Defiance - review
Gli alti e bassi di Trion Worlds.
Molto di quello che vi dirò su Defiance non cambia di una virgola rispetto a ciò che ho già riportato nell'anteprima che gli abbiamo dedicato direttamente da San Francisco qualche settimana fa ma, per chi se la fosse persa, riprendiamo il filo del discorso.
Defiance è ambientato sulla Terra. In un futuro non meglio precisato un gruppo di razze aliene, chiamati Votan, arriva sul nostro pianeta in cerca di aiuto a bordo di enormi astronavi chiamate Ark. Purtroppo la convivenza con gli alieni non si rivela pacifica, e innesca una guerra lunga 20 anni che, grazie anche ai sistemi di terraformazione degli ospiti, modifica drasticamente il panorama del nostro mondo.
Defiance è ambientato al termine della guerra, mentre umani e alieni stanno cercando la via di una convivenza pacifica nel tentativo di ripulire il pianeta dai mostri, dai mutanti e dagli alieni ostili che il conflitto si è lasciato dietro. Voi siete un Ark Hunter, ovvero un personaggio a metà tra lo sciacallo e il soldato di ventura che saccheggia gli Ark che si schiantano sulla Terra, in cerca di tecnologia aliena da rivendere.
La peculiarità di Defiance sta nel fatto che la sua storia si intreccia con una serie TV omonima, che però ancora deve vedere la luce, il che dovrebbe rendere di fatto questa IP un'opera transmediale unica. Come poi questo accadrà veramente non è ancora dato saperlo, per adesso possiamo solo basarci sulle fugaci apparizioni dei protagonisti dello show all'interno del gioco ma il sospetto è che, se vera interazione ci sarà, la vedremo solo in un'eventuale seconda stagione.
Defiance è un MMO/FPS, quindi una sorta di Borderlands in cui potenzialmente i compagni di ventura possono essere centinaia invece che quattro e, come vedremo, in alcuni casi lo saranno sul serio. Per questo motivo, lo scontro con i mob sarà basato non solo sulle vostre abilità ma soprattutto sulla vostra mira, peculiarità che rende anche gli scontri più banali decisamente più interessanti del combattimento medio che può capitarvi in un MMO.
"Defiance è un MMO/FPS, una sorta di Borderlands in cui i compagni possono essere centinaia invece che quattro"
Non esiste un sistema rigido di classi, ma quattro talenti intorno ai quali si raggruppano abilità secondarie a essi legate. All'inizio del gioco potrete quindi scegliere se affidarvi all'invisibilità, a un boost del danno, alla possibilità di lanciare un ologramma che distrae i nemici o diventare per breve tempo velocissimi e fortissimi nel corpo a corpo. E se invece vi venisse voglia d'intraprendere la carriera medica? Beh potrete sempre comprare una pistola curante e usarla come si fa in Team Fortress 2.
Le armi disponibili sono più o meno quelle che potreste trovare in qualunque FPS: pistole, fucili da cecchino, mitra leggeri, mitra pesanti, fucili a pompa, lanciarazzi, lanciagranate e bombe a mano. Potrete modificarne le parti, distruggerle per ricavare dei componenti e fabbricarne altre.
Altra componente importante del vostro equipaggiamento è lo scudo, che funziona esattamente come in Halo: assorbe un certo numero di colpi e poi deve "riposare" per iniziare a ricaricarsi.
Le quest ruotano quasi sempre intorno ai soliti cliché: premi questo interruttore, libera l'area dai nemici, interagisci col pannello di controllo, salva il tizio, eccetera. Tutto sommato questo è accettabile, visto che più o meno in ogni MMO le quest sono tentativi più o meno originali di farvi fare le stesse cose ma in certi momenti, bisogna ammetterlo, la noia si avverte.
"Le quest ruotano quasi sempre intorno ai soliti cliché"
Ciò che a volte le rende interessanti è l'approccio che scegliete. L'analisi del terreno prima dello scontro, la ricerca dell'agguato perfetto, insomma, tutto ciò che avviene prima di premere il grilletto; oppure dopo, visto che la storia principale riesce, con qualche alto e basso, a stuzzicare la curiosità abbastanza da farvi andare avanti.
