Skip to main content

Call Of Juarez: Gunslinger - preview

“Duck, you sucker!”

Dopo essere stato annunciato al PAX 2012, Call Of Juarez: Gunslinger è finito nel dimenticatoio fino a qualche settimana fa, quando un trailer ha fatto capolinea sul web mostrando i primi stralci di gameplay e introducendo i banditi a cui dovremo dare la caccia.

Ora che Ubisoft ha presentato alla stampa il suo nuovo sparatutto in prima persona, possiamo finalmente svelarvi altri succosi dettagli di quello che sembra essere un ritorno alle origini per la serie di Techland. Infatti, dopo l'episodio "urbano" The Cartel uscito nel luglio 2011, la software house polacca ha deciso di resuscitare le atmosfere western viste nei primi capitoli arricchendole con la tecnica del cel shading.

Già, perché ora il selvaggio west è rappresentato con tinte "cartoonesche" ma prima che qualcuno inizi a preoccuparsi vi possiamo assicurare che il risultato finale è molto apprezzabile, soprattutto sotto l'aspetto della pulizia grafica e dell'originale cornice nera utilizzata durante il gioco

Lo stile grafico adottato in Gunslinger visto in movimento è gioia per occhi.

La storia di Call Of Juarez: Gunslinger non ha punti in comune con i tre precedenti capitoli della saga e vestiremo i panni del solito cacciatore di taglie senza più nulla da perdere. Ma a quanto pare il nostro caro protagonista ha le idee ben chiare in testa, ovvero dare la caccia ad alcuni dei più famosi banditi del vecchio west tra cui Billy the Kid, Pat Garrett e Jesse James.

Un'interessante particolarità è quella della storia, raccontata tramite flashback giocabili e narrata proprio dal protagonista, che aggiunge un buona dose di atmosfera al titolo. Nella breve sezione da noi provata, abbiamo dapprima risalito una montagna facendoci strada non solo tra pistoleri e banditi che sbucavano fuori da ogni angolo, ma anche scalando dei vagoni di un treno deragliato.

"La storia è raccontata tramite flashback giocabili ed è narrata proprio dal protagonista"

I comandi sono pressoché gli stessi utilizzati per la maggior page degli sparatutto in prima persona presenti sul mercato, con in più l'immancabile dose limitata di bullett time che non solo rallenta il tempo, ma ci aiuta ad individuare i nemici evidenziandoli con un alone rosso. Sfortunatamente non sappiamo se nella versione finale sarà possibile disattivare quest'ultima opzione, che potrebbe dar fastidio ai giocatori più hardcore.

Pistole, sangue, banditi e cadaveri in ogni dove: l'atmosfera western è servita!

In alcuni momenti, specie quando un avversario salta fuori all'improvviso davanti ai nostri occhi, l'azione si blocca per pochissimi istanti per darci la possibilità di farli fuori prima che siano loro a riempirci lo stomaco di piombo. Insomma, pare chiaro che l'intento di Techland sia quello di creare uno shooter dall'anima arcade e accessibile, almeno nei livelli di difficoltà più bassi, a un pubblico abbastanza vasto.

Il parco armi è come prevedibile ben fornito e spazia dalla dinamite alla classica rivoltella, il fucile a pompa, le prime mitragliatrici dell'epoca e compagnia bella, tutte quante reperibili raccogliendole dai nemici eliminati durante il nostro cammino. Non solo, concatenando una serie di uccisioni consecutive ed usando sapientemente il bullett time non solo si riempie la barra di quest'ultimo, ma otteniamo anche punti per migliorare la potenza dell'arsenale e migliorare abilità come ricaricare un'arma più velocemente o impugnare più di una pistola alla volta. Oltre ad armi e munizioni troviamo carte collezionabili che sbloccano alcune abilità esclusive e ci forniscono maggiori dettagli sui protagonisti del gioco.

"Immancabili poi i duelli, vero punto di forza del filone western"

Immancabili poi i duelli, vero punto di forza del filone western. La sequenza si struttura in tre fasi diverse: tenere sotto mira il nemico, estrarre la pistola e scaricare tonnellate di proiettili addosso al cattivone di turno. Per queste fasi l'azione del gioco si ferma e la telecamera riprende la scena da una prospettiva ad effetto, mettendo in evidenza la figura del nemico dal bacino fino alla testa.

Boom! Aiutarsi colpendo alcuni elementi del fondale è sempre un'ottima alternativa per non sprecare munizioni.

Un grosso indicatore apparirà sullo schermo e sarà nostro compito mantenerlo sul nemico (dosando sapientemente l'analogico sinistro) finché non si sarà rimpicciolito abbastanza da permetterci di estrarre la pistola con l'altra levetta analogica, e piantargli un proiettile in fronte. Sempre se il nostro avversario non avrà fatto lo stesso con noi mezzo secondo prima, naturalmente.

Da quello che abbiamo visto l'atmosfera western è stata ricreata in maniera abbastanza fedele e, anche se non si respira la stessa "epica" aria di Red Dead Redemption, i brutti ceffi e le splendide musiche aiutano non poco ad immergersi nel fantastico periodo storico a cavallo tra l'800 e il '900. Non mancheranno poi altri punti di riferimento come i saloon, le cavalcate tra le praterie, le miniere d'oro e le polverose cittadine con la ghigliottina pronta ad accogliere i peggiori elementi delle bande del west.

"Questo nuovo capitolo di Call of Juarez potrebbe fare la felicità di coloro che amano atmosfere western"

Insomma, pur essendo un titolo scaricabile questo nuovo capitolo di Call of Juarez sembra avere le carte in regola per dimostrare di essere un buono sparatutto in prima persona senza troppe pretese, e potrebbe fare la felicità non solo di tutti gli amanti del genere, ma anche di coloro che cercano un motivo per rituffarsi nelle atmosfere western.

Vediamo Call of Juarez: Gunslinger in questo filmato di gameplay.

Anche se non abbiamo forti aspettative per la trama (che comunque non pare essere la banale storia di vendetta) e soprattutto sulla varietà del gameplay, il fattore longevità potrebbe essere un punto debole della produzione, vista la sua natura scaricabarile, ma rimandiamo un giudizio definitivo in sede di recensione nelle prossime settimane.

Call Of Juarez: Gunslinger è in dirittura d'arrivo su Xbox Live, PlayStation Network e PC: aspettatevi il verdetto definitivo sulle pagine di Eurogamer in tempi brevi!

Avatar di Manuel Stanislao
Manuel Stanislao: Manuel muove i primi passi nel mondo videoludico all’età di 8 anni, dopo essere rimasto stregato dal NES del vicino di casa. Nel 2010 entra a far parte di JAVS, per poi approdare ad Eurogamer nel tardo 2011 grazie a un'ignota congiunzione astrale.
In this article

Call of Juarez: Gunslinger

PS3, Xbox 360, PC, Nintendo Switch

Related topics

Sign in and unlock a world of features

Get access to commenting, newsletters, and more!