Dark Souls
Come sopravvivere alla morte.
In Dark Souls è impossibile non imparare. Indubbiamente è necessaria una certa costanza per accettare questa temibile sfida lanciata da From Software (motivo per cui non ci sentiamo di consigliare indiscriminatamente l'acquisto di questo piccolo gioiello), ma una volta capiti i meccanismi che dividono la vita dalla morte, l'emozione che si prova nell'affrontare ogni singola fase del gioco raggiunge livelli eccezionali.
Pur dovendo scegliere una classe con cui partire, in questo action-RPG non esistono vere limitazioni nello sviluppo del proprio personaggio. Al di là delle abilità e delle statistiche di partenza, infatti, salendo di livello è possibile spendere le anime accumulate per modificare a piacimento i valori del proprio eroe, portandolo così a indossare armature di ogni genere e a maneggiare qualsiasi tipo di arma o di incantesimo.
Tutto sta nel trovare l'equipaggiamento adatto al proprio stile di gioco, sviluppando le statistiche del personaggio in modo tale da permettergli di utilizzare ciò di cui sente il bisogno. Volete maneggiare un'arma particolare? Basta soddisfare i requisiti minimi di forza e destrezza. Volete usare lo scudo Tower per avere una difesa rocciosa? La forza è ciò di cui avrete bisogno.
Per cercare di portare a casa la pelle, in Dark Souls, è necessario apprendere alla perfezione le dinamiche legate alla crescita del personaggio e, soprattutto, al combattimento, molto simili a quelle di Demon's Souls ma caratterizzate da alcune differenze da non sottovalutare.
Là dove gli scontri corpo a corpo mantengono i medesimi meccanismi del capitolo precedente, con l'uso attento dello scudo e delle schivate per difendersi dai colpi nemici e aprirsi un varco nella guardia avversaria, l'utilizzo della magia è stato completamente rivisto.
Mentre in passato gli incantesimi e i miracoli erano legati alla barra del mana, che si rigenerava lentamente in modo automatico, in Dark Souls ogni magia può essere lanciata solo un numero predefinito di volte, diverso a seconda dell'incantesimo memorizzato.
Questo impedisce di affidarsi a uno spam selvaggio di incantesimi offensivi (o di indispensabili cure), costringendo a gettarsi nella mischia per sporcarsi direttamente le mani. L'unico modo per ripristinare il numero di magie effettuabili è quello di riposarsi a un fuoco da campo, facendo così tornare in vita tutti i mostri uccisi fino a quel momento.
Sì, avete letto bene. D'altro canto questo tipo di gestione permette di fermarsi a farmare anime per cercare di salire di livello e aumentare le caratteristiche del proprio eroe, in modo da poter affrontare con meno ansia gli avversari più semplici.
Proprio per questo motivo abbiamo trovato l'inizio di Dark Souls più abbordabile rispetto a quello del suo predecessore, ma questo dettaglio non deve fuorviare i veterani di Demon's Souls. Basta infatti qualche ora per rendersi conto di quanta cattiveria i programmatori abbiano inserito in questo disco.