Crush3d - review
Da PSP a 3DS in una sola mossa.
Alzi la mano chi di voi si ricorda di un gioco per PSP intitolato Crush, uscito nell'ormai lontano 2007. Tu, laggiù in fondo, non barare, non puoi ricordartelo perché è praticamente passato inosservato alla quasi totalità dei giocatori nonostante avesse ricevuto discrete recensioni all'epoca.
Le interessanti meccaniche da puzzle-game 2D/3D di quel titolo sono state riprese da questo seguito (o remake se preferite), meccaniche che chi ha giocato Super Paper Mario per Wii o sta attendendo con ansia l'uscita del Live Arcade "Fez", sicuramente non tarderà a riconoscere.
In sostanza ci troviamo di fronte ad un gioco strutturato in livelli, 80 per la precisione, nel quale è necessario trovare l'uscita passando una serie di ostacoli di difficoltà (ovviamente) crescente. Come sempre, la cosa è facile a dirsi ma molto meno a farsi.
La meccanica principale del gameplay di Crush3d ruota attorno alla possibilità di passare da una visuale bidimensionale a quella tridimensionale e viceversa. A questo va aggiunta la possibilità di ruotare la telecamera e quindi di "schiacciare" o "gonfiare" gli scenari in base all'inquadratura del momento.
L'inizio del gioco è fatto apposta per incoraggiare gli incauti avventurieri, che attirati da un livello di difficoltà piuttosto basso penseranno di poter andare avanti senza troppi problemi. Niente di più sbagliato! Iniziare può sembrare semplice, ma già dopo una decina di livelli si inizia a faticare e a capire quale sia il modo migliore per uscire diventa un'impresa tutt'altro che semplice.
"Spesso la risoluzione di un livello avviene più che altro per sperimentazione che per logica"
Spesso la risoluzione di un livello avviene più che altro per sperimentazione che per logica e l'aggiunta di occasionali nemici ricorda, di tanto in tanto, che questo non è solo un puzzle game ma anche un platform. Certo, sicuramente non ci troviamo di fronte al gioco più adatto per sessioni particolarmente lunghe. In più di un'occasione la soluzione si trova a mente fresca, il che significa che intestardirsi su un livello quasi mai porta alla sua conclusione.
In caso di problemi è possibile "dare un'occhiata in giro" per rendersi conto della morfologia del livello che si sta giocando premendo uno dei tasti dorsali e questo aiuta non poco, specialmente quando la curva di difficoltà inizia a farsi particolarmente ripida... diciamo da poco prima di metà gioco in poi. Esistono anche i checkpoint, che permettono di ricominciare da determinati punti in caso di morte... sì, perché nel gioco è anche possibile morire, quasi sempre per un salto sbagliato o per schiacciamento. In casi estremi si possono anche chiedere degli aiuti, ma ricordate che a questo mondo tutto ha un prezzo.
Dal punto di vista della longevità siamo su livelli sicuramente alti. I livelli disponibili non sono pochi e ognuno di essi può essere rigiocato per migliorare risultati, numero di perle raccolte e anche Trofei. Collezionando questi ultimi, infine, si ottengono versioni ancora più difficili di ogni stage, nei quali si ha un numero limitato di "crush" a disposizione.
"La grafica di Crush3d è brutta. Ma brutta come in nessun'altro gioco per 3DS uscito finora"
Ma veniamo alla nota dolente di questo titolo, ovvero il comparto tecnico. Se il sonoro, pur essendo a dir poco basilare e un po' ripetitivo, risulta tutto sommato sufficiente per un gioco di questo genere, è la grafica il vero tallone d'Achille di Crush3d.
Ci sono videogame che puntano su una grafica minimalista, come nel caso del già citato Fez, che volutamente si rifà allo stile pixel-art con risultati ottimi. Altri invece tentano il giocatore con effetti speciali e virtuosismi di vario genere. Crush3d, semplicemente, è brutto. Ma brutto come nessun'altro gioco per 3DS uscito finora. Sembra quasi di trovarsi di fronte ad un titolo "indie" per Live Arcade o PlayStation Network.
La formula del gameplay sicuramente merita di essere scoperta e gustata ma acquistando il gioco SEGA dovete sapere esattamente cosa vi troverete di fronte: un puzzle game intrigante ma estremamente impegnativo, che difficilmente vi verrà voglia di far vedere a qualche amico per mostrargli le potenzialità tecniche del Nintendo 3DS.