Counter-Strike: Global Offensive
Valve torna su Dust 2.
L'approccio più soft lascerà ampi spazi di manovra a chi vuole chiacchierare anche con membri della squadra avversaria mentre aspetta che il round termini, per non parlare del maggior numero di fondi a disposizione e delle informazioni della mappa tattica messe a nostra disposizione (da vivi e da morti) in barba al realismo della versione pompata.
Le novità di Counter-Strike Global Offensive non si fermano qui: anche se molti grideranno al sacrilegio, alcuni limiti di bilanciamento di molte mappe storiche sono stati attentamente analizzati e risolti con l'introduzione di pochi ma oculati passaggi alternativi e ripari extra.
Grande attenzione è stata rivolta anche all'aggiornamento dell'armeria sia in termini di nuove aggiunte, sia in termini di ulteriori rifiniture al modello di danni di quelle già presenti. La novità più eclatante riguarda l'introduzione del Molotov Cocktail; oltre al puro e semplice danno che una bottiglia piena di alcol incendiato può arrecare a un nemico preso in pieno, è interessante notare come sia possibile creare una vera e propria barriera di fuoco che impedisca il transito o la visuale agli avversari mentre si cerca di guadagnare tempo prezioso per permettere alla bomba appena innescata di esplodere.
Molto interessante è stata anche l'introduzione delle granate-esca. Ne abbiamo lanciate un paio per far partire una scarica di petardi degni del miglior capodanno cinese ed è bastato appostarsi dietro un l'angolo per veder comparire frotte di nemici attirati dalla finta sparatoria e giustiziarli abilmente con un paio di colpi alla schiena.
Ottime notizie sono in arrivo per chi si aspettava qualche arma nuova. La PP Bison è un'ottima mitraglietta a corto e medio raggio; il danno non è ovviamente granché, ma quando si tratta di fare irruzione in ambienti ristretti approfittando della distrazione di una sparatoria in corso, potete star certi che grazie al caricatore da 64 confetti non sarete i primi a restare a corto di argomenti di discussione.
Meno pratico ma non meno divertente è lo Zeus, un taser a colpo singolo capace di invalidare per parecchi secondi il malcapitato. È completamente inutile dal punto di vista tattico, ma vi possiamo garantire che quando rimane un solo nemico da affrontare, dargli la caccia a colpi di scariche elettriche si può rivelare la degna conclusione di un round particolarmente combattuto.
Potevano mancare a tutte queste aggiunte una nuova serie di mappe che proveranno (probabilmente invano) a prendere il posto nel cuore degli appassionati delle immortali Dust, Aztec, Train e Office? Ovviamente no, ed ecco quindi otto nuovi scenari cui si aggiungeranno tutta una serie di nuove modalità. Su questo aspetto, tuttavia, i ragazzi di Valve hanno preferito tenere la bocca chiusa.
In conclusione, l'impressione che abbiamo ricavato da questa anteprima su Xbox360 è stata positiva: il lavoro di rielaborazione e affinamento svolto su un gameplay risalente all'era del paleozoico è senza dubbio di ottimo livello, e potrebbe riuscire a far mandar giù ai fan della rigenerazione dei punti salute alcuni bocconi molto amari quali headshot improvvisi e la più completa assenza di un respawn.
I veterani saranno d'accordo? È difficile immaginare come la rigida separazione tra Stato e Chiesa che abbiamo avuto fino a oggi possa trovare un nuovo punto d'incontro grazie a Counter-Strike Global Offensive. Delle funzionalità crossplatform tra PC e console annunciate nei mesi scorsi non abbiamo, infatti, ancora avuto prove tangibili, anche se nutriamo pochi dubbi sulle capacità tecniche di Newell e compagni di unificare il netcode di tre piattaforme diverse.
Quello che temiamo è lo scontro generazionale tra mouse/tastiera e joypad. Se i tester non riusciranno nell'intento di equiparare alla perfezione il gameplay tra due tipologie di utenti così diverse, lo spettro del flop potrebbe uccidere per sempre un progetto che, al contrario, sarebbe un ottimo battistrada per i futuri tentativi di unificare i videogiocatori sotto un unico tetto multiplayer.
Parlando di Valve, tuttavia, è meglio non dare mai niente per scontato…