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Darkstalkers Resurrection - review

Undead or alive.

Capcom (o almeno Yoshinori Ono) ha intenzione di realizzare un nuovo episodio della saga di Darkstalkers, spinto dalle richieste di una nutrita schiera di appassionati di vecchia data. Per trasformare un suicidio commerciale in un'operazione economicamente sensata, tuttavia, la casa di Osaka ha bisogno di rispolverare la serie per farla conoscere alle nuove leve dei giochi di combattimento, approfittando della ghiotta occasione per mettere in tasca qualche manciata di sempre gradite banconote.

Tutto questo ha portato alla nascita di Darkstalkers Resurrection, raccolta contenente Night Warriors: Darkstalkers' Revenge e Darkstalkers 3, due dei cinque capitoli della pittoresca saga di combattimenti tra mostri, scelti in base alla popolarità tra gli appassionati in modo da non frammentare eccessivamente la comunità online per le sfide multiplayer..

Raccolta dopo raccolta Capcom dimostra di voler effettivamente dare ascolto agli appassionati, operazione non certo semplice considerata la schizofrenia tipica dell'ambiente. In un mondo perfetto, infatti, sarebbe facile capire quale versione del gioco riportare alla luce, ma a quanto pare nell'ambito dei picchiaduro le opinioni sono così variegate e discordanti che, in un modo o nell'altro, qualcuno rimane comunque insoddisfatto.

Nonostante questo, però, è innegabile che Capcom abbia preso appunti dopo Street Fighter III: Third Strike Online Edition, JoJo's Bizarre Adventure e Marvel vs Capcom Origins, offrendo un pacchetto particolarmente ghiotto e, finalmente, caratterizzato da un rapporto qualità/prezzo più rispettoso dell'utente finale.

La quantità di opzioni di visualizzazione presenti in Darkstalkers Resurrection è davvero invidiabile, ma continuano a mancare alcuni importanti elementi di sistema apparsi solo in Skullgirls.

Il fatto di poter mettere le mani su due giochi estremamente diversi tra loro (pur appartenendo alla medesima saga) con un unico acquisto non può che far felici gli appassionati, a maggior ragione se pensiamo che, anche stavolta, Capcom ha cercato di inserire nel pacchetto tutte le opzioni più richieste dai fan del genere.

"Capcom dimostra di voler effettivamente dare ascolto agli appassionati"

Tornano quindi gli immancabili filtri HD utili ad ammorbidire gli sprite originali tramite sfocature più o meno accentuate, le numerose impostazioni video che vanno da quella "spalmata" sull'intero schermo del televisore a quella (meno giocabile ma dedicata a tutti i nostalgici) dello spettatore di fianco al cabinato virtuale e, per i più estremi, la possibilità di attivare a piacimento le Scanline dei vecchi cabinati, con tanto di curvatura del monitor catodico.

A questo si vanno ad affiancare tanti altri tocchi di classe meritevoli di essere segnalati, tra cui l'opzione che permette, al contrario di tante altre raccolte, di passare tranquillamente da un gioco all'altro semplicemente premendo il tasto Back (o Select, su Xbox 360) dal menu principale, la possibilità di personalizzare i tasti direttamente dalla schermata di selezione dei personaggi e, per i puristi, quella di eliminare i filtri HD perfino dai menu, in modo da apprezzare gli artwork originali in tutto il loro splendore.

Visto che stiamo parlando di una serie meno famosa e diffusa di Street Fighter, la raccolta comprende una serie di utili tutorial pensati non solo per insegnare le meccaniche base del sistema di combattimento di Darkstalkers, ma anche il gameplay dei singoli personaggi.

Per la gioia di chi ama condividere le proprie esperienze su YouTube, Darkstalkers Resurrection dispone di un'opzione apposita per la gestione dei replay.

Scegliendo un combattente, in pratica, un utile tutorial (completamente adattato in Italiano) ne illustra i punti di forza e le principali debolezze, permettendo così di capire come impostare il gioco prima di dare sfogo alla propria creatività.

"La raccolta comprende una serie di utili tutorial"

Il personaggio scelto è particolarmente solido sul rialzo dell'avversario grazie alle tecniche a propria disposizione? Il tutorial lo sottolinea in modo chiaro e inequivocabile, illustrando ai principianti come trarre il meglio dal combattente prescelto. Rispetto ai vecchi tutorial, che presentavano solo elenchi più o meno tecnici di combo completamente scorporate dal resto, si tratta di un importante passo avanti.

Una volta appresi tutti i segreti dei tutorial, poi, è ancora possibile perfezionare il proprio stile grazie all'opzione di condivisione dei replay e, soprattutto, alla sempre utile Modalità Spettatore estesa anche agli amici. Capcom ha infatti aggiunto la possibilità di creare delle lobby in cui studiare assieme ad altri giocatori i replay e gli scontri di altri utenti, per scoprire nuove tattiche e strategie da mettere in pratica ai tornei.

Trattandosi di una raccolta di due giochi, Darkstalkers Resurrection offre una coppia di esperienze ben differenziate, ognuna con le proprie peculiarità. Night Warriors: Darkstalkers' Revenge, per esempio, è caratterizzato dalla divisione in round tipica dei picchiaduro a incontri e da una velocità di gioco elevata ma mai frenetica, mentre in Darkstalkers 3 l'azione è ben più incalzante, soprattutto considerando che quando uno dei due lottatori finisce KO le posizioni di partenza non vengono resettate e le ostilità si riaprono sul posto dopo un breve istante, lasciando spazio a moltissime opzioni.

I due giochi presenti nella Collection differiscono sia dal punto di vista del gameplay che da quello dei personaggi disponibili.

Rispetto a quanto accade nei più recenti capitoli di Street Fighter, dove la parata aerea è stata eliminata, in questo franchise i colpi possono essere bloccati anche durante i salti, aprendo a un gran numero di approcci sia in attacco che in difesa.

"Per aggiungere un po' di pepe all'esperienza è perfino possibile organizzare divertenti mini-tornei"

Per mettere alla prova le proprie capacità con questi due picchiaduro è possibile sia affrontare gli amici nelle solite sfide multiplayer offline, sia affidarsi al servizio GGPO per organizzare vari tipi di incontri online. Si va dalle classiche partite veloci alla creazione di lobby da massimo 8 giocatori, dove combattere e chattare godendosi le prestazioni altrui.

Per aggiungere un po' di pepe all'esperienza è perfino possibile organizzare divertenti mini-tornei e, naturalmente, cimentarsi nelle immancabili partite classificate. Rispetto agli altri titoli Capcom la ricerca degli avversari in Darkstalkers Resurrection è affidata a un sistema riccamente personalizzabile che fra le variabili include anche il ping e la regione di provenienza, nel tentativo di offrire un'esperienza la più fluida possibile. Le poche sessioni che siamo riusciti ad affrontare prima di andare online con la recensione (a causa dell'esiguo numero di giocatori da sfidare) ha dato risultati incoraggianti, mantenendosi sugli standard accettabili di Street Fighter III: Third Strike Online Edition, ma ci riserviamo di approfondire l'argomento nei commenti quando il gioco sarà uscito e i server saranno popolati.

Durante ogni partita ai due capitoli della raccolta il giocatore è costantemente accompagnato dalle Rewards, la versione in salsa Darkstalkers delle sfide introdotte per la prima volta in Street Fighter III: Third Strike Online Edition. Completando queste missioni legate al gameplay (realizzare un dato numero di combo da più di tre colpi, vincere un certo numero di round e via dicendo) si accumulano punti con cui sbloccare illustrazioni e video dall'apposita sezione.

"L'adattamento italiano, che ha cercato di intervenire sui testi in modo mirato e intelligente"

Prima di chiudere la recensione vorremmo spendere alcune parole in favore dell'adattamento italiano, che ha cercato di intervenire sui testi in modo mirato e intelligente. Mentre i dialoghi e gli elementi di contorno sono stati tutti accuratamente tradotti, infatti, i dettagli tecnici sono stati lasciati in Inglese per favorire l'interazione con i giocatori internazionali. Ecco, quindi, che le mosse speciali hanno mantenuto i loro nomi originali, così come i tasti di attacco (a cui ci si riferisce con la nomenclatura classica) e le tecniche di gioco avanzate, in modo da non creare confusione durante la lettura delle combo.

Come avrete capito, quindi, questa volta Capcom ha fatto un buon lavoro, mettendo insieme un pacchetto appetibile e caratterizzato dal giusto rapporto qualità/prezzo. Se non avete mai giocato alcun capitolo di Darkstalkers e avete voglia di mettervi alla prova con l'ennesimo picchiaduro, in questa raccolta troverete pane per i vostri denti. Allo stesso modo, se volete fare un tuffo nel passato per rivivere l'epoca d'oro della casa di Osaka non possiamo che invitarvi ad acquistare Darkstalkers Resurrection.

8 / 10