Non mancano ovviamente le quest secondarie, che si dedicano agli angoli più nascosti della storia del gioco, e le attività parallele in stile GTA, come corse contro il tempo a bordo di quad o l'uccisione del maggior numero di nemici in un tempo prefissato, che poggiano su una classifica generale che spingerà i più competitivi a diventare i più bravi del server.
Quest'ultime varianti sul tema non sono molto legate alla trama principale, anche se l'idea di fare una gara di quad mentre il mondo intorno a voi si trasforma in un'ambiente alieno mi pare così decadente da risultare quasi affascinante, ma possono offrire un certo grado di varietà quando cercate qualcosa di diverso.
Un'interessante caratteristica del questing di Defiance è che i vostri incarichi sono automaticamente condivisi con chiunque in zona li stia svolgendo nello stesso momento, creando una sorta di gruppo temporaneo, ed eliminando l'attesa di respawn per oggetti e nemici. Se ad esempio dovete attivare tre interruttori e siete in due a farlo, quando un interruttore viene attivato vale per entrambi, lo stesso vale per i mini boss o l'eliminare un certo numero di nemici.
"In Defiance i vostri incarichi sono automaticamente condivisi con chiunque in zona li stia svolgendo"
Da un certo punto di vita è un sistema molto ben fatto, perché non bisogna preoccuparsi di creare un gruppo, di condividere le ricompense, di stare attenti al sovraffollamento in una zona o di interagire con qualcuno che vi aiuti, soprattutto se odiate gli scocciatori. Dall'altra la mancanza di un gruppo o il bisogno di interagire con qualcuno per crearlo limita le funzioni sociali del gioco (questo anche perché la chat principale è nascosta tra i menù), visto che potete tranquillamente fare quest su quest con la stessa persona senza scambiarvi una parola e senza nemmeno chiedere aiuto, per poi sparire quando vi va.
Personalmente non lo ritengo un male, perché la mia misantropia mi ha sempre portato a considerare gli MMO come dei giochi single player in cui a volte sei costretto a parlare con persone particolarmente fastidiose, ma per altri potrebbe essere un dettaglio importante.
Questo sistema viene esaltato dai cosiddetti Arkfall, eventi globali che appaiono di tanto in tanto, nei quali un'astronave cade al suolo, liberando mostri giganteschi che richiedono la cooperazione di decine di utenti contemporaneamente per essere sconfitti. Ogni Arkfall è un'orgia di proiettili, caos e mostri in cui è difficile orientarsi e molto facile morire senza sapere bene perché, e in cui non sempre si sa se quello che si sta facendo sia efficace, almeno le prime volte.
Anche qui, vuoi perché tutto sommato non c'è bisogno di una grande coordinazione, vuoi perché stringi stringi basta sparare a tutto quello che si muove, vuoi perché non c'è una chat condivisa, tutti sparano senza parlarsi e coordinarsi per poi sparire non appena l'evento è finito.
"Defiance offre due modalità di PVP: il classico deathmatch a squadre e le Shadow War"
Se poi cercate una maggiore strategia, ci sono anche delle instance chiuse da affrontare in maniera classica (a dire il vero un po' poche), in cui al momento si avverte una certa mancanza di curatori, come spesso succede in questo genere di giochi, ma che al momento sembrano abbastanza basilari nella loro architettura.
Per quanto riguarda il PVP, Defiance offre due possibilità di spararsi contro avversari umani: il classico deathmatch a squadre basato su mappe chiuse e le Shadow War. Nel primo caso c'è ben poco da dire: si prende il proprio personaggio, equipaggiamento e abilità incluse, e lo si butta in un'arena contro e insieme ad altri giocatori. È una modalità divertente, abbastanza classica e supportata da mappe sufficientemente bilanciate e che non incentivano il camperaggio.
Le Shadow War sono invece ambientate nel mondo di gioco e si attivano automaticamente quando il giocatore passa nelle vicinanze di determinati artefatti alieni. Se si accetta la missione si viene inseriti in una delle due squadre che devono contendersi l'artefatto: chi ne detiene il possesso vedrà aumentare un counter che, una volta riempito, decreterà la vittoria del proprio team. Entrambe le modalità regalano ovviamente punti esperienza, ricompense e gettoni da spendere nei relativi vendor, così da ottenere oggetti speciali, dedicati a chi s'impegna nel PVP.
Il PVP, così come gli Arkfall, i gruppi automatici e la relativa brevità delle missioni, evidenzia la caratteristica principale di Defiance: è un MMO mordi e fuggi. Defiance non è un titolo che richiede una particolare preparazione o pianificazione: la decisione più grande riguarda la spesa degli EGO point (i punti abilità) e quale arma preferire, ma per il resto tutto ciò che vi chiede è la voglia di piazzare una pallottola nel cranio di qualcuno, sia esso un avversario umano o gestito dalla IA, e vi fornisce gli strumenti per farlo senza perdere troppo tempo.
"Defiance non richiede una particolare preparazione o pianificazione: è un MMO mordi e fuggi."
Se cercate profondità, estrema varietà di approcci e lunghissime strategie, Defiance forse non è il gioco per voi, ma se vi siete stancati di ore e ore di chiacchiere nella chat di raid e volete misurarvi con qualcosa di diverso, allora troverete un numero sufficiente di contenuti per tenervi occupati un po' di tempo. Tuttavia, non sono tutte rose e fiori, altrimenti staremmo parlando di uno dei giochi dell'anno, e invece purtroppo non è così.
Nonostante un lancio tutto sommato privo di problemi, e una visione artistica forse non particolarmente ispirata ma comunque piacevole, Defiance soffre di alcuni vistosi difetti. Il più evidente riguarda l'intelligenza artificiale, che ogni tanto si dimentica completamente della vostra posizione e non reagisce neanche se gli sparate da un metro, salvo poi magari sapere esattamente la vostra posizione anche se vi trovate dietro a un muro. Capita di vedere mob che si nascondono dietro un riparo, vi vedono che cercate di fiancheggiarli e non si spostano di un millimetro, continuando a sparare e urlare come se niente fosse.
Per quanto riguarda le meccaniche di gioco, è inevitabile notare che nonostante il tocco di imprevedibilità dato dalle dinamiche FPS, ripetitività e grinding sono padroni della situazione, e dopo un'ora passata a disattivare interruttori o si è entrati in mentalità farmer cinese o si rischia di avvertire una certa stanchezza, anche se il proseguire della storia principale può offrire qualche incentivo ad affrontare l'ennesima orda di mostri privi di cervello.
Per quanto riguarda l'endgame, attualmente è presto per trarre valutazioni e tutto ciò che possiamo auspicarci è che Trion Worlds abbia in mente qualcosa per i giocatori di livello più alto che si intravedono qua e là, perché al momento il titolo sembra avere il fiato un po' corto.
"Pur essendo vasto e abbastanza vario, il mondo di Defiance non spinge all'esplorazione"
Pur essendo vasto e abbastanza vario, il mondo di Defiance non spinge all'esplorazione come Azeroth o i pianeti di SWTOR. Bella forza, direte voi, non ha neppure alle spalle la stessa storia e avete ragione, ma proprio per questo c'era bisogno di un ulteriore sforzo creativo. Siamo comunque certi che l'arrivo della serie (che è ambientata in luoghi lontani dal gioco) solleticherà maggiormente l'appetito.
Le cose peggiorano quando si prova il gioco su console: su PS3 e Xbox il titolo appare decisamente grezzo dal punto di vista visivo, perfino più di quanto sarebbe lecito aspettarsi da un hardware ormai datato, senza contare che essendo un FPS, su PC gode di una maggiore semplicità nei controlli, ma quella è pur sempre una questione d'abitudine.
Defiance si presenta quindi come un prodotto a due facce: da una parte abbiamo una scarsa rifinitura generale, soprattutto dell'IA, un lato sociale appena abbozzato e un'offerta che non sembra più ricca di certi prodotti free-to-play, che oltretutto non vi chiedono di sborsare dei soldi per la scatola del gioco. Dall'altra è indubbiamente un titolo divertente, vario, ricco di cose da fare e di modi per farle, in cui il minuto prima state cecchinando da una collina e quello dopo siete nascosti dietro un muretto, cercando di capire come sbarazzarvi di un gigantesco mutante armato di minigun.