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Dead Rising 2: Off the Record

Bentornato Frank?

Devo ammettere che il giorno in cui Capcom annunciò Dead Rising 2: Off the Record, fui inizialmente colto da un parecchio entusiasmo e da altrettanta curiosità.

Una volta smaltito l'hype iniziale, una serie di annose domande cominciarono però a dominare i miei pensieri: quale può essere il valore intrinseco di un prodotto che si limita a narrare, seppur da una diversa prospettiva, degli eventi ormai già ben noti ai più?

Gli sviluppatori riusciranno a proporre qualcosa di appetibile anche agli occhi di chi, come me, abbia già finito e strafinito il "vecchio" Dead Rising 2? E soprattutto, c'era davvero bisogno di un prodotto come questo?

Il codice preview sui cui ho potuto mettere mano di recente ha risposto solo in parte a questi miei interrogativi, e le mie paure non sono state purtroppo fugate del tutto. Non per ora almeno, ma andiamo con ordine.

La nuova caratterizzazione di Frank West non mi ha mai fatto impazzire. Lo preferivo in DR1.
Frank West ci mostra come usare una pistola laser.

Come molti di voi già sapranno, Off The Record ci proietterà in una vera e propria realtà alternativa, sempre ambientata in quel di Fortune City, in cui saremo chiamati a vestire nuovamente i panni di Frank West, storico protagonista del primissimo capitolo della serie. E Chuck Greene? Scordatevelo, perché in questa sorta di remake/spin-off, oltre alla possibilità di usarlo in co-op, di lui si hanno poche tracce.

Gli sviluppatori hanno infatti puntato tutto su West e, sebbene alcuni contenuti propri dell'avventura di Greene siano stati riproposti anche in questo titolo (così come una narrazione che, a grandi linee, ricalca quella del suo "predecessore"), vi saranno diverse situazioni inedite.

Ciò vuol dire nuovi nemici, nuove armi, una nuova zona da esplorare e, più in generale, un'avventura reinventata e reinterpretata per risultare adeguata allo storico protagonista del brand... ma cosa sarebbe Frank West senza la sua amatissima macchina fotografica?

Come nel primo Dead Rising sarà dunque possibile scattare delle foto alle proprie vittime, immortalare i momenti più drammatici o divertenti dell'esperienza e, ovviamente, ottenere i diversi benefici legati a questa particolare attività.

Lo spunto narrativo è senza dubbio stuzzicante, almeno per i fan del brand, ma la realtà è che chiunque non abbia gradito in maniera particolare la versione "base" di Dead Rising 2, non cambierà di certo idea con questo nuovo capitolo.

E questo nonostante gli sviluppatori abbiano deciso di implementare la modalità sandbox che, come suggerisce il suo stesso nome, ci proietterà nel vivo di una realtà free-roaming di chiaro stampo horror in cui avremo, sempre e comunque, piena libertà sulle nostre azioni.

La modalità sandbox di Dead Rising 2: Off The Record.