori e gadget di ogni genere, dalle sempre utilissime mine Claymore all'intervento di un gruppo di Forze Speciali.

Nonostante il dettaglio grafico non sia certo eccezionale, la qualità della regia rende alcune sequenze davvero spettacolari.

L'ottimo bilanciamento della difficoltà e la mancanza di limiti definiti (nelle mani di giocatori abbastanza appassionati può essere virtualmente infinita) rendono la modalità Sopravvivenza un'aggiunta davvero gradita, soprattutto se si hanno amici con cui condividere l'esperienza.

L'altra faccia del multiplayer di Modern Warfare 3 è quella delle partite competitive, che questa volta hanno subito un buon numero di modifiche rispetto al passato, pur cercando di mantenere intatto il feeling tanto amato da milioni di giocatori in tutto il mondo.

La novità più evidente riguarda la gestione delle Serie di Uccisioni in base a un sistema chiamato Point Streak (che in sostanza premia anche l'attivazione o il disinnesco delle bombe, la cattura delle bandiere e via dicendo) e, soprattutto, la presenza di tre Strike Package (Assalto, Supporto e Specialista), che di fatto garantiscono a ogni tipologia di giocatore un'esperienza adatta al proprio stile di gioco.

Le serie di uccisioni degli utenti che scelgono il pacchetto Assalto, infatti, sbloccano unicamente ricompense pensate per l'attacco diretto (missili Predator, elicotteri, bombardamenti e via dicendo). Ogni volta che si viene uccisi il contatore si azzera, costringendo a ricominciare daccapo esattamente come accadeva nel multiplayer dei capitoli precedenti.

Tutti coloro che optano per il pacchetto Supporto, invece, dopo serie di uccisioni più o meno lunghe vengono premiati con ricompense più indicate per un approccio tattico o difensivo (UAV, torrette automatiche, giubbotti antiproiettile, ecc.). Per bilanciare l'eliminazione dei bonus offensivi, tuttavia, la serie di uccisioni non si arresta mai, nemmeno dopo aver ricevuto una pallottola di Dragunov in mezzo agli occhi.

L'ultimo Pacchetto, quello dello Specialista, elimina le ricompense classiche ma all'aumento delle uccisioni sblocca tre Perk aggiuntivi che si affiancano a quelli normalmente a disposizione delle varie classi.

Nonostante le nostre intense sessioni risulta difficile dare ora un giudizio definitivo per valutare l'effettivo bilanciamento di questa nuova impostazione di gioco. Ciò che possiamo dire è che, considerando che stiamo parlando di una serie da sempre utilizzata per l'organizzazione di tornei a livello mondiale, sarebbe particolarmente grave se l'inserimento degli Strike Package andasse a intaccare la scena competitiva.

In particolare ci preoccupa il Pacchetto dello Specialista, visto che attraverso l'attivazione dei giusti Perk il rischio di trovarsi di fronte a una sorta di soldato invincibile (soprattutto se in mano a un giocatore esperto) è piuttosto elevato. Per un verdetto definitivo al riguardo ci riserviamo di testare il gioco per alcune settimane, in modo da fare tutte le valutazioni del caso.

Avatar di Filippo Facchetti
Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.

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In this article

Call of Duty: Modern Warfare 3

PS3, Xbox 360, Nintendo Wii, PC, Nintendo DS

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