Dead Rising 2: Off the Record
Bentornato Frank?
La possibilità di esplorare l'ambientazione senza dover necessariamente affrettarci da un posto all'altro ci permetterà dunque di godere di tutte le orribili attrazioni di Fortune City, sperimentando senza alcuna limitazione tutti gli oggetti e le armi che si celano al suo interno.
Sebbene questo rappresenti senz'altro un grandissimo pregio per molti, è difficile immaginare che, fatta eccezione per gli irriducibili del brand, la suddetta modalità possa catalizzare l'interesse dei più molto a lungo.
In questo senso la presenza di una serie di sfide a difficoltà crescente sembra senz'altro la chiave per limitare, seppur temporaneamente, la monotonia che prima o poi subentrerà nella testa della maggior parte di coloro che decideranno di calcare nuovamente il palcoscenico di Fortune City.
Al di là di questo, Dead Rising 2: Off the Record proporrà esattamente ciò che gli appassionati si aspettano e ciò che i detrattori del brand temono. Il concept di base è rimasto infatti completamente invariato e l'introduzione di nuovi elementi di gioco non sembra aver prodotto alcun tipo di rivoluzione o evoluzione, traducendosi così in un'esperienza che, in quanto a struttura, sarà del tutto identica a quella di Dead Rising 2.
La gestione del personaggio, le dinamiche di combattimento e di movimento, soffrono infatti dell'ormai storica macchinosità del franchise, e lo stesso dicesi per la struttura stessa della modalità principale, incentrata ancora una volta sul completamento di specifici obiettivi entro un tempo limite.
Niente di nuovo sul fronte occidentale, per citare un famoso romanzo, solo il "solito" Dead Rising con i suoi tanti pregi ma con i suoi altrettanti difetti e limiti.
Almeno per ora, devo dunque ammettere di avere qualche difficoltà nell'inquadrare Dead Rising 2: Off the Record. La decisione di lanciare sul mercato un nuovo prodotto che ha il sapore di un Director's Cut più che di un titolo davvero a sé stante, suscita infatti sensazioni contrastanti, e sebbene alcuni siano senz'altro destinati ad apprezzare il lavoro svolto da Capcom, altri non riusciranno probabilmente a scrollarsi di dosso una certa diffidenza.
Osservando il lavoro svolto dal team di sviluppo è infatti impossibile non porsi qualche interrogativo: perché non aspettare un po' di tempo per realizzare un'avventura pensata appositamente per West piuttosto che riciclare, o se proprio vogliamo, reinterpretare un progetto nato per un altro personaggio? E soprattutto, perché lanciarlo sul mercato ad un prezzo ribassato se, così come dichiarato dagli stessi sviluppatori, questo è un prodotto che dovrebbe meritare tanta attenzione quanto Dead Rising 2?
La sensazione che Capcom si sia pentita di aver introdotto un personaggio come Greene, "tradendo" la fiducia di tutti coloro che avevano imparato a conoscere ed amare West, è dunque impossibile da ignorare e sebbene le qualità di Off the Record siano innegabili, almeno sotto il profilo prettamente ludico, è davvero difficile non classificare il prodotto come un "more of the same".
A questo punto non mi resta dunque altro da fare se non darvi appuntamento alle prossime settimane, quando avremo finalmente l'opportunità di esprimere un giudizio definitivo sul tanto atteso ritorno di Frank West.
Dead Rising 2: Off The Record uscirà per PC, Xbox 360 e PlayStation 3 il 14 ottobre